Stretta creditizia bancaria, azienda di trasporti pronta a chiudere
Succede alla Busatta&Cecchin di Rovolon, dove ieri i lavoratori - 83 i posti a rischio - hanno presidiato l'azienda che ha deciso di sospendere l'attività a causa di un rifiuto degli istituti di credito di finanziare il piano di rilancio
"È avvenuto con Mps: a noi basterebbe molto meno dei 4 miliardi di euro del prestito ponte per salvare i nostri posti di lavoro". Chi parla è Renato Cecchin, titolare della Busatta & Cecchin di Bastia di Rovolon, azienda di trasporti che ha deciso di sospendere l'attività a causa di una stretta del credito da parte delle banche.
RICHIESTA DI CONFRONTO. Sono 83 ora i lavoratori che rischiano così di rimanere a casa. Ieri hanno presidiato la sede dell'attività in viale del Lavoro. In un comunicato, i sindacati della rete Cobas invitano la Provincia e la Regione ad aprire un tavolo di confronto sulla situazione della ditta.
IL PIANO DI RILANCIO. "Abbiamo un piano industriale pronto - spiega Cecchin - occorre un dialogo con le banche e credo che solo la politica potrà darci una mano. Abbiamo avviato la sospensione dell'attività, e la contestuale vendita dei mezzi aziendali, perché non vogliamo lasciare debiti e siamo in un momento di assoluta mancanza di liquidità: l'operazione di vendita dei mezzi serve appunto per mettere a posto le posizioni di lavoratori e fornitori. Quando qualcuno ci convocherà in Provincia o in Regione spiegheremo che per ripartire basterebbe che le banche aprissero una linea di credito di 15 milioni di euro, ampiamente coperta dalla capitalizzazione aziendale".