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"Striscia", Moreno Morello e Ascom Padova contro i vari ingrosso cinesi

Zilio: " un quadro molto reale di ciò che avviene in quei capannoni dove, peraltro, si susseguono i sequestri della Guardia di Finanza ma dove, purtroppo, ogni giorno è possibile acquistare prodotti di dubbia provenienza, spesso pericolosi per la salute, nel dispregio assoluto delle norme e totalmente esentasse"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

In 5 milioni e 800 mila davanti al video per vedere “striscia” ed il servizio di denuncia di moreno morello e del presidente dell’ascom confcommercio di padova, fernando zilio,

In 5 milioni e 800 mila a seguire Moreno Morello ed il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Fernando Zilio, nella puntata di Striscia la Notizia, il tg satirico di Antonio Ricci in onda su Canale 5.

Tema del servizio l’illegalità totale che regna nei vari ingrosso cinesi insediati all’interno di capannoni adibiti, in zona industriale a Padova, a commerci che dovrebbero essere all’ingrosso ma che Morello ha documentato, una volta di più, essere anche commercio al minuto senza ombra di scontrino o fattura.

“Una totale illegalità – ha commentato Zilio al microfono dell’inviato di bianco vestito – che danneggia gli operatori corretti”. La trasmissione, prima per share nel preserale (20,14% contro il 19,8% di Affari Tuoi su Rai Uno) ha così rilanciato un tema che, giusto nei giorni scorsi, il presidente dell’Ascom aveva richiamato ma che, come ha ben documentato Morello riproponendo le rassegne stampa, l’Ascom sta portando all’attenzione delle autorità da ormai qualche anno.

Ovviamente ottimo il riscontro all’intervento del presidente dell’Ascom Confcommercio padovana. Oltre ai commenti su Twitter e Facebook, numerose sono state le telefonate giunte questa mattina nella sede di piazza Bardella. “Devo ringraziare Moreno Morello e “Striscia” – ha detto Zilio – perché ha fornito al grande pubblico della televisione nazionale un quadro molto reale di ciò che avviene in quei capannoni dove, peraltro, si susseguono i sequestri della Guardia di Finanza ma dove, purtroppo, ogni giorno è possibile acquistare prodotti di dubbia provenienza, spesso pericolosi per la salute, nel dispregio assoluto delle norme e totalmente esentasse.

Un discorso che non intende criminalizzare la comunità cinese ma tutto ciò che è illegale e che rappresenta un affronto e uno sberleffo nei riguardi degli operatori onesti che lunedì dovranno saldare il conto dell’Imu e non hanno i soldi per farlo!”

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