“Asma, rinite allergica, Covid-19 e continuità terapeutica", confronto e dialogo con gli specialisti in diretta Facebook
Oltre 487mila la stima dei cittadini veneti con asma e circa 82mila i bambini e gli adolescenti della regione che soffrono di asma bronchiale che si sovrappone al Covid-19*. La pandemia non si arresta e obbliga a stare maggiormente a casa adulti e bambini che soffrono di allergie che devono essere curate. Con la primavera è fondamentale gestire l’asma e anche la rinite allergica con la massima attenzione, ricordando che le cause che favoriscono le patologie respiratorie allergiche sono fuori ma anche dentro casa.
I temi trattati durante l'evento
Riconoscere i sintomi della propria patologia allergica, non interrompere mai le terapie prescritte dal medico, anche per via inalatoria, prestare maggiore attenzione all’inquinamento indoor ancora più insidioso in primavera, ma anche all’inquinamento outdoor (ricordarsi che anche i bambini non sono immuni dalla pandemia: dai 6 anni in su devono usare sempre la mascherina che protegge da allergeni e dal Covid-19), ricorrere alla telemedicina per relazionarsi con il medico in tempi di pandemia, sono i temi protagonisti dell’evento digitale “Asma, Rinite Allergica, Covid-19 e continuità terapeutica: cosa succede se si interrompe la cura e perchè non bisogna sospenderla! ” che si terrà il prossimo 13 aprile in diretta dalle ore 12 sulla pagina facebook di “Un Respiro di Salute” https://www.facebook.com/unrespirodisalute.
Dettagli
L’iniziativa è promossa da Federasma e Allergie Onlus e si inserisce all’interno del progetto “Un Respiro di Salute” campagna educazionale realizzata con il patrocinio di IAR (Accademia Italiana di Rinologia), SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) e SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) resa possibile grazie al contributo non condizionato di Chiesi Italia, la filiale italiana del Gruppo Chiesi, che quest’anno si arricchisce della partnership con Osservatorio Influenza ed il suo direttore scientifico Prof. Fabrizio Pregliasco, per dare informazioni puntuali dalla voce di un virologo.
Il Covid-19 non si arresta e la regione Veneto è una tra le regioni più colpite dal virus.
Perché è così importante non sospendere le cure prescritte per la terapia delle patologie allergiche come l’asma?
«L’asma colpisce circa il 10% dei bambini e adolescenti in Veneto, ed è una patologia che si sovrappone al Covid-19 e non deve essere trascurata in tutti i pazienti, specialmente nei bambini. L’asma, infatti, è la patologia cronica più frequente in età pediatrica e troppi sono ancora i piccoli pazienti non ben controllati (5%) e che soffrono di asma grave (2%) – dichiara il Prof. Giorgio Piacentini, Professore Ordinario di Pediatria, Università di Verona, Direttore UOC di Pediatria, AOUI di Verona- Past President SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) - Durante la pandemia è la primavera che mette a maggior rischio di riacutizzazioni i pazienti allergici, anche se si resta di più in casa. Le persone allergiche sono comunque esposte ai pollini: basta, infatti, aprire semplicemente le finestre di casa per cambiare l’aria e i pollini entrano nell’ambiente domestico. Il must cui invitiamo tutti i cittadini e le mamme con bambini con asma è non interrompere mai la terapia, anche per via inalatoria. Due sono gli importanti motivi alla base di questo invito: in primis sospendere il piano terapeutico può portare a un peggioramento potenzialmente pericoloso dell’asma e al rischio di ricorso al pronto soccorso, secondariamente il buon controllo dell’asma e il buon livello di funzionalità respiratoria garantito da una terapia regolare, potrebbe dare, in caso di infezione virale, un maggior margine di resistenza verso il virus».
La pandemia ha portato spesso a un mancato controllo della patologia asmatica per timore di recarsi all’ospedale e negli ambulatori di riferimento a causa del virus.
Che ruolo ha la telemedicina in Veneto? È una modalità attraverso la quale i pazienti possono relazionarsi con il medico con una rapidità di contatto e vicinanza così necessaria in una condizione di emergenza pandemica come quella attuale?
