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Economia

Bilancio di previsione 2013, tagli per 1 milione: dimezzata cancelleria e beni informatici

Continuano i tagli alla spesa del Comune: rispetto al 2003 sono arrivati ad essere del 45% con un risparmio che si aggira attorno al milione. Tagli importanti su penne, matite, carta e materiale informatico dismesso come i fax

Continuano i tagli per il bilancio 2013.

RISPARMIO TOTALE. Stando ai calcoli del Provveditorato rispetto al 2003 i risparmi sono arrivati ad essere del 45% per un totale di 1 milione e 272mila euro.

DOVE I TAGLI. I risparmi maggiori si sono avuti in cancelleria e materiale informatico: quindi meno penne, carta, gomme e matite e, grazie alla tecnologia migliorata, addio anche ai fax e ai cd. Aumenti, invece, sui carburanti che nonostante la riduzione dei litri subisce l’effetto del prezzo sempre più alto.

DETTAGLIO RISPARMI. Ecco nel dettaglio come sono stati ottenuti i risparmi:
1) Abbonamenti, libri, riviste, giornali
spesa anno 2003 € 140.222,56
spesa anno 2013 € 75.250,00
La riduzione più accentuata nel corso del decennio si è realizzata negli esercizi 2005, portando gli impegni di spesa a € 107.419,95 e nel 2006 riducendo ancora gli impegni a € 95.857,00 nel 2010 con una ulteriore riduzione a € 81.220,07 e nel 2012 in cui si è impegnata solo la spesa di € 70.600,00. Negli anni più recenti – 2010 – 2011 il risparmio è dovuto alla graduale riduzione dei quotidiani, e alla riduzione di altre riviste sostituite con le banche dati informatiche.
2) Acquisto materiale di consumo
spesa anno 2003 € 423.851,80
spesa anno 2013 € 231.219,63
Si tratta dell'acquisto di materiali per la manutenzioni dei veicoli presso l'auto officina comunale: pezzi di ricambio, viti, bulloni, fascette, pinze di freni, lampadine, pneumatici ecc.; coppe, bandiere e accessori relativi; corone, festoni per ricorrenze; prodotti per pulizie, saponi, detersivi ecologici, detergenti, accessori per servizi igienici; carta igienica, carta asciugamani, carta spolvero; attrezzature e utensileria per le pulizie, sacchi spazzature, raccoglitori, cestini; utensileria minuta per asili nido scuole materna; ferramenta e minuta utensileria e pezzi di ricambio nei lavori di falegnameria; ricambi per tendaggi. L'elenco non è esaustivo, ma solo esemplificativo perché è una voce di spesa la cui riduzione è stata altalenante in relazione all'utilizzo delle scorte presenti in magazzino e al periodo di approvazione dei Bilanci di previsione.
3) Acquisto Massa Vestiario
spesa anno 2003 € 323.028,00
spesa anno 2013 € 236.870,00
Tale voce di spesa è correlata allo specifico regolamento di massa vestiario che disciplina la dotazione e l'utilizzo degli indumenti spettanti alle varie categorie dei dipendenti comunali obbligati alla divisa in servizio, nonché la dotazione dei DPI (dispositivi individuali di sicurezza) negli ambienti di lavoro. Con l'esperienza pluriennale nell'oggetto al fine di ridurre parzialmente la spesa si è modificato il regolamento attuando una politica di dilazione nel tempo delle spettanze, ovvero si è fissata una maggior durata degli indumenti cercando di mantenere una spesa costante.
4) Acquisto di carburanti a lubrificanti
spesa anno 2003 € 241.134,00
spesa anno 2013 € 300.500,00
Nonostante la riduzione delle quantità di litri di gasoli, benzina, gas e GPL che nel corso di un decennio è diminuita del 17% (da l. 257.651,04 a l 213.204,19) la spesa è notevolmente aumentata a causa dell'incremento del costo dei carburanti; così se nel 2003 si acquistava la benzina a € 1,30 circa al litro, oggi si spende mediamente l'importo di € 1,70 con un incremento del 30%. Fermo restando le tariffe attuali nel corrente esercizio si presume di contenere la spesa sui livelli degli ultimi 2/3 anni con un valore assestato di circa € 270.000,00 e quindi è prevedibile un risparmio in valore assoluto di circa € 30.000,00 da stornare a favore di altre voci di spesa verosimilmente correnti come l'energia elettrica.
