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Natale 2014, Padova spende: bene i centri storici e "boom" mercatini

Dati stabili nei fine settimana dell'Immacolata e del 13-14, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo l'analisi di Confesercenti, "tengono alimentari, profumeria e giocattoli, ma crollano le ceste"

Nonostante il periodo di crisi, i padovani sembrano non rinunciare alla tradizione dei regali natalizi. I dati delle vendite nella provincia rilevati nel week end dell’Immacolata ed in quello di metà dicembre (13-14) manifestano una tendenza alla stabilità rispetto al 2013.

BENE IL CENTRO STORICO. "In questi primi week end, tra le strutture distributive, vincono mercatini, centri storici e centri commerciali - dichiara Nicola Rossi, presidente di Confesercenti -  se per il fine settimana dell’Immacolata abbiamo visto il centro storico di Padova super intasato di visitatori, seguìto da una flessione delle presenze nella giornata di sabato 13, domenica 14 è ritornato il pienone". Le vie commerciali assaltate sono state via Roma, via San Fermo, le laterali il sistema piazze, nonché le aree occupate dalla tradizionale fiera di Natale. Bene pure nei centri storici di Este, Piove, Cittadella, Abano, Monselice e Montagnana. Non buono il dato, invece, nei centri urbani dei comuni più piccoli.

I DATI. In quasi tutti i centri urbani maggiori, grandi presenze nei mercatini. Per quanto riguarda le merceologie, tengono gli alimentari, l’oggettistica (a costi contenuti), cosmetici e profumeria. In leggera flessione capi di abbigliamento e oggetti preziosi. Cala anche (per il primo anno) l'acquisto di prodotti informatici, di comunicazione e tecnologici. Un discorso a parte, invece, va fatto per i giocattoli: il dato delle vendite è stabile rispetto al 2013 ma ci si aspetta una buona crescita nella prossima settimana. In forte calo la vendita di ceste natalizie di alimentari che venivano acquistate dalle aziende per gli auguri a dipendenti e collaboratori. In alcuni casi le aziende hanno scelto di acquistare dei buoni regalo convenzionati (spendibili in più negozi aderenti alle iniziative).

ALIMENTARI. Si preannuncia un Natale in casa, con la famiglia, tra parenti e con gli amici. Gli acquisti di alimentari spingono in questa direzione: secondo i dati di quest’ultimo fine settimana nei negozi di alimentari (sia in quelli specializzati che nei supermercati), l’andamento delle vendite ha seguito se non migliorato il dato 2013. Nei negozi si segnala una leggera contrazione nella vendita dei dolci tipici, accompagnata invece da una ripresa degli altri prodotti alimentari freschi (dai formaggi agli insaccati, e vini). Le macellerie indicano un buon andamento delle vendite di prodotti pronti per la cottura (involti e carni ripiene).

ABBIGLIAMENTO. Continua a segnare il passo l’abbigliamento anche se dati positivi arrivano dai prodotti medio-bassi. "La ormai vicina scadenza dei saldi - è il commento del presidente Rossi - spinge i consumatori ad aspettare per l’acquisto dei prodotti di abbigliamento. Tra l’altro - prosegue - la partenza dei saldi nel Veneto sarà lunedì 5 gennaio, una data ridicola se pensiamo che il 3 di gennaio è sabato, che, stante la legislazione attuale, sarebbe la giornata ideale per dare avvio ai saldi".

TREDICESIME. "Vale la pena ricordare - continua Rossi - che nel 2013 i due giorni precedenti il Natale avevano consentito un recupero notevole nelle vendite al dettaglio, cosa che ci aspettiamo anche quest’anno. Se escludiamo i titolari di pensioni Inps, la stragrande maggioranza delle aziende pagherà le tredicesime dopo il 20 di dicembre, per cui la ricaduta sulle vendite la vedremo proprio in quei giorni".

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