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Economia

Safilo, annuncio choc: "Senza Armani mille dipendenti in esubero"

Il gruppo con sede anche a Padova ha annunciato l'avvio della procedura di mobilità già dalla prossima settimana. Sindacati sulle barricate: "Colpa delle strategie aziendali, stato di agitazione da subito"

Altro che lacrime e sangue, si preannuncia una “Caporetto” il nuovo piano industriale che la direzione di Safilo ha presentato ieri nella sede padovana alle organizzazioni sindacali. L'annuncio è di quelli che tolgono il fiato: mille esuberi. Tutti sui siti italiani del gruppo. Il motivo di questi numeri da capogiro? “Il mancato rinnovo della licenza Armani”, scrive in una nota la società - acquistata da Luxottica, con una conseguente contrazione del fatturato del 20% per Safilo - che precisa di aver "immediatamente avviato un tavolo negoziale con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori, per definire il migliore assetto industriale ed organizzativo futuro".

I SINDACATI. Mille esuberi che vanno a sommarsi ai 518 già annunciati in Friuli. E non si inizierà a “tagliare” tra qualche mese, ma, secondo quando annunciato da Safilo, la procedura di mobilità verrà aperta già dalla prossima settimana. I sindacati sono saliti fulminei sulle barricate, criticando le strategie aziendali, chiedendo il blocco della mobilità e proclamando lo stato di agitazione con lo stop immediato degli straordinari e di qualsiasi flessibilità di orario.

L'AZIENDA. L'obiettivo indicato dal gruppo è di "minimizzare l'impatto sociale e di salvaguardare la competitività aziendale a favore dei lavoratori che rimarranno in forza, realizzando i piani a medio e lungo termine per i quali il 'Made in Italy', l'innovazione e la qualità del prodotto rimangono assolutamente prioritari". Safilo aggiunge che è già stato fissato, da subito e fino al prossimo 28 maggio, un "serrato calendario di incontri tecnici di approfondimento tra le parti, durante il quale si lavorerà per individuare tutte le possibili soluzioni condivise per la migliore gestione del problema degli esuberi".

I COMMENTI POLITICI. “Siamo vicinissimi ai lavoratori delle sedi venete di Safilo. L'annuncio dell'azienda è andato oltre le peggiori previsioni, ma non per questo dobbiamo perderci d'animo". A dirlo - in una nota congiunta - sono l'assessore regionale alle politiche del lavoro Elena Donazzan, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond, il suo vice Piergiorgio Cortelazzo e l'onorevole Maurizio Paniz, che circa quattro settimane fa - dopo un incontro con la segretaria provinciale di Belluno della Cisl Anna Orsini - ha subito chiesto al Ministero del Lavoro di monitorare la situazione. "Sapevo che la situazione era grave, ma non mi aspettavo numeri del genere", afferma la Donazzan, pronta ad attivare tutti i canali per arrivare a una soluzione più morbida.

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