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Prosecco ed amarone a confronto

Il convegno di Federagri sulle due eccellenze della vitivinicoltura del Veneto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Che sia la stagione buona del vino veneto lo dicono anche i primi dati relativi al 2015 di Veneto Agricoltura presentati qualche giorno fa che parlano di un'annata perfetta per i produttori di vino dal Prosecco al Merlot, con una fertilità dei vigneti superiore al 2014, una stima di produzione di +10/15% e grappoli numerosi . Tanto che il Cra - Vit di Conegliano parla di una produzione media di vino che non si vedeva da anni con una fioritura avvenuta nelle migliori condizioni climatiche che hanno ridotto a 6 anziché agli otto della media storica i trattamenti ai vigneti.

Guardando in particolare al Prosecco le cui bottiglie superano ormai quelle del rinomato Champagne si stima che nella vendemmia 2015 la produzione potrà arrivare a 3 milioni di Hl. Le aziende agricole con superfici a Prosecco DOC sono più di 8 mila per una superficie investita di oltre 14 mila ettari in Veneto e più di 3000 in Friuli Venezia Giulia.

L'amarone della Valpolicella è invece uno dei più prestigiosi vini rossi del mondo e ha dimostrato di essere una grande risorsa per il suo territorio di origine. Secondo dati recenti, la superficie vitata ad Amarone è di circa 6.500 ettari in 2.500 aziende per una produzione di oltre 13 milioni di bottiglie dirette soprattutto sui mercati esteri.

E' su questo scenario che verranno confrontate due eccellenze della vitivinicoltura del Veneto quali il Prosecco e l'Amarone in un convegno organizzato da Federagri Veneto il 2 luglio a partire dalle 9.00 nella sala Convegni della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo in via Longhin 1 a Padova.

"Prosecco ed Amarono, Due eccellenze della vitivinicoltura del Veneto" il titolo del convegno.

Un'occasione per avvicinare e confrontare due vini che sostengono l'economia vitivinicola veneta dell'area occidentale e orientale della Regione e che necessariamente nonostante le differenze di storia, immagine, posizionamento nel mercato e tipologia di consumo devono lavorare assieme per farsi spazio e destare l'attenzione necessaria nei confronti in particolare delle istituzioni per lo sviluppo del settore. Ad analizzare differenze, similitudini e prospettive future dei due vini e settori relativi saranno due centri di ricerca di prestigio qualli il Cirve il Centro Interdipartimentale per la ricerca in viticoltura ed enologia dell'Università di Padova e il Nomisma una società di studi economici che ha un osservatorio specifico sul settore vitivinicolo. In particolare si parlerà delle prospettive di mercato sia nazionale che estero, delle variabili macroeconomiche e dell'offerta dei due vini.

Per finire spazio alle problematiche attuali quali i diritti e le autorizzazioni per i viticoltori italiani che verranno trattate dall'Ufficio vitivinicolo di Federagri che aprirà il convegno con l'intervento del Presidente Regionale Primo Anselmi.

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