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Economia

Truffa dei carburanti: sequestri e denunce

Oltre 300 le prove di erogazione e 40 le verifiche sui self service da parte della Guardia di Finanza contro gli erogatori starati che immettono meno carburante di quanto denunciato. Una decina i distributori sequestrati. Contrasto anche al riempimento abusivo di bombole per uso domestico di gpl

Quindici denunce, il sequestro di dieci impianti di benzina privati, cinque depositi di lubrificanti e 250mila litri di prodotto: è il risultato di un controllo della Guardia di finanza di Padova avviato per contrastare le truffe con erogatori starati che immettono meno di un litro di carburante nei serbatoi con prezzi esposti diversi da quelli praticati alla colonnina.

I militari, al comando del colonnello Ivano Maccani, hanno effettuato oltre 300 prove di erogazione e 40 verifiche sulle apparecchiature self service. I controlli, ha spiegato Maccani, sono stati estesi anche al contrasto al riempimento abusivo di bombole per uso domestico di gpl presso i distributori stradali.
 
"Una pratica scellerata, oltre che illegale, punita - ha ricordato - con la sanzione di 5 mila euro e la sospensione della licenza d'esercizio per il gestore: può provocare gravissimi danni alle cose e alle persone, con l'esplosione dei recipienti".
 
Sono stati una decina invece i distributori privati sequestrati - con complessivi 50 mila litri di gasolio - scoperti all'interno di luoghi di lavoro in prossimità di materiali altamente infiammabili e a ridosso di abitazioni. Scattato il sequestro degli impianti, i titolari sono stati denunciati per violazione delle norme al testo unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzionati per 60mila euro. Cinque depositi di olio lubrificante sono stati trovati inoltre privi dei requisiti di sicurezza e gestiti da rivenditori di ricambi per auto: in questo caso sono stati sequestrati 175.000 litri di lubrificante.

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