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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Quote latte, Bitonci: "Multe riscosse da Equitalia, centinaia di allevatori sul lastrico"

Questo il commento di Massimo Bitonci, Capogruppo della Commissione bilancio alla Camera, dopo l’incontro con decine di agricoltori e allevatori, tenutosi a Gazzo Padovano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

“Monti con la Legge di stabilità ha messo a bilancio 720 milioni di euro che lo stato spera di esigere da chi avrebbe sforato le cosiddette ‘quote latte’. Per facilitare la riscossione, i professori hanno pensato bene di sostituire Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, precedentemente incaricata di mediare con gli insolventi, con Equitalia. In questo modo, le ingiunzioni di pagamento diventeranno esecutive. Chi non salda rischia di vedersi pignorate abitazioni, capannoni, macchinari e animali. Se Monti cercava un modo per distruggere il settore agricolo, devo dire che l’ha trovato”.

Questo il commento di Massimo Bitonci, Capogruppo della Commissione bilancio alla Camera, dopo l’incontro con decine di agricoltori e allevatori,  tenutosi a Gazzo Padovano, insieme all’onorevole Corrado Callegari, in Commissione Agricoltura e Fernando Bressan, consigliere comunale di Grantorto e responsabile della sezione cittadina della Lega Nord.

“La politica comunitaria non può imporre dazi sulla produzione di beni alimentari, specie a fronte delle numerose truffe già accertate dai Carabinieri: alcune aziende, quasi tutte fatalmente collocate nel sud Italia, hanno acquistato latte in polvere o proveniente da allevamenti esteri, spacciandolo per italiano. Il tutto per un totale di 12 milioni di quintali di prodotto – spiega Bitonci – Trovo indegno che, di fronte a truffe accertate di questa portata, si passi alla riscossione impietosa in stile Equitalia. Il settore è già sufficientemente provato dalla crisi e dalla speculazione internazionale. Gran parte degli allevatori hanno contratto mutui bancari per l’acquisto di terreni, capannoni e strumenti di lavoro. Ora rischiano di perdere tutto”.

“Bisogna uscire dalla logica del mercato basato su sostegni e dazi: 300 aziende si sono rifiutate di pagare le multe e di ricevere contributi  e altre 4000 sono in ritardo – conclude Bitonci – Il governo dica se preferisce trovare una mediazione o vederle sparire una ad una”.


 

 

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