rotate-mobile
Economia

Parcheggio sotterraneo alle Porte Contarine, Ascom: "Una soluzione percorribile"

Il presidente Bertin: "Commercio e turismo hanno bisogno dei parcheggi e con le auto elettriche addio inquinamento"

La Volvo è stata categorica: solo auto elettriche o ibride entro il 2019. L’amministratore delegato di Volkswagen, Mueller, lo è stato altrettanto: “L’auto avrà un futuro elettrico e la Germania è il Paese che lo chiede più di ogni altro”. Infine la Francia che ha già stabilito che nel 2040 avrà solo auto elettriche. “Una conferma – dichiara il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – che la preoccupazione per i parcheggi in centro visti come fonte di inquinamento, non ha motivo di esistere: il futuro è molto più vicino di quanto si possa pensare”. Ed il futuro, per Padova, secondo l’Ascom, non può prescindere dal turismo ed il turismo non può prescindere dal mezzo privato.

LE PROPOSTE.

“Per questo – continua il presidente – abbiamo fin dal 2010 caldeggiato l’idea che l’ex caserma Prandina possa diventare un parcheggio importante per chi, turista, dall’autostrada e quindi dalla tangenziale, può arrivare comodamente in centro in pochi minuti”. Parcheggi: da sempre l’argomento centrale di ogni politica che avesse a che fare col commercio. “Solo che adesso – aggiunge il presidente dell’Ascom – il commercio, il turismo ed il corollario di servizi che ci ruotano attorno sono diventati un “unicum” di cui la città deve prendere coscienza ragionando in termini di infrastrutture per l’accoglienza senza prestare il fianco ad assunti ideologici che rischiano di essere la proiezione acritica sul 21° secolo di ciò che è stato il secolo precedente”. Ecco allora che il maxi park sotterrano alle Porte Contarine, “riesumato” nei giorni scorsi, diventa, per Bertin, argomento altrettanto interessante. “Interessante e percorribile – conferma il presidente dell’Ascom – non solo perché avrebbe bisogno di pochissimi interventi, come ha ben rilevato l’ex assessore Stefano Grigoletto che se ne era fatto promotore a suo tempo, ma anche perché avrebbe il pregio di far “sparire” dalla vista centinaia di auto liberando spazi in superficie che potrebbero non essere solo quelli di piazza Insurrezione”.

IN EUROPA.

Esempi, in Europa, ce ne sono a iosa. Recentemente lo stesso Bertin ricordava il park sotterraneo in pieno centro di Brugge, in Belgio (vi si arriva direttamente dall’autostrada) o, più semplicemente, quelli altoatesini di piazza Walter a Bolzano o di Ortisei o di Merano, località ben note per il loro forte appeal turistico ma anche per il loro ambientalismo di sostanza e non di maniera. “Nessuno – continua Bertin – disconosce il valore della bicicletta o del mezzo pubblico. Ma si tratta di soluzioni buone per i locali e, semmai, per i turisti che a Padova siano arrivati. Viceversa se riteniamo che i parcheggi debbano essere ad almeno tre chilometri dal centro è più facile che il turista scelga, ad esempio, Verona, dove un parcheggio sotterraneo si chiama esattamente “Arena” perché dista non più di cento metri dal tempio della lirica”.

IL CONFRONTO.

Dunque, è opportuno ragionarci un po’ su. “Ed è quello che mi accingo a fare – propone Bertin – chiedendo un confronto aperto al sindaco Giordani, al vice Lorenzoni (che ha la delega alla mobilità), all’assessore Bressa che è competente per il commercio e all’assessore Colasio che è il referente per il turismo”. Speranze? “Tante – conclude il presidente dell’Ascom – perché sono convinto che una volta che si è appurato che gli obiettivi coincidono (meno inquinamento e più turismo), il pragmatismo saprà consigliare tutti per il meglio. L’opzione contraria sarebbe negativa per più di un motivo, primo fra tutti quello che la soluzione all’annoso problema dell’accesso alla città non avrebbe nemmeno bisogno di quei faraonici investimenti che, nella maggior parte dei casi, assillano i comuni italiani”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parcheggio sotterraneo alle Porte Contarine, Ascom: "Una soluzione percorribile"

PadovaOggi è in caricamento