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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

«Costi in aumento del 30%, adesso si fa veramente dura»: il grido di allarme dei rappresentanti

Nel momento in cui si allenta la stretta dovuta a due lunghi anni di pandemia, ecco che sulla testa di chi intermedia oltre il 70% del Pil nazionale cade la mannaia dell'aumento incontrollato dei costi

«Ci mancava solo il caro-carburanti: sconsolati non lo siamo mai stati nemmeno nel momento più buio del lockdown, ma adesso sta diventando veramente dura». Lancia il grido di allatme Carlo Trevisan, presidente degli agenti di commercio della Fnaarc Ascom di Padova: nel momento in cui si allenta la stretta dovuta a due lunghi anni di pandemia, ecco che sulla testa di chi intermedia oltre il 70% del Pil nazionale cade la mannaia dell'aumento incontrollato dei costi.

Rappresentanti

Aggiunge Trevisan: «Siamo ancora molto distanti dai livelli pre-pandemia del 2019 e il nostro "ufficio" (ovvero la nostra auto con la quale percorriamo mediamente 60mila chilometri all’anno) ha ormai costi insopportabili, a cominciare da quello del carburante: col gasolio a poco meno di 1,7 euro e la benzina ormai a 1,8 euro al litro, non c'è da stare allegri. Abbiamo calcolato che l'aumento dei costi per gli agenti è di almeno il 30%: è vero che salgono nominalmente anche i ricavi, ma è una crescita "drogata" dall'inflazione e, in ultima analisi, visto che le famiglie spendono meno perché hanno le "bollette-monstre" da pagare, ci sono sempre meno margini. In più non va dimenticato che da un lato è cresciuto l'online e dall'altro ci si è messa pure la carenza di prodotti da vendere con i ritardi nelle forniture.
Servirebbe coraggio, soprattutto da parte del Governo: è indispensabile calmierare i costi legati alla mobilità. Inoltre, vanno aggiornati i parametri fiscali di deducibilità dell'acquisto dell'auto perché il tetto attuale non ci consente di poter investire adeguatamente per rispondere a pieno alle nostre esigenze che vanno dalla maggior sicurezza dell'autovettura, alle nuove tecnologie green. Più in generale va compiuto ogni sforzo per ridurre le aliquote e la pressione fiscale, a cominciare dalle accise che, nel corso dei decenni, si sono sommate le une alle altre con l'unico obiettivo di far cassa».

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