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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Siccità, secondo Coldiretti colture padovane in ginocchio

L'associazione di categoria degli agricoltori presenta la mappa dettagliata dei presunti danni alle coltivazioni nei vari capoluoghi della provincia, da sud a nord, da Montagnana a Piazzola

Mais, soia e barbabietola in pianura, ma anche vigneti e oliveti sui colli Euganei. Sono i prodotti della terra più a rischio in queste settimane di arsura e siccità. Secondo Coldiretti la situazione è molto critica per l’agricoltura padovana, ben più grave del 2003, l'estate del caldo record. Con l’unica possibilità per le imprese di recuperare parte delle perdite attraverso l’assicurazione contro le avversità atmosferiche. Monitorando la provincia da est a ovest e da nord a sud, l'associazione di categoria ha realizzato una mappa che sintetizza, per macroaree, le criticità e i danni sulle principali colture estensive a pieno campo, in fase di maturazione.

IL 3 LUGLIO: A FUOCO PER IL CALDO UN CAMPO DI GRANO

UNA PANORAMICA. Molto male il mais, con perdite che vanno dal 30 al 100% sui terreni non irrigati. Per le colture di soia e barbabietola non irrigate il danno mediamente si attesta al 30-40% . In sofferenza anche il 40% dei vigneti e gli oliveti dei Colli Euganei, se continua questa situazione i timori si concentrano sulla perdita di qualità del vino e dell’olio. La frutticoltura come del resto l’orticoltura, in generale sono collocate in aree ben servite dall’irrigazione quindi, ad eccezione di pochi casi, si sta irrigando. Coldiretti Padova precisa però che l’irrigazione di soccorso, oltre a incidere fortemente sui costi, non può sostituire gli effetti di un’abbondante precipitazione piovosa, quindi con il perdurare della siccità e con temperature molto elevate, sopra i 30 gradi, si sta rischiando di perdere comunque una parte del prodotto, mediamente dal 10 al 30%. Nelle zone della provincia, dal Piovese all’Alta Padovana, dove è arrivata un po’ di pioggia i danni li hanno fatti la grandine e il vento forte, che hanno compromesso anche le strutture agricole.

GRANDINE: DANNI NELL'ALTA

LA MAPPA DELLA SICCITÀ DI COLDIRETTI IN PROVINCIA DI PADOVA:

MONTAGNANA: Terreni irrigati per circa il 50-60%, nonostante le irrigazioni di soccorso si stimano danni del 20% su mais. Nel restante 40-50% di territorio non irrigato (in particolare nei comuni di Saletto, Santa Margherita, San Fidenzio e Masi), si stimano danni dell’80-100% su mais e del 40-60% su soia e barbabietola da zucchero.

ESTE: Terreni irrigati per circa il 30-40% (in questi casi comunque il danno stimato si attesta intorno al 20-40%). Nel restante 60-70% di terreno non irrigato le perdite salgono all’80-100% su mais e del 20-30% su soia e barbabietola. Ormai alcune aziende hanno completato il terzo ciclo di irrigazione senza però ottenere i risultati sperati.

MONSELICE: Terreni irrigati per circa il 30-40% (mais, soia, barbabietola, vigneti e ortofrutta). Nel restante 60-70% di terreno non irrigato si stimano danni del 50-100% su mais e del 30-40% su soia e barbabietola, in particolare in località Ca Oddo di Monselice.

CONSELVE: Terreni irrigati per circa il 30-40%. Nel restante 60-70% di terreno non irrigato si stimano danni del 40-100% su mais e 40-60% su soia e barbabietola. Vigneti e ortofrutta vengono continuamente irrigati con notevoli costi in termini di carburante e ore lavoro.

PIOVE DI SACCO: Terreni irrigati per circa il 40-50%. Nel restante 50-60% di terreno non irrigato si stimano danni del 70-90% su mais nei comuni di Pontelongo e Correzzola e sempre su mais danni del  50-90% nei comuni di Brugine, Legnaro e Polverara. A Piove di Sacco il mais registra perdite del 50-70%. Ponte S.Nicolò e Saonara hanno beneficiato di alcune piogge dovute a temporali ma nel contempo devono fare i conti con i danni da grandine, elevati sul mais ( 50-70% ). Le altre colture estensive, barbabietola da zucchero e soia, non irrigate stanno subendo danni del 30-40%.

SACCOLONGO: Terreni  irrigati per circa il  30-40%. Nel restante 60-70% di terreno non irrigato si stimano danni del 50-70% su mais e del 20-30% su soia e barbabietola. I vigneti collinari e pianeggianti stanno iniziando a soffrire la siccità ma ad oggi non si possono azzardare stime di danno. Le piante ortofrutticole del territorio sono quasi totalmente irrigate.

CITTADELLA: Terreni irrigati per circa il 50-60%, a scorrimento nei Comuni di Cittadella, Carmignano di Brenta e S.Pietro in Gù e in parte con impianti a pioggia negli altri Comuni. Nel restante 50-60% di terreno non irrigato si stimano danni del 30-40% su mais e del 15-20% su soia.

CAMPOSAMPIERO: Terreni irrigati per circa il 40%. Nel restante 60% di terreno non irrigato si evidenziano danni stimati del 40-60% su mais. In particolare nei Comuni di Camposampiero e Massanzago i recenti temporali di forte entità con delle copiose  grandinate hanno causato danni in particolare al mais nell’ordine del 30-40%.

PIAZZOLA SUL BRENTA: Terreni irrigati per circa il 50-60%. Nel restante 40-50% di terreno non irrigato si evidenziano danni su mais del 30-40%, in particolare nei Comuni di Limena, Curtarolo, Campo S. Martino, Campodoro, Piazzola sul Brenta e Villafranca.
 

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