rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Pasqua, si torna al ristorante, Appe: «Grande fiducia in vista delle festività»

Parole fiduciose di Erminio Alajmo, Presidente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) di Padova, che commentano l’andamento delle prenotazioni per Pasqua

«Siamo ottimisti per natura e non possiamo non esserlo proprio adesso, che si profila una possibile ripartenza primaverile». Parole fiduciose di Erminio Alajmo, Presidente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) di Padova, che commentano l’andamento delle prenotazioni per Pasqua. Ma non solo: perché nei giorni seguenti ci saranno anche il 25 aprile (che cadendo di lunedì potrà “dare il la” a possibili ponti) e il 1° maggio, occasioni in cui padovani e turisti potranno auspicabilmente decidere di spostarsi al ristorante. «La ristorazione rimane uno dei punti di forza dell’offerta turistica – sottolinea Alajmo – sia a Padova che in provincia, in particolare in giorni speciali come quelli che ci apprestiamo a vivere, e contiamo anche che qualche turista in visita a Padova “Urbs Picta” voglia degustare al ristorante le nostre tipicità di eccellenza».

Pasqua

Tornando alla Pasqua, nei ristoranti e trattorie la formula, nella maggioranza dei casi, sarà quella del “tutto compreso” – in grado di conciliare le esigenze organizzative del locale con quelle di risparmio dei clienti – per una spesa media variabile tra i 40 e i 70 euro a persona. Prezzi in linea con quelli degli anni passati, nonostante gli aumenti spropositati delle materie prime e delle utenze, che i gestori hanno in qualche modo “assorbito”, sacrificando i propri bilanci aziendali. «In questi giorni – prosegue Alajmo – stiamo ricevendo parecchie telefonate e in molti locali stiamo “chiudendo” le prenotazioni verso il tutto esaurito, nella speranza che poi non vi siano le temute disdette dell’ultimo minuto, legate soprattutto a qualche contagio in famiglia».

Pandemia

Così, dopo due anni di “Pasqua a domicilio” (nel 2020 e nel 2021 i ristoranti erano chiusi per decreto), si potrà tornare a frequentare i locali di Padova e provincia con particolare riferimento, naturalmente, ai Colli Euganei, anche se qualche cliente preferisce ancora festeggiare a casa, senza rinunciare alla qualità dei piatti proposti dai professionisti dei fornelli. «Molti colleghi – conferma Alajmo – hanno deciso di mantenere, oltre al servizio al tavolo, anche la consegna a domicilio e, soprattutto, la vendita per asporto: segnale che il servizio, pensato in una fase realmente “di emergenza”, è stato apprezzato dai clienti e continua ad essere richiesto».

Piatti

«Venendo ai piatti prescelti – osserva Alajmo – si conferma il forte legame con la tradizione, con ricette tipiche del periodo pasquale, senza però dimenticare le proposte a filiera corta e con prodotti biologici». Nei primi piatti dominano le proposte a base di asparagi padovani ed erbette spontanee di stagione. Tra i secondi non mancano l’agnello od il capretto, declinati nelle tante varianti, anche se si registra la crescita del numero dei locali che non serviranno queste pietanze in linea con il “sentiment” di una fascia di clientela sempre più attenta e sensibile al benessere animale. Ed è proprio per questo motivo che aumentano le proposte di stampo vegetariano oppure vegano. Sul versante dei dolci spiccano ovviamente le focacce pasquali e le “colombe”, variamente ricombinate con salse alle creme ed impreziosite da frutta fresca, agrumi o cioccolate. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pasqua, si torna al ristorante, Appe: «Grande fiducia in vista delle festività»

PadovaOggi è in caricamento