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Siccità, la Regione si mobilita per i risarcimenti dei danni dallo Stato

La richiesta di dichiarare l'eccezionalità degli eventi atmosferici di quest'anno è finalizzata ad attivare il Fondo di Solidarietà Nazionale a sostegno della ripresa delle aziende agricole danneggiate

Risarcimenti per i danni causati da siccità, la Regione si è attivata e ha formalmente richiesto al Ministero delle politiche agricole di dichiarare l’esistenza del "carattere di eccezionale avversità atmosferica" di quest’anno che ha pesantemente danneggiato molte colture, soprattutto mais, soia, barbabietola e foraggere. Il provvedimento è finalizzato ad attivare il Fondo di Solidarietà Nazionale a sostegno della ripresa delle aziende agricole danneggiate.

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RISARCIMENTI E MISURE COMPLEMENTARI. “Le strutture regionali e gli sportelli unici di Avepa si sono attivate ancora a luglio per la verifica dell’esistenza dei presupposti di danno – ha sottolineato l'assessore regionale all'Agricoltura Franco Manzato – rispetto alla quale c’è l’impegno del Ministero a valutare le proposte in deroga al Piano Assicurativo Nazionale 2012, la cui adozione è il presupposto per la presentazione e l’approvazione delle domande di aiuto. Sono state considerate le zone territoriali dove risultano colture il cui danno medio è superiore al 30% rispetto alla produzione lorda vendibile ordinaria, considerando anche la disponibilità di acqua ad uso irriguo. L’individuazione dei territori danneggiati potrà inoltre consentire l’accesso a misure complementari importanti come i trattamenti di integrazione salariale, l’esenzione dell’imposta sui redditi dominicali e agrari e altre misure di intervento che eventualmente potranno essere approvate sulla base di normative regionali”.

COME FAR DOMANDA DI AIUTO. Avepa ha già a disposizione una procedura informatizzata per la presentazione delle richieste. Nelle domande dovranno essere dichiarati il danno subito, che dovrà essere appunto superiore al 30 per cento della PLV; la mancata sottoscrizione di polizze assicurative agevolate contro il rischio siccità (in caso contrario la coltura assicurata viene considerata a danno zero); la mancata o la insufficiente disponibilità irrigua; la conoscenza che la percentuale di danno aziendale viene determinata sulla base di rese, prezzi e percentuali medie di danno determinate da Avepa; la volontà di usufruire delle disposizioni di legge per le operazioni di credito agrario. Le richieste andranno presentate nei 45 giorni successivi alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della declaratoria ministeriale di eccezionale calamità o avversità.

IN QUALI COMUNI. Questi i territori all’interno dei quali i titolari delle aziende agricole che a causa della siccità hanno subito un danno medio alla produzione lorda vendibile superiore al 30% possono richiedere i benefici di legge:

a) nel territorio dei comuni di pianura di: Agna, Albignasego, Anguillara Veneta, Arre, Arzergrande, Bagnoli di Sopra, Barbona, Boara Pisani, Borgoricco, Bovolenta, Brugine, Cadoneghe, Campo San Martino, Campodarsego, Campodoro, Camposampiero, Candiana, Carceri, Carmignano di Brenta, Cartura, Casale di Scodosia, Casalserugo, Castelbaldo, Cervarese S. Croce, Cittadella, Codevigo, Conselve, Correzzola, Curtarolo, Due Carrare, Este, Fontaniva, Galliera Veneta, Gazzo, Grantorto, Granze, Legnaro, Limena, Loreggia, Maserà di Padova, Masi, Massanzago, Megliadino S. Fidenzio, Megliadino S. Vitale, Merlara, Mestrino, Montagnana, Noventa Padovana, Ospedaletto Euganeo, Padova, Pernumia, Piacenza d’Adige, Piazzola sul Brenta, Piombino Dese, Piove di Sacco, Polverara, Ponso, Ponte S. Nicolò, Pontelongo, Pozzonovo, Rubano, Saccolongo, Saletto, San Giorgio delle Pertiche, San Giorgio in Bosco, San Martino di Lupari, San Pietro in Gù, San Pietro Viminario, Santa Giustina in Colle, Santa Margherita d’Adige, Sant’Angelo di Piove di Sacco, Sant’Elena, Sant’Urbano, Saonara, Selvazzano Dentro, Solesino, Stanghella, Terrassa Padovana, Tombolo, Trebeseleghe, Tribano, Urbana, Veggiano, Vescovana, Vighizzolo d’Este, Vigodarzere, Vigonza, Villa del Conte, Villa Estense, Villafranca Padovana, Villanova di Camposampiero, limitatamente alle colture di: mais, soia, barbabietola da zucchero e foraggere.

b) nel territorio dei comuni di collina di: Abano Terme, Arcquà Petrarca, Baone, Battaglia Terme, Cinto Euganeo, Galzignano Terme, Lozzo Atestino, Monselice, Montegrotto Terme, Rovolon, Teolo, Torreglia, Vò, limitatamente alle colture di cui alla precedente lett. a) e alla vite.

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