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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Oltre 22 milioni di euro di investimenti e 89 nuovi posti di lavoro: la Bassa Padovana riparte

Grazie ai sei progetti pervenuti per l'area di crisi industriale ‘non complessa’ e che ora saranno oggetto di valutazione da parte di Invitalia, che aveva lanciato il bando

Sono sei i progetti di investimento pervenuti per le due aree di crisi ‘non complessa’ della Bassa Padovana e del Veneto Orientale, oggetto dell’accordo di programma tra Ministero per lo Sviluppo Economico e Regione Veneto: alla chiusura del bando di Invitalia (il termine era il 17 settembre) che ha messo a disposizione 3,6 milioni di euro di incentivi per programmi di investimento e di rilancio occupazionale nelle due aree di crisi, sono state presentate sei grandi progettualità da altrettanti soggetti privati, per un valore complessivo di 22,6 milioni di euro di investimenti e con una ricaduta occupazionale di 89 posti di lavoro.

I sei progetti della Bassa Padovana

Il sito web di Invitalia pubblica i primi esiti dell’avviso di selezione imprenditoriale. Hanno risposto i seguenti soggetti imprenditoriali: OCM Spa, Giemme Stile Spa, Veneta Stampi Srl, LM 2000, Veneta Cucine Srl, Hortech Srl. I progetti pervenuti ora saranno oggetto di valutazione, formale e sostanziale, da parte di Invitalia. Solo al termine dell’istruttoria si saprà quanti e quali di essi avranno le carte in regola per accedere alle agevolazioni previste dall’accordo di programma per l’applicazione della legge su incentivi in aree di crisi.

“Processo di reindustrializzazione”

Elena Donazzan e Roberto Marcato, assessori regionali al lavoro e allo sviluppo economico, commentano in coro: “Con l’accordo di programma tra Regione e Ministero sui fondi della legge 181 del 1989 per il  rilancio di aree colpite da crisi industriale o di settore e grazie al lavoro di sensibilizzazione e sollecitazione nel territorio effettuato dalle strutture regionali abbiamo potuto rilevare un numero significativo di progettualità di grandi dimensioni del valore complessivo di oltre 22 milioni di euro e con un potenziale impatto occupazionale diretto di una novantina di nuovi posti di lavoro. Si tratta di un risultato positivo, che lascia ben sperare nelle potenzialità di sviluppo dei due territori. L’attività svolta di informazione e sensibilizzazione, che ha coinvolto istituzioni, associazioni di categoria e tutti i potenziali investitori – proseguono i due assessori - ha prodotto una risposta significativa, che ora dovrà essere ben analizzata. Si apre ora la seconda fase della collaborazione, di pertinenza di Invitalia, che dovrà valutare le proposte progettuali, alla luce dei requisiti previsti dalla legge 181 e del bando per le due aree di crisi. Ci auguriamo che uno o più progetti abbiano tutte le caratteristiche per poter accedere alle agevolazioni previste e contribuire a rimettere così in moto un processo di reindustrializzazione nei territori individuati. Per quanto concerne il nostro impegno, continueremo a rafforzare la collaborazione con il Ministero per lo Sviluppo Economico”.

I Comuni padovani interessati

Il Veneto Orientale e la Bassa Padovana sono le due aree venete individuate per beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge 181 per il “rilancio delle aree di crisi industriale”: l’accordo di programma ha messo a disposizione 3,6 milioni di euro di incentivi pubblici (2,4 stanziati dal Ministero per lo Sviluppo Economico e 1,2 dalla Regione Veneto) per iniziative imprenditoriali e programmi di investimento di importo non inferiore a 1,5 milioni di euro, che creino occupazione in loco e sviluppo territoriale. I comuni padovani interessati alle agevolazioni sono: Agna, Anguillara Veneta, Arquà Petrarca, Bagnoli di Sopra, Baone, Carceri, Cinto Euganeo, Este, Granze, Monselice, Ospedaletto Euganeo, Pernumia, Ponso, Pozzonovo, San Pietro Viminario, Sant'Elena, Sant’Urbano, Solesino, Stanghella, Tribano, Vescovana, Vighizzolo d'Este, Villa Estense, Casale di Scodosia, Megliadino San Fidenzio, Megliadino San Vitale, Merlara, Montagnana, Saletto, Santa Margherita D'Adige e Urbana.

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