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Attribuita a Veneto agricoltura l'attività dei forestali: il passaggio dei lavoratori a gennaio

E’ stato raggiunto un accordo per il trasferimento dell’attività di sistemazione idraulico-forestali a Veneto Agricoltura, con il contestuale passaggio dal 1 gennaio 2018 dei lavoratori forestali addetti alla realizzazione degli interventi correlati

E’ stato raggiunto un accordo per il trasferimento dell’attività di sistemazione idraulico-forestali a Veneto Agricoltura, con il contestuale passaggio dal 1 gennaio 2018 dei lavoratori forestali addetti alla realizzazione degli interventi correlati. Lo annuncia il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin, sottolineando che l’intesa è stata raggiunta dopo un intenso lavoro in sede tecnica, a cui è seguito un costruttivo confronto con le organizzazioni sindacali con cui è stato firmato ieri l’accordo che mette in sicurezza 567 lavoratori, i finanziamenti e l’attività gestionale. Sarà ora la giunta regionale ad esprimersi.

L'ATTIVITA'

Nel Veneto i circa 600 forestali si occupano delle attività per la sistemazione idrogeologica, la conservazione del suolo e la difesa delle coste nonché la conservazione e la manutenzione delle opere esistenti. Questi lavoratori intervengono anche nella lotta agli incendi boschivi e nelle emergenze di protezione civile. Da molto tempo si chiedeva una riorganizzazione del settore per le molte criticità di gestione, anche finanziaria. Questi addetti erano sparsi in diverse strutture ed enti (Regione, Veneto Agricoltura, Ente Parco Colli Euganei) con contratti di tipo privatistico a tempo indeterminato e determinato, e con applicazioni contrattuali in alcuni casi diverse. In passato c’era sempre il problema della tempestività dei pagamenti degli stipendi nel primo periodo di ogni anno in conseguenza dei ritardi dell’approvazione del bilancio regionale e, comunque, in conseguenza delle nuove regole di bilancio.

LA RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE

Tenuto conto di queste criticità, la Giunta ha dato incarico alle strutture di sviluppare un progetto di riorganizzazione del settore, con la concentrazione delle risorse finanziarie e umane presso un unico Ente che presentasse idonea organizzazione, agilità contabile-finanziaria e capacità manageriale nell’attuazione degli interventi, pur mantenendo le medesime modalità di esecuzione dei lavori. Tale Ente è stato individuato in Veneto Agricoltura, che già svolge una parte di questi interventi. E’ stato elaborato un articolo del collegato alla Legge finanziaria regionale in approvazione da parte del Consiglio regionale che attribuisce a Veneto Agricoltura 21 milioni di euro per tre anni per garantire l’esecuzione delle attività e l’occupazione di tutti i lavoratori a tempo indeterminato e di tutti i lavoratori a tempo determinato con un minimo di 165 giornate contributive annue in un unico contratto di lavoro. Parallelamente è stato avviato un tavolo di lavoro coordinato dal Segretario Generale, con i Direttori delle Aree e delle Direzioni regionali coinvolte, i rappresentanti dell’Ente Parco Colli Euganei, il Direttore e i dirigenti di Veneto Agricoltura. Da questo lavoro è scaturito l’accordo. Su cui dovrà ora esprimersi la giunta per dare il via libera ad una convenzione tra l’Amministrazione Regionale, l’Ente Parco Colli Euganei e Veneto Agricoltura per regolamentare il passaggio.

L'ACCORDO

L’accordo prevede in particolare:

1. Dal 1° gennaio 2018 tutto il personale forestale in forza presso le Direzioni regionali e presso l’Ente Parco Colli Euganei viene trasferito all’Ente strumentale della Regione Veneto Agricoltura senza soluzione di continuità. A tutti gli addetti trasferiti sarà garantita l’applicazione contrattuale degli accordi vigenti e ogni trattamento economico ed istituto contrattuale maturato al 31 dicembre 2017, compresa l’anzianità di servizio. Viene loro garantito anche l’aumento dell’indennità di mensa o buono pasto a 7 euro.

2. Dal 1° gennaio 2018 quindi la Regione del Veneto si avvarrà di Veneto Agricoltura per l’esecuzione degli interventi programmati di sistemazioni idraulico-forestale, oltre che per le attività di Protezione Civile e Antincendio boschivo in tutto il Veneto.

3. Il personale a tempo determinato verrà assunto da Veneto Agricoltura omogeneamente in ciascun territorio con un unico contratto di lavoro e con la garanzia di almeno 165 giornate contributive.

4. Circa 15 operai a tempo determinato passano a tempo indeterminato.

5. A circa 60 figure professionali verrà riconosciuta la qualifica di impiegato forestale secondo quanto previsto dalla classificazione del Contratto di lavoro vigente (art. 35).

6. Per tutto il personale trasferito le attuali zone di lavoro resteranno le medesime, così come per il personale impiegato le cui sedi di lavoro resteranno le abituali sedi polifunzionali o uffici periferici.

“Un ringraziamento va fatto a tutti i partecipanti al gruppo di lavoro – commenta Forcolin - all’ing. Alberto Negro, direttore di Veneto Agricoltura, e agli assessori competenti (Gianpaolo Bottacin Giuseppe Pan, Cristiano Corazzari), che hanno accettato di affrontare quest’ulteriore grande sfida. Un apprezzamento va anche al lavoro svolto dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL che hanno saputo cogliere positivamente la proposta della Giunta, condividendone le motivazioni. Garantire un contratto di lavoro a circa 600 lavoratori, le risorse finanziarie per le attività, lo sviluppo di professionalità di cui la Regione è orgogliosa è un grandissimo risultato, che contribuirà a portare serenità

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