40esimo anniversario dell'apertura del Teatro dei Filodrammatici di Este
Domenica 28 gennaio 2018, ore 21.15 - Iniziativa del Comune di Este e della Compagnia Teatro Veneto “Città di Este”, in collaborazione con ARTEVEN-Regione del Veneto, per il 40° anniversario dell'apertura del Teatro dei Filodrammatici di Este, 1978-2018
DETTAGLI
Eleonora Fuser, attrice di fama del teatro veneto professionale, renderà omaggio al luogo e al suo importante anniversario con un racconto sulla tradizione delle maschere veneziane dal titolo: “Pantalone impazzito, ovvero fuga da Venezia”.
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Seguirà un ricordo del critico e giornalista Gian Antonio Cibotto (1925-2017), cittadino onorario di Este, da parte del direttore del circuito teatrale Arteven Pierluca Donin.
Il Sindaco Gallana: "Sono particolarmente orgogliosa che il 40esimo anniversario del Filodrammatici di Este sia dedicato a Gian Antonio Cibotto che tanto ha fatto per il teatro della nostra città. Ci onora la presenza del direttore di Arteven Pierluca Donin che insieme a Giancarlo Marinelli, scrittore e regista nostro concittadino, è stato grande amico del cittadino onorario Cibotto. Orgogliosa della Compagnia teatrale Città di Este che porta avanti la tradizione del teatro veneto e alla quale va tutta la nostra stima. L'Amministrazione ringrazia attori, registi, autori, assistenti, tecnici, amici e tutti coloro che in questi 40 anni hanno contribuito, non solo a portare il nome di Este nei teatri di tutto il Triveneto, ma anche a fare del Filodrammatici il punto di riferimento del teatro per Este e il territorio".
Alla manifestazione si accede con invito, scaricabile collegandosi ai siti www.comune.este.pd.it e www.teatrovenetoeste.it e confermando la partecipazione.
L'evento di domenica 28 sera seguirà gli appuntamenti che la Compagnia “Città di Este” propone sabato 27 sera e domenica 28 pomeriggio, con la riproposta del fortunato (e appropriato) allestimento “I ciassetti del Carneval”, ossia “Chi la fa l'aspetta”, di Carlo Goldoni per la regia di Stefano Baccini.
28 gennaio 1978: la rappresentazione degli atti unici “L'imbriago de sesto” e “La scorzeta de limon” di Gino Rocca, da parte della Compagnia Teatro Veneto “Città di Este” per la regia di Pino Zamana, inaugura il Teatro dei Filodrammatici.
LA STORIA
L'edificio, ristrutturato con passione e sacrificio dal gruppo, è l'ex oratorio dello Spirito Santo (1692), prospiciente il Convento di S. Francesco. Ridotto ad usi profani dal 1771, fu successivamente “tana della canapa”, macello, Istituto Musicale “Giuseppe Farinelli” (è per questo che il vicolo che raggiunge l'edificio, già Via del Macello, dal dopoguerra si chiama Calle della Musica), quindi, palestra, deposito, garage...
La Compagnia “Città di Este”, cui il Comune aveva affidato dai primi anni '70 la sede sociale nell'ex studio dello scultore Vascon, contiguo all'ex chiesa, propose ed ottenne dall'ente un comodato per trasformare lo spazio in un teatro per la città: com'è avvenuto, perché il Filodrammatici rappresenta da quarant'anni un punto di riferimento obbligato nella proposta di teatro, per Este e il suo hinterland.
Dal 1978 la “Città di Este” gestisce la sala con annuali stagioni di prosa, offrendo una vetrina pressoché completa dell'attività amatoriale del Triveneto, e talvolta professionale, con un repertorio amplissimo, che privilegia soprattutto il teatro veneto, e da qualche anno il Teatro Ragazzi: in sintesi, centinaia e centinaia di manifestazioni, con la partecipazione di migliaia di spettatori, cittadini ed ospiti.
Parallelamente all'attività di spettacolo, il teatro di Calle della Musica ospita altre iniziative artistiche e socio-culturali: dai numerosi concerti, alle conferenze, alle presentazioni e proiezioni, ai saggi scolastici.