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Economia

Padova Urbs Picta: Assindustria a fianco del Comune per rilanciare il turismo

Giordani: «Siamo cauti e rispettosi dei tempi, la nostra è una sfida. Il riconoscimento non è solo un’opportunità ma anche una bella responsabilità»

Nella serata di lunedì 28 giugno ai Musei Eremitani alla presenza del sindaco Sergio Giordani e dal presidente di Assindustria Venetocentro Leopoldo Destro e dell'assessore Andrea Colasio si sono illustrate le opportunità che si aprirebbero per Padova se l'Unesco deciderà di farla diventare patrimonio dell'umanità. Cresce l'attesa. 

Padova Urbs Picta

Le opere di cui fa parte Urbs Picta sono gli affreschi di Giotto nella Cappella Scrovegni al Palazzo della Ragione, il Battistero della Cattedrale alla Basilica e convento del Santo e Oratorio di San Giorgio, la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani e l’Oratorio di San Michele, assieme alla Cappella della Reggia Carrarese sono state mostrate ai presenti attraverso un video. Un itinerario dal valore universale che, nel caso di riconoscimento Unesco, farebbe di Padova una delle rare città al mondo a vantare due siti Patrimonio Mondiale (l’altro è l’Orto Botanico, riconosciuto nel 1997).

Amministrazione

Padova dopo la debacle a causa della pandemia (-43% le presenze italiane, -75,8% le straniere nel 2020) rilancia. «Siamo cauti e rispettosi dei tempi, la nostra è una sfida. Il riconoscimento non è solo un’opportunità ma anche una bella responsabilità. Siamo in una città in cui le idee prendono forma», ha sottolineato il Sindaco Giordani. Per l'assessore Andrea Colasio è importante evidenziare che «Padova rappresenta l’Italia in questa candidatura, un grande onere un grande onore una grande responsabilità».  

Assindustria

«E’ necessario riservare grande attenzione e cura al nostro capitale culturale, facendone una leva di sviluppo sostenibile nell’impegnativa ripartenza dopo la pandemia – ha spiegato Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro - L’apporto di competenze manageriali e di risorse, non solo materiali, le azioni di co-progettazione, di co-marketing nel piano di gestione in un rapporto virtuoso tra pubblico e privato - possono accrescere la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e la sua promozione nel mondo, con ricadute positive sulla comunità e sull’intero territorio. A cominciare dalle generazioni più giovani”.

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