Pmi, tasse raddoppiate: le bollette dell’energia aumenteranno del 160%
In base alla nuova norma in vigore dal 1°gennaio le aziende che in un mese consumano tra i 200mila e 1,2 milioni di chilowattora (kWh) subiranno una stangata nelle imposte di oltre il 100%. Il presidente di Confindustria Pavin: "L'aggravio dei costi è allarmante"
Ennesima stangata per le piccole-medie imprese.
LA STANGATA. Dal 1°gennaio, infatti, è in vigore una legge in base alla quale le aziende che consumano tra i 200mila e l’1,2 milioni di kWh subiranno una stangata nelle imposte del 160%.
LO STUDIO. E’ quanto emerge dallo studio di Confindustria Padova sulle future conseguenze dei provvedimenti presi in materia normativa proprio sull’energia elettrica.
LA NORMA. Tra le novità: la soppressione dell'addizionale provinciale per chi consuma solo 200mila kWh, con minimi benefici, e l’esenzione totale per le industrie che consumano oltre 1,2 milioni di kWh.
GIA' TASSE PIU' ALTE. Aumenti che non convincono il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin: “La norma non tiene in minima considerazione la vocazione manifatturiera del nostro Paese e il ruolo chiave della media impresa, in un contesto dove l'industria paga già un'elettricità superiore del 30% rispetto alla media europea” sottolinea.
CONTROPRODUCENTE. Una situazione che potrebbe avere conseguenze controproducenti come lo spreco dei consumi: “L'aggravio dei costi è allarmante per tante realtà che con fatica stanno reagendo alla crisi e inaccettabile perché privo di progressività dell'accisa. Con effetti paradossali dal punto di vista dell'efficienza energetica, visto che per le imprese con consumi vicini alla soglia di esenzione, è più conveniente sprecare energia per beneficiare dell'esenzione, piuttosto che mantenere il proprio consumo”.