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Economia

Altroconsumo a fianco di UberPop "È un'altra cosa rispetto ai taxi"

L'associazione dei consumatori dopo la sentenza del Tar di Milano che ha bloccato il servizio in tutta Italia, Padova compresa, per concorrenza sleale: "Va regolamentata, serve nuova legislazione, ma no impedimenti"

Il Tar di Milano, il 26 maggio scorso, aveva disposto il blocco di UberPop su tutto il territorio nazionale - Padova compresa dove è attivo da fine 2014 - con inibizione della prestazione del servizio, per concorrenza sleale, rispetto a quello tradizionale dei taxi. Per Altroconsumo, che si schiera a fianco di UberPop, i nuovi servizi devono poter trovare "nuove strade, non muri".

NON È COME I TAXI. "L’ordinanza è contraria agli interessi dei consumatori poiché interpreta in maniera stringente, conservativa e protezionistica la norma attualmente in vigore, obsoleta in relazione al servizio di trasporto privato offerto da UberPop - commenta il presidente di Altroconsumo Paolo Martinello - È evidente che il servizio non possa essere considerato un normale taxi, l'offerta è diversa, non direttamente sovrapponibile a quella esistente: di fatto, a prezzi competitivi, UberPop raccoglie bacini di utenza differenti e dunque impedirne l'esercizio è contrario agli interessi dei consumatori, nonché allo sviluppo efficiente e innovativo del mercato.

NUOVE NORME. "La rapidità con cui si è imposto questo nuovo scenario di mobilità nelle grandi città è legata a un vuoto normativo, che va colmato - aggiunge Martinello - Bisogna bilanciare l’innovazione con nuove regole. Ma anche cambiare mentalità nell’offerta dei servizi, perché la tecnologia non può vincere da sola la battaglia contro la miopia del monopolio. La concorrenza di UberPop va regolamentata e l'azienda dovrebbe alzare molto il livello di controllo sul servizio. Ma serve una nuova legislazione perché ad oggi c'è il rischio che i giudici prendano decisioni di questo tipo sulla base della regolamentazione che esiste al momento".

COS'È UBERPOP. È l'ultima frontiera di Uber, la società californiana che grazie a un’app da scaricare sullo smartphone sta tentando di rivoluzionare il sistema del trasporto privato in duecento città nel mondo. Ha lanciato anche da noi la versione low cost dell’auto con autista: permette a qualunque proprietario di una macchina di trasformarsi in un taxi, anche solo per un giorno. Con UperPop, infatti, non serve la licenza, non ci sono vincoli di orario e le tariffe non sono sottoposte ai regolamenti comunali. Grazie all’app, l’autista si dichiara disponibile su piazza, mentre i clienti che hanno bisogno di spostarsi usano lo smartphone per mettersi in contatto con l’auto più vicina.

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