«Per qualsiasi dubbio o necessità in Veneto la telemedicina corre in aiuto delle famiglie per essere al fianco del paziente e offrire un servizio rigoroso ed etico, attraverso una rapidità di contatto e vicinanza così importante in questo momento di emergenza sanitaria. La nostra regione in tale senso è all’avanguardia e permette di restare in rapporto con il medico in sicurezza nel rispetto della privacy e di rigorosi protocolli sanitari. Si può accedere a tale servizio richiedendolo in ospedale, come ad esempio il reparto di Pediatria dell'Ospedale Civile Maggiore Borgo Trento di Verona. Oggi l’evoluzione tecnologica permette, in casi selezionati, di restare in contatto da remoto con il medico curante. – sottolinea il Prof. Giorgio Piacentini, Professore Ordinario di Pediatria, Università di Verona, Direttore UOC di Pediatria, AOUI di Verona- Past President SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) - È comunque importante che le mamme sappiano di poter continuare a relazionarsi, restando in contatto diretto, con il loro pediatra, il medico curante e con la struttura ospedaliera in sicurezza, ricorrendovi per qualsiasi dubbio, chiarimento, manifestazione della sintomatologia evitando di intraprendere iniziative fai da te o di interrompere la cura prescritta senza consultare il medico. Non bisogna smettere di ricordare che le terapie prescritte non devono essere mai sospese per tenere sotto controllo l’asma e proteggersi di più durante la pandemia».
Il Veneto è in zona arancione: la popolazione passa molto più tempo nell’ambiente domestico dove l’inquinamento indoor (muffe, acaro della polvere, peli di animali) è un agente irritante per chi soffre di allergia.
Come si gestisce una rinite allergica in tempi di Covid-19, quali azioni è importante intraprendere specialmente in primavera stando più tempo nell’ambiente domestico a causa della pandemia?
«Non bisogna dimenticare che la rinite allergica è l'affezione più comune a carico delle alte vie aeree ed è spesso associata all'asma allergica sia nei bambini che negli adulti ed è importante ricordare che le cause che favoriscono la rinite allergica, sono fuori, ma anche dentro casa. Quando si è all’aperto è fondamentale quindi indossare la mascherina, in modo corretto coprendo bene bocca e naso, per proteggersi non solo dal Covid-19 ma anche dal contatto con potenziali allergeni. Maggior attenzione, però, deve essere rivolta anche all’ambiente domestico: l’inquinamento indoor è un agente irritante per chi soffre di rinite allergica. La mamma di un bimbo allergico sa riconoscere i sintomi della malattia che sono per lo più nasali (lacrimazione, starnuti, prurito al naso e agli occhi, naso che cola, congestione delle mucose nasali), non deve allarmarsi e controllare la sintomatologia con il corretto trattamento prescritto dal medico. Durante la pandemia, quindi continuare la terapia è fondamentale. Un aiuto per la cura della rinite allergica arriva dalla terapia farmacologica per via inalatoria, che consente al principio attivo di depositarsi nelle vie respiratorie esercitando il proprio effetto curativo e può essere effettuata anche in tempi di pandemia, con tranquillità, rispettando le norme di igiene per il corretto utilizzo (igiene delle mani, corretta pulizia degli strumenti, l’uso personale del dispositivo). - precisa il Dr. Alberto Macchi, Dirigente Primo Livello-ASST Sette Laghi Varese Clinica di Otorinolaringoiatria, Università degli Studi dell’Insubria e Presidente IAR (Accademia Italiana di Rinologia) - Sono, inoltre, utili i lavaggi nasali con soluzioni fisiologiche, in particolare nel bambino piccolo che non è ancora capace di “soffiarsi il naso”. Il lavaggio nasale è un’importante misura di igiene e protezione: previene da un lato riducendo i sintomi, rimuovendo detriti, allergeni, allontanando i mediatori dell’infiammazione e migliorando il meccanismo di “pulizia” delle alte vie aeree; dall’altro, ha un’azione coadiuvante antinfiammatoria sull’allergia. Seguendo le norme di prevenzione a casa e fuori casa e soprattutto non interrompendo la terapia per via inalatoria prescritta dal medico, l’allergico può tenere sotto controllo la patologia. Se invece i sintomi vanno oltre a quelli tradizionali e la terapia prescritta non risulta efficace, è necessario rivolgersi al medico».
Durante la diretta Facebook sarà possibile porre domande agli specialisti ed avere risposte a tutti i dubbi che le famiglie in questo momento si trovano ad avere rispetto alle patologie respiratorie allergiche e al Covid-19.
