Saldi a Padova, bilancio d'esordio Ascom: "Non è andata benissimo"

"Di gente nei negozi ne è entrata molta, ma non sempre il varcare la soglia dell’esercizio ha corrisposto ad un effettivo acquisto”. Franco Pasqualetti, vicepresidente Ascom e presidente di Federmoda Padova, riassume così, con toni poco entusiastici, il bilancio del primo week end di saldi nei negozi "tradizionali" della provincia.

MENO ACQUISTI. Un fine settimana all'insegna dello shopping estivo scontato non proprio all’altezza delle attese. Questa la panoramica tracciata dall’ufficio studi dell’Ascom Confcommercio di Padova sulla base di una rilevazione istantanea su un campione rappresentativo dell’universo dei negozi di tutta la provincia, l’88% dei quali multimarca ed il 12% monomarca, con una maggioranza di esercizi specializzati nell’abbigliamento donna (59%) e un 16% unisex. Tra questi, il 56% degli intervistati ha rilevato un minore afflusso di consumatori che effettivamente hanno acquistato. Un 16% ha invece dichiarato di aver effettivamente venduto di più e un 28% di non aver visto variazioni.

SI SPENDE MENO. Tra i prodotti più acquistati: scarpe, abitini, reggiseni, magliette. “Ciò che più importa – aggiunge Pasqualetti – è che però ben il 69% di chi ha comprato ha speso meno e solo il 9% ha speso di più con una media scontrino intorno ai 50 euro”. Infine, a giudizio degli intervistati dall’ufficio studi dell’Ascom, il 38%, forse memore dell’antico adagio “chi più spende meno spende” ha acquistato di meno ma ha cercato una maggiore qualità, il 9%si è comportato esattamente all’opposto (più capi ma di qualità inferiore), il 53% ha acquistato di meno sia per importo che per qualità.