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Economia

Mille esuberi Safilo, la soluzione della Provincia: “Contratto di solidarietà”

L'assessore provinciale al Lavoro Massimiliano Barison si dice disponibile ad intervenire per assistere le parti in una mediazione istituzionale e consiglia il contratto di solidarietà anziché la cassa integrazione o la mobilità

Per contenere gli effetti sui lavoratori, la Provincia di Padova, che sta seguendo con massima attenzione la questione degli annunciati mille suberi della multinazionale dell'occhiale Safilo, propone la strada del “contratto di solidarietà” anziché la cassa integrazione e la mobilità. In questo modo il posto di lavoro verrebbe garantito a tutti i dipendenti; per tanto il calo lavorativo verrebbe distribuito tra tutti i lavoratori in forza all’azienda attraverso una riduzione delle ore lavorate. Il contratto di solidarietà prevede un'integrazione retributiva dall’Inps pari all’80% delle ore non lavorate.

L'ASSESSORE PROVINCIALE. “Con questo ammortizzatore sociale – spiega l'assessore provinciale al Lavoro Massimiliano Barison disponibile per un'attività di mediazione istituzionale tra le parti e che ha già inviato alla Safilo una lettera con la sua proposta - il lavoratore percepisce tra retribuzione per le ore lavorate ed indennità Inps sulle ore non lavorate una mensilità comunque superiore a quanto percepirebbe con la cassa integrazione. Inoltre continuando a lavorare non vengono disperse le professionalità acquisite”.

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