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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Due Carrare

Valvitalia chiude lo stabilimento di Due Carrare: rischiano il lavoro ottantacinque persone

«Le motivazioni - spiegano dalla Fiom - portate al tavolo da parte dell’Azienda sono puramente in ottica di riduzione dei costi centralizzando anche le produzioni dello stabilimento padovano»

In data 08 Febbraio si è tenuto un incontro tra la Direzione Aziendale assistite da Assolombarda e la RSU di stabilimento e OO.SS. Territoriali. Nel corso dell’incontro è stata comunicata l’intenzione da parte della Direzione di avviare una procedura di trasferimento collettivo di tutto il personale (ad oggi 85 tra operai, impiegati e dirigenti) dello stabilimento di Due Carrare(PD), presso lo stabilimento di Rivanazzano(PV) a partire dal 01 Aprile 2022.

Crisi

«Le motivazioni - spiegano dalla Fiom - portate al tavolo da parte dell’Azienda sono puramente in ottica di riduzione dei costi centralizzando anche le produzioni dello stabilimento padovano. La RSU ed OO.SS. hanno chiesto alla Direzione di mettere in campo delle soluzioni alternative a quella che di fatto è la chiusura dello stabilimento, e che a differenza di quanto finora proposto si fondino invece sulla riqualificazione ed il rilancio dello stabilimento di Due Carrare e diano una prospettiva temporale più ampia».

Valvitalia

Il gruppo Valvitalia, nel quale sono presenti ancora quote societarie di CdP, sta attraversando negli ultimi anni perdite di fatturato e marginalità, e da poco ha presentato ed ottenuti finanziamenti per sostenere il Piano Industriale presentato nel 2020. Ad oggi, l’unica prospettiva del Piano Industriale che viene esplicitata è razionalizzare i costi chiudendo lo stabilimento di Due Carrare.

Alternative

«Durante l’Assemblea - raccontano i delegati Fiom - tenuta successivamente all’incontro i lavoratori hanno già espresso tutto il loro sconcerto ed indignazione rispetto alle prospettive che l’Azienda ha comunicato. In particolar modo dovute dal fatto che esistono commesse per le quali nel sito sono presenti certificazioni e professionalità per poter essere portate avanti e per la mancanza, ad oggi, di una alternativa tangibile per rendere il sito produttivo più performante, anche con prodotti nuovi per i quali il mercato del settore potrebbe dare sviluppo».

Assemblea

«La RSU e le OO.SS. -  fanno sapere dalla Fiom - stigmatizzano quanto sta succedendo in queste ore dove, qualche responsabile sta tenendo colloqui o “comizi” invitando i lavoratori a limitarsi a chiedere solo “indennizzi” economici. Queste fughe in avanti di figure che rappresentano l’Azienda nello stabilimento, di sicuro non facilitano una situazione già di per se grave. Lunedì 14 si terrà un’assemblea sindacale che sarà utile per fare il punto con i lavoratori anche in vista del prossimo incontro del 21 Febbraio».

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