«La campagna educazionale sull’aerosolterapia “Un Respiro di Salute” nata nel 2018 per rispondere alle richieste di chiarezza su come affrontare e gestire le patologie delle vie respiratorie, anche attraverso dispositivi per l’aerosolterapia, prosegue il suo impegno per rispondere in modo corretto e affidabile alla ricerca di informazione così frequente su internet e, nel contempo, proteggere mamme, genitori, cittadini che navigano in rete da falsi miti e informazioni imprecise - sottolinea Laura Mastrorillo, Presidente di FederAsma e Allergie Onlus. - Nell’era digital, delle mamme on line e dell’emergenza Covid-19 - Un Respiro di Salute” è diventato un punto di riferimento certificato per tutti coloro che navigano sui social. Questo evento con la diretta FB del 13 aprile, rappresenta un altro capitolo importante del nostro progetto che insieme al sito www.unrespirodisalute.it e la pagina FB @unrespirodisalute diventa uno strumento in più attraverso cui continuare ad educare e informare i cittadini affinché prendano consapevolezza dell’importanza della prevenzione anche indoor nelle patologie respiratorie, di come distinguere i sintomi non confondendoli con quelli del Covid-19 e di come l’aerosolterapia possa rappresentare un valido aiuto nella prevenzione e gestione delle patologie acute e croniche delle vie respiratorie: importante è rispettare le norme di igiene per il corretto utilizzo (igiene delle mani, corretta pulizia degli strumenti, uso personale del dispositivo)».
Come seguire l'incontro
Martedì 13 aprile alle ore 12
D iretta con gli esperti e la testimonianza di un paziente dedicata al tema
“Asma, Rinite Allergica, Covid-19 e continuità terapeutica”: cosa succede se si interrompe la cura e perchè non bisogna sospenderla”
Un momento di confronto e dialogo con gli specialisti che risponderanno a tutti i dubbi delle famiglie.
Stay tuned sulla pagina facebook di Un Respiro di Salute https://www.facebook.com/unrespirodisalute.
Evento facebook https://www.facebook.com/events/3865060446920226/
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*Stima del 10% sulla popolazione globale veneta e sulla popolazione da 0-18 anni in Veneto (fonte Istat https://dati.istat.it/#)
Sul sito www.unrespirodisalute.it e la pagina FB @unrespirodisalute proseguono gli aggiornamenti: appuntamenti, servizi, focus on, news, approfondimenti tematici con il contributo di Esperti, possibilità di porre domande e di ricevere risposte a dubbi e curiosità delle mamme e di coloro che navigano sul web.
Chiesi Italia
Chiesi Italia, la filiale italiana del Gruppo Chiesi, rivolge il suo impegno alle attività di informazione medico scientifica e commercializzazione dei prodotti Chiesi sul territorio italiano. L'organico comprende 571 persone, di queste 121 nella sede di Parma e 450 che rivolgono la propria attività agli attori del sistema sanitario nazionale.
Per maggiori informazioni, vi invitiamo a visitare il sito www.chiesi.it.
Il Gruppo Chiesi
Con sede a Parma, in Italia, Chiesi Farmaceutici è un gruppo internazionale orientato alla ricerca, con oltre 85 anni di esperienza nel settore farmaceutico, presente in 30 Paesi. Ricerca, sviluppa e commercializza farmaci innovativi nelle terapie respiratorie, nella medicina specialistica e nelle malattie rare. La Ricerca e Sviluppo del Gruppo ha sede a Parma e si integra con altri sei importanti centri di ricerca e sviluppo in Francia, Stati Uniti, Canada, Cina, Regno Unito e Svezia, per promuovere i propri programmi preclinici, clinici e regolatori. Il Gruppo impiega oltre 6000 persone. Nel 2019 Chiesi è diventata la più grande azienda farmaceutica certificata B Corp del mondo e come tale è legata ai più elevati standard di condotta aziendale responsabile verificata, per migliorare la qualità della vita umana in modo responsabile nei confronti della società e dell’ambiente. Come Società Benefit e azienda certificata B Corp, Chiesi è tenuta per legge a valutare l’impatto delle sue decisioni su dipendenti, clienti, fornitori, comunità e ambiente. Come Chiesi, il movimento globale delle B Corp vede il business come una forza di impatto positivo. L’azienda, inoltre, si è assunta l’impegno di raggiungere la neutralità carbonica, ovvero l’impatto zero sull’ambiente, entro la fine del 2035. Per ulteriