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Dalla Saccisica, con orgoglio: la storia di quattro giovani alla conquista del mondo tecnologico

La start-up Airlapp, nata dall'idea di quattro ragazzi del Piovese, dopo aver vinto il premio “Smau Innovazione 2018” approda a Milano con la sua realtà virtuale

C'erano una volta quattro giovani menti del Piovese, che decisero di fondare una start-up a dir poco innovativa. Un giorno iniziarono ad attirare l'attenzione di alcune tra le più importanti aziende e multinazionali del settore industriale e sanitario. E il resto è storia. O meglio, loro sono pronti a farla: il 31enne Alberto Lunardi, il 30enne Fabio Cesarato, il 29enne Antonio Longhin e il 27enne Alberto Fasolato sono pronti ad andare alla conquista del mondo tecnologico.

Il premio

Come? Con la loro Airlapp, software house che sviluppa app con le più innovative tecnologie, ritagliate sulle esigenze dei loro clienti. E a due anni dalla fondazione della start-up (e grazie ad un numero sempre crescente di prodotti creati ad hoc per aziende multinazionali che mettono al primo posto l’innovazione), Airlapp non solo sarà presente a SMAU Milano dal 23 al 25 ottobre ma riceverà il premio innovazione SMAU 2018 grazie alla soluzione ideata per il Gruppo Bedeschi.

Premio Smau 2018 Bedeschi-2

Regiverse

Un successo tutto padovano, dato che il quartier generale del Gruppo Bedeschi (che opera dal 1908 come azienda di ingegneria e produzione di impianti meccanici e che impiega oltre 300 dipendenti con un fatturato annuo di 160 milioni di euro) è a Limena. E per ottenerlo, i quattro “geni” della Saccisica hanno inventato Regiverse, già ribattezzato “il sistema che ha reso possibile l’impossibile”: una piattaforma di realtà virtuale progettata e brevettata da Airlapp. Regiverse che permette di camminare all’interno di ambienti virtuali tridimensionali utilizzando un semplice smartphone. La discussa tecnologia della realtà virtuale diviene semplice e portabile: mettendo in comunicazione un’App, un sistema in Cloud e una Web-app, è possibile fornire un prodotto unico e utilizzabile da aziende e professionisti, come architetti, geometri, arredatori e interior designer. Come spiega Fabio Cesarato, cofondatore di Airlapp, «Regiverse è la prima concreta risposta ad un problema a cui nessuno ha ancora dato soluzione. Regiverse è stata creata per essere una piattaforma di realtà virtuale alla portata di tutti. Quasi tutte le soluzioni professionali che propongono la VR richiedono visori costosi, computer ultra-performanti e licenze. Con Regiverse bastano uno smartphone e un economico visore Cardboard. I clienti dei professionisti hanno apprezzato fortemente la possibilità di 'vivere' gli spazi della loro futura casa prima che questa venga realizzata. Inoltre, le potenzialità della piattaforma hanno permesso a grandi realtà aziendali di servirsene per presentare i propri prodotti, soprattutto nelle fiere di tutto il mondo».

Il caso Bedeschi

E grazie all’utilizzo di Regiverse, la multinazionale Bedeschi ha rinnovato il modo di proporre e di far conoscere i propri prodotti ai potenziali clienti e di esporli in occasione dei grandi eventi fieristici internazionali. Un tempo, infatti, era impossibile far comprendere in maniera semplice ed efficace le peculiarità delle strutture Bedeschi, ma oggi è possibile grazie ad una esperienza unica e completamente immersiva, utilizzando lo smartphone che qualsiasi persona ha in tasca. L’obiettivo iniziale era esporre uno shiploader (caricatore/scaricatore di navi) di 70 metri e con un braccio di 38 metri nelle principali fiere di settore e un impianto crusher (frantumazione, selezione e lavaggio di materiali inerti da cava e da miniera) in funzione, nelle fiere di settore più importanti al mondo. Oggi Regiverse è lo strumento che viene utilizzato per la presentazione delle mega strutture Bedeschi ai potenziali clienti: farli muovere al loro interno, con il loro smartphone e un visore, in qualsiasi parte del mondo, ha un enorme valore aggiunto.

L'inizio del futuro

Alberto Fasolato, cofondatore di Airlapp, parla con entusiasmo delle prospettive future: «Il termine start-up è quasi sempre collegato al termine incubatore. Siamo fieri dei risultati raggiunti anche perché li abbiamo ottenuti in autonomia e senza il sostegno di incubatori o acceleratori d’impresa. Le prospettive per il futuro sono rivolte all'applicazione della realtà aumentata nei processi industriali. Il prossimo passo sarà un progetto che prevederà la collaborazione con un'azienda leader mondiale della meccatronica. L’obiettivo sarà la realizzazione di un software che permetterà all’azienda di abbattere i costi di maintenance e allo stesso tempo aumentare l’efficienza degli interventi».

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