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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Tassa di soggiorno: associazioni pronte a impugnare delibere Comune

Non temono il confronto "duro" Ascom-Confcommercio, Confesercenti, Confindustria Padova, firmatarie del contratto nazionale del turismo. Contrarie all'introduzione dell'imposta, chiedono lo slittamento a gennaio e la proporzionalità della tariffa in base al prezzo dell'albergo

Incontro tra associazioni di categoria del settore turistico - Ascom-Confcommercio, Confesercenti, Confindustria Padova - e sindaco, Flavio Zanonato, nei giorni scorsi, per un approfondimento sul tema dell’imposta di soggiorno, adottata dal Comune a fine giugno e la cui entrata in vigore è già fissata per il 1 di settembre.

NO ALLA TASSA. Contrarie per principio alla sua applicazione, in quanto ritengono che penalizzerà la ripresa dei flussi e l'attrattività turistica del capoluogo, le associazioni hanno sottoposto all’attenzione del sindaco alcune criticità che ne potrebbero conseguire.

1 SETTEMBRE? MEGLIO 1 GENNAIO. La data di entrata in vigore dell’imposta, individuata dal regolamento comunale approvato, è il prossimo 1 settembre. Il decreto legislativo sul federalismo municipale che istituisce l’imposta di soggiorno, prevede che i Comuni possano applicarla secondo quanto disposto dall’articolo 52 del decreto legislativo n.446/97, secondo cui le nuove imposte possono essere applicate solo dal 1 gennaio dell’anno successivo. L’applicazione dal 1 gennaio 2012 consentirebbe, secondo le associazioni di categoria, di gestire il periodo transitorio senza danni per le strutture ricettive che devono far fronte ai contratti già stipulati con i tour operator scongiurando disdette e recessi.

IMPOSTA PROPORZIONALE AL PREZZO, NO ALLE STELLE. La determinazione del “quantum” dell’imposta è determinata nel regolamento comunale in base alle stelle riconosciute alla struttura. In violazione, secondo gli operatori del settore, a quanto disposto dal decreto legislativo sul federalismo municipale, secondo cui a tale fine devono essere utilizzati “criteri di gradualità in proporzione al prezzo”.

RESPONSABILI TRIBUTARI SENZA OBBLIGHI NORMATIVI. Gli obblighi dichiarativi e di versamento da parte delle strutture ricettive, costrette a fungere da responsabili tributari senza alcun obbligo normativo, andrebbero poi a violare i dettati costituzionali, non essendo chiara nel regolamento comunale la natura giuridica del rapporto tra Comune e operatore turistico.

TAVOLO DI DISCUSSIONE SUL GETTITO. Le tre organizzazioni di categoria chiedono inoltre la necessità della costituzione di un tavolo con con funzioni di organo permanente di condivisione degli obiettivi e della destinazione degli introiti derivanti dall’imposta, da destinare ad attività di promozione in Italia e all’estero e alla valorizzazione e attrattività turistico-culturale di Padova.

PRONTI A IMPUGNARE LE DELIBERE. Secondo quanto riferito dalle stesse associazioni a conclusione dell'incontro, il sindaco avrebbe espresso apertura e disponibilità a formalizzare impegni concreti per gli ultimi due punti, mentre in merito al periodo di decorrenza e alla determinazione del “quantum”, la posizione dell’amministrazione sarebbe ferma. In attesa dei passi formali, le associazioni stanno valutando l’opportunità di impugnare le delibere comunali in supporto alle imprese alberghiere.

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