Pittarello, nuova sede a Legnaro: l'azienda che non risente della crisi
Ieri l'inaugurazione dell'ampliamento del quartiere generale del noto marchio che vende calzature. Presentati i dati: nel 2012 fatturato chiuso a +30%, raddoppio dei dipendenti e continue aperture di nuovi punti vendita
Negli anni Settanta l'esordio sui banchi del mercato, poi i primi punti vendita a Padova. Oggi la Pittarello Rosso è un'affermata realtà imprenditoriale nazionale che conta 80 negozi di scarpe, un fatturato in periodo di crisi del +30% nel 2012 pari a 150 milioni di euro (contro i 116 del 2011) e dipendenti raddoppiati (arriveranno a 1.250 a fine 2013).
NUOVA SEDE A LEGNARO. Ieri l'inaugurazione della nuova sede e magazzino a Legnaro, quartier generale del marchio rilanciato due anni fa in seguito all'acquisizione da parte della finanziaria 21 investimenti, presieduta da Alessandro Benetton. "Siamo passati - ha detto l'amministratore delegato dell'azienda padovana di calzature, Andrea Cipolloni - da una azienda di stampo familiare e radicata soprattutto a Nordest, specie in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, ad una di dimensione nazionale: Pittarello è leader di mercato in una città come Milano, e regionale in Calabria".
SPIRAGLIO DI SPERANZA. "Un percorso di crescita con numeri che lanciano un messaggio di grande fiducia - ha commentato l'assessore provinciale Mirko Patron, presente al taglio del nastro - Con i tempi che corrono, sono davvero uno spiraglio che infonde tanta speranza in noi amministratori e, soprattutto, nei cittadini. E' un orgoglio avere imprenditori illuminati che hanno deciso di non lasciarsi ammaliare dalle facili sirene della delocalizzazione e di continuare invece a investire con successo nella terra veneta e padovana. Una scelta che le istituzioni sono chiamate ad accompagnare almeno con pari responsabilità e lungimiranza".
IMPRENDITORI "FARO". "Aziende come questa sono state la fortuna del Veneto - ha affermato anche il governatore del Veneto Luca Zaia, a sua volta presente all'inaugurazione - In regione abbiamo 170mila disoccupati, il prodotto interno lordo il Veneto lo deve a dei principi illuminati, gli imprenditori, che hanno risollevato questa regione che usciva da una guerra che ci aveva visto perdenti. Benetton ne è un esempio eclatante: per me da trevigiano è sempre stato un faro come lo sono stati Diesel, Permasteelisa, Dé Longhi e tanti altri che certamente hanno fatto il bene del Veneto".
