Sull’annosa questione dello spritz in centro a Padova si sta discutendo da troppo tempo senza arrivare a nessuna conclusione. Il problema, secondo noi, sta nella definizione di cosa vogliamo fare del centro e come vogliamo gestirlo.

Se vogliamo che sia un dormitorio dobbiamo attuare delle politiche in questo senso (e quelle attuali sono adeguate), se vogliamo che sia un polo attrattore per i turisti, i cittadini e soprattutto gli investitori, occorre che ci si metta assieme pubblico e privato. In questo momento ci sembra che molti amministratori siano più attenti al consenso immediato che non alla costruzione di un progetto più duraturo.

Da tempo invece sosteniamo il progetto di creare una politica di gestione unitaria che metta insieme il pubblico e il privato (cosa tra l’altro già testata in diversi paesi Europei). Ma per questo è necessario che gli Enti Pubblici decidano di investire da un lato nella politica, rischiando alcuni consensi a breve termine, dall’altro facciano investimenti economici perché non si può pensare che siano sempre i commercianti e i pubblici esercizi a pagare.

Ovvio che, perché due realtà si possano sposare, queste devono venirsi incontro mediando tra le parti. Ed è per questo che si rende necessario rilanciare il lavoro su questa partita, perché i commercianti e gli imprenditori  sono già stati sensibilizzati e sono pronti per partire. Anche perché, affinché un marchio registrato possa funzionare, l’azienda deve essere gestita e organizzata. Nell’immediato, rilanciamo un nostro il progetto di qualche anno fa “Coloriamo La notte”, progetto per l’apertura e dell’accoglienza della città di Padova anche nelle ore notturne.