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Economia

Confesercenti, saldi partiti a Padova: +10% di vendite rispetto all'anno precedente

La presenza di consumatori nelle vie e nei negozi è notevolmente crescita

Nonostante la giornata d’apertura dei saldi sia lavorativa il centro storico della città è stato preso d’assalto. Difficile fare un confronto percentuale con l’inizio del 2016 ma sicuramente nel centro storico di Padova ed in alcuni centri della provincia la presenza di consumatori nelle vie e nei negozi è notevolmente crescita rispetto alla giornata di apertura del 2017. Le previsioni dell’osservatorio economico della Confesercenti in queste prime ore sembrano essere pienamente confermate. In provincia di Padova prevediamo un incremento delle vendite nel periodo dei saldi di quasi 10 punti percentuali rispetto al 2017.  Il valore complessivo delle vendita raggiungerà i 104 milioni continuando Padova ad essere, con Verona, una delle città di riferimento regionale nel settore moda.

L'ABBIGLIAMENTO.

Anche per quanto riguarda i capi più venduti si conferma il successo dell’abbigliamento casual o fashion (poco impegnativo dal punto di vista economico) bene anche gli acquisti di maglieria, camiceria e capi spalla. É ovvio che i dati concreti potremmo averli solo dopo i primi tre giorni dall’inizio e quindi solo lunedì prossimo potremmo averne la certezza ma il promettente avvio di questa prima giornata ci sta facendo ben sperare, dichiara il Presidente Rossi, quello che possiamo già affermare da oggi è che i saldi continuano ad essere un metodo di acquisto di grande interesse per i consumatori che, al di là delle promozioni temporanee e delle furbizie di qualche grande catena, continuano ad avere fiducia e la consapevolezza che un capo acquistato in saldo nel negozio ben conosciuto rimane un affare insostituibile.

IN AUMENTO.

«Per chi ama l’abbigliamento» commenta il Presidente di Confesercenti Padova Nicola Rossi «i saldi rimangono la forma più conveniente di vendita, soprattutto perché le vendite di fine stagione non sono semplici promozioni. Le promozioni sono infatti strategie di marketing, spesso aggressive, per attirare clienti con sconti, a volte limitati. Le vendite di fine stagione, invece, sono un evento completamente differente: sono infatti effettuate su prodotti di carattere stagionale o articoli di moda già in assortimento nei negozi, suscettibili, entro un certo periodo di tempo, di deprezzamento. La riduzione dei prezzi per i consumatori, dunque, è mediamente più elevata rispetto ad altri eventi promozionali». «Segnali diversi arrivano invece dalla provincia con indicazioni positive dai centri storici di Piove, Cittadella, Este. Un po' rallentati in altre realtà. Va detto» chiude Rossi «che la giornata di inizio non festiva penalizza i centri storici della provincia e quindi ci aspettiamo un forte rilancio anche in questi comuni con le aperture di Sabato e Domenica.  Ricordiamoci che il 30% delle vendite in saldo avviene nei primi tre giorni dall’avvio e quindi già con lunedì saremo in grado di definirne la reale portata del sicuro aumento rispetto al 2017».

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