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Economia

Coldiretti: dopo la vendemmia più calda, ecco il vino autunnale che viene dal freddo

Dura dieci giorni la raccolta del Friularo nella Bassa Padovana e del Raboso nel resto della regione, vino rosso apprezzato anche all'estero e di ottima qualità

Dopo l’estate più calda dal 1800 con temperature di ben 1,74 gradi superiori alla media storica il Veneto ha abbracciato l’autunno con l’ultima vendemmia in programma: è quella del Friularo nella bassa padovana. Il Raboso Piave e quello Veronese, afferma Coldiretti, aspettano i primi freddi per maturare e i vitivicoltori tra Padova fino a Rovigo hanno cominciato oggi a raccogliere l’uva che darà quel rosso particolare molto apprezzato nei Paesi dell’Est, in Svizzera e in America Latina. 

Periodo freddo

Questa varietà che prende il nome proprio dal periodo freddo con cui si procede alle fasi classiche prima della produzione di vino barricato, ricorda Coldiretti, è la protagonista principale del “Progetto Ambasciatore” intrapreso dalla Cantina di Conselve che vede coinvolti 32 aziende con circa 25 ettari per una produzione prevista di circa 2.800 quintali di chicchi vocati esclusivamente al “Friularo Docg”. Nella vicina Bagnoli con il titolo di Dominio si coltivano 9 ettari e si ottengono circa 1000 quintali. Un realtà particolare, sottolinea Coldiretti, un vanto per la provincia tutta che dopo i Colli Euganei può valorizzare anche questa varietà pregiata, tramandata da generazioni e ancora perpetuata dai giovani agricoltori. "Il caldo delle ultime settimane di settembre, - spiega Nicola Zaggia, viticoltore conselvano- ha consentito un'ottima maturazione delle uve, ora l'escursione termica di questi giorni garantisce una vendemmia di qualità".

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