5) Acquisto di beni strumentali non inventariabili
spesa anno 2003 € 201.826,56
spesa anno 2013 € 56.867,00
Sono beni che durano nel tempo ma che per la modesta entità economica (costo unitario inferiore a € 154,00) sono considerati alla stregua dei beni di consumo dal regolamento di contabilità. Ecco un elenco non esaustivo: timbri, targhe, tendaggi, veneziane, minute attrezzature in genere (bacheche, calcolatrici, lampade, scale, porta telefono, banco scolastico, seggiole, appendiabiti, orologio, specchio, espositivi, utensili per asili nido e scuole materne, sedie, sgabelli, brande, casalinghi. La spesa è stata ridotta in 10 anni del 72%.
6) Acquisto materiale informatico
spesa anno 2003 € 180.826,56
spesa anno 2013 € 5.000,00
L'evoluzione del settore nel corso di un decennio ha praticamente eliminato la spesa stessa ridotta del 97%. Gli acquisti al riguardo si possono considerare di tipo marginale come ad esempio qualche toner, o confezione di Cd. Con l'avvento delle fotocopiatrici multi servizi sono stati eliminati tutti i fax con un notevole risparmio sui consumabili come pure nel biennio 2011–2012 sono state eliminate molte stampanti con un risparmio significativo sempre di consumabili. L'esigenza dei Cd è venuta sempre meno per cui la spesa si sta consolidando su 2/3 mila euro annui con probabile risparmio di € 3.000,00 rispetto alla previsione.
7) Acquisto di cancelleria
spesa anno 2013 € 490.989,00
spesa anno 2013 € 136.000,00
La spesa interessa l'acquisto di: carta per fotocopie, cartelle, blocchi, buste, quaderni, correttori, nastro adesivo, colla, penne, matite, forbici, scatole fermagli, pennarello, evidenziatori, agende da tavolo, cutter, cucitrici, post-it ecc. ecc. Rispetto all'anno 2003 nel 2013 la spesa risulta ridotta di oltre il 70% .
8) Acquisto materie prime per stamperia
spesa anno 2003 € 36.175,93
spesa anno 2013 € 20.000,00
L'andamento della spesa rispecchia la produttività della tipografia comunale che sino all'anno 2008 con la presenza di 4 unità, il volume di produzione interno era valutato di circa € 300.000 cui si aggiungevano le prestazioni di ditte esterne con affidamenti sino a 250.000 euro. Dal 2009 si è iniziata una progressiva riduzione della spesa sia utilizzando scorte di carta che si erano accumulate che valutando criticamente le richieste e riducendo le quantità palesemente esagerate sino ad arrivare ad una spesa di 12.535,18 euro nel 2012. Nel corrente esercizio 2013 in relazione alla drastica riduzione degli affidamenti a terzi si è proposta una spesa di 20.000 euro per l'acquisto di carta per incentivare il lavoro interno in economia avendo recuperato 1 unità lavorativa rispetto alle 2 rimaste nel 2012.
9) Acquisto materiale di consumo per mense
spesa anno 2003 € 28.410,00;
spesa anno 1013 € 30.000,00
La spesa interessa tutto il materiale di minuta entità necessario per il funzionamento delle mense come ad esempio le posate, le pentole, i bicchieri, i piatti i carrelli i cesti ecc., è rimasta costante nel tempo grazie alla parsimonia negli acquisti. Infatti si è stabilito che a fronte dell'aumento dei prezzi si dovevano diminuire le quantità da fornire rispetto le richieste e a fronte dell'apertura di nuove mense per nuove scuole materne o asili nido, si doveva sospendere l'evasione delle consuete richieste, salvo l'indispensabile, per concentrarsi sull'acquisto della dotazione da assegnare ai nuovi centri per l'infanzia
10) Acquisto beni di modesta entità per cassa economale
spesa anno 3003 € 176.640,00;
spesa anno 2013 € 130.000,00

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