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Economia

Sciopero benzinai, Ascom: “Distributori quasi tutti aperti”

L'associazione di categoria padovana commenta come un "flop" la chiusura di protesta iniziata alle 19 di ieri e indetta dai sindacati per tre giorni fino alle 7 di venerdì 11 novembre. Gli iscritti all'Ascom avevano preannunciato la propria non adesione

Pompe di benzina aperte almeno nell'80% dei casi, questa la stima dell'Ascom oggi, al primo giorno di sciopero indetto dai sindacati per tre giorni da ieri sera alle 19 fino alle 7 di venerdì 11 novembre. L'associazione di categoria aveva preannunciato la non adesione dei propri iscritti e azzarda i primi commenti su quello che considera un “flop”.

SCIOPERO "FALLITO". Secondo Paolo Padoan, leader dei benzinai padovani dell'Ascom, la posizione presa dalla propria associazione sarebbe stata infine condivisa anche da molti non associati. "L'ho detto prima dello sciopero e lo confermo adesso che lo sciopero è fallito - dichiara Padoan - Purtroppo anche nella nostra categoria albergano posizioni stantie che vedono ancora lo sciopero come uno strumento in grado di smuovere i governi. Ma a parte che il governo, di fatto, non esiste più, non so quanto i politici possano essere interessati alle nostre richieste e, soprattutto, possano "emozionarsi" di fronte alle minacce di sciopero della nostra categoria".

LA VARIABILE "POMPE BIANCHE". "Ciò che è incontestabile - aggiunge il presidente dei benzinai Ascom - è che ormai quasi nessuno dei nostri colleghi è disposto a rinunciare a giornate di lavoro in una regione come la nostra, dove la quota delle cosiddette "pompe bianche", ovvero pompe indipendenti, ha raggiunto la ragguardevole quota del 15%. Per questo lo sciopero è superato ed il flop di oggi ne è la conferma più lampante".

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