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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Temporary manager: una risorsa per le aziende nei momenti di crisi e di cambiamento

Case history: raddoppiato il fatturato in una media azienda

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

In quattro anni ha raddoppiato il volume di affari. Grazie ad un imprenditore lungimirante, ma anche e soprattutto alla scelta di affidarsi ad un Temporary Manager per la riorganizzazione dei processi. E' una piccola favola del Nordest, protagonista un'azienda in provincia di Padova, che progetta, produce e installa impianti, tra le prime tre aziende del suo settore nel panorama mondiale. Per raggiungere gli obiettivi si sarebbe reso necessario rivedere completamente la struttura dell'azienda: l'intervento del 'temporary manager', un manager esterno che per quattro anni ha lavorato prima come direttore operativo, quindi come direttore generale, ha permesso di riorganizzare struttura e processi, mettendoli poi in grado di continuare da soli.

Il Temporary Manager è una figura nuova in Italia, dove si affaccia solo negli anni Novanta, ma ampiamente utilizzata nei Paesi anglosassoni. E' un professionista di alto livello, con esperienza e preparazione specifica che gli permettono di intervenire in una realtà quando questa si trova a dover fronteggiare dei cambiamenti, in positivo come in negativo. Lavora per affrontare le crisi, ma anche per creare nuovi assetti in vista di ampliamenti, aperture di nuovi mercati o i passaggi generazionali. Proviene da ambienti di cultura manageriale superiori, possiede un network di esperienze maturato grazie al lavoro in diverse aziende, ha una visione esterna, dall'alto, e non si mette in competizione con le risorse interne. Vantaggi per l'azienda? Costi certi, tempi certi e obiettivi chiari e condivisi. Nulla a che vedere con i famigerati e temuti 'tagliatori di teste' che venivano chiamati per chiudere le aziende o ridimensionare il personale. Il Temporary Manager ha infatti come suo scopo principale quello di valorizzare il tessuto aziendale, in tutti i suoi preziosi tasselli, e di rilanciare i processi ponendo le basi per la crescita. Il tutto in pochissimo tempo, dal momento che i tipici contratti vanno dai 6 mesi ad una massimo di 3-4 anni.

Protagonista della nostra storia è Alessandro Lotto (www.alessandrolotto.com), che a soli 40 anni è stato tra i più giovani TM a raggiungere la funzione di Direttore Generale di una media azienda in Italia. Ha alle sue spalle una laurea in Ingegneria a Padova, 10 anni di esperienza in ruoli manageriali, diverse pubblicazioni e Master in Italia e all'estero. Ma non gli basta. «L'approccio analitico di questi studi, un tempo tipici e sufficienti per un manager, non garantisce più una adeguata velocità di reazione ai cambiamenti imposti dalle sempre mutevoli condizioni economiche, sociali e politiche e neppure quella creatività che deve accompagnare un percorso di innovazione - puntualizza Lotto - Ecco quindi che l'approccio che utilizzo per guidare il cambiamento in azienda è un incrocio di strumenti gestionali classici con strumenti visuali e narrativi, una ricetta che rende più facile la condivisione della 'vision' a tutti i livelli organizzativi».

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