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Economia Zona Industriale / Via Venezuela

La Zanardi diventa una cooperativa Alcuni lavoratori rilevano la società

Con 73 voti favorevoli su 103, il gruppo editoriale ha preso la sua decisione. Dopo la crisi dell'azienda, una riorganizzazione dell'assetto costitutivo della ditta. Ma i risultati si vedranno con il tempo

Dopo la lunga assemblea di lunedì, nella sede del gruppo editoriale Zanardi di via Venezuela a Padova, la maggioranza assoluta dei dipendenti della società ha scelto la costituzione in cooperativa: i sì sono stati 73 su 103 voti. Oltre ai lavoratori, presenti anche Devis Rizzo, responsabile del settore produzione e lavoro di Legacoop Veneto, che ha accompagnato tutto il percorso, da quando si è profilata l’ipotesi della costituzione in cooperativa, e Mario Grillo, ad del gruppo editoriale.

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AZIENDA IN CRISI. Quello della Zanardi è l'ennesimo caso di azienda padovana in crisi, che vede i propri dipendenti pronti a rilevarla diventando di fatto imprenditori di se stessi. Mission primaria sarà iniziare una serie di trattative con i consulenti dell’azienda per stabilire quanto prima tempi e modalità per rilevare strumenti e macchinari, sulla base di un’analisi preventiva del fabbisogno della cooperativa. Trattative che porteranno alla stipula di un contratto di affitto o acquisto.

UN PERCORSO NON SCONTATO. Comincia così un percorso dall’esito non certo scontato e i cui primi risultati potranno essere misurati solo nel medio termine, dunque intorno alla fine del 2015: "Come Legacoop Veneto abbiamo valutato positivamente la fattibilità economica del progetto per cui siamo fiduciosi - spiega Devis Rizzo - ora si tratta di approfondirne i dettagli e reperire i fondi necessari all’avvio della produzione".

I LAVORATORI. Durante l’ultimo mese Legacoop Veneto ha organizzato per i lavoratori alcuni momenti di formazione per chiarire agli interessati gli aspetti normativi, oltre che il significato di workers buy out e forma cooperativistica di impresa, delineandone prospettive, rischi e opportunità per aiutare il percorso di scelta. "La manifestazione di volontà espressa ieri dai lavoratori è stata molto chiara - conclude Rizzo - l’obiettivo è che la cooperativa rimanga attiva nello stesso settore, dunque quello editoriale, specializzandosi però nella realizzazione di volumi di pregio, per assicurare ai progetti d’impresa maggiori margini di guadagno. È evidente che l’attività richiederà alcuni mesi di work in progress, e che molto dipenderà da come si svilupperanno nel tempo volumi e redditività, ma la prospettiva, compatibilmente con le esigenze aziendali, è senz’altro quella di coinvolgere nella cooperativa il più alto numero possibile di lavoratori".

LA REGIONE. L’assessore regionale all’Economia e allo Sviluppo Maria Luisa Coppola sottolinea come il lavoro svolto sul caso Zanardi sia parte di un progetto più complessivo della Regione e di Unioncamere del Veneto, che mira proprio a promuovere e a incentivare per le aziende in crisi operazioni di workers buy out quali alternative al ricorso tradizionale agli ammortizzatori sociali: "La regione Veneto è pronta a fare la sua parte anche investendo del caso la propria finanziaria Veneto Sviluppo, che ha tutti gli strumenti per intervenire in operazioni di questo tipo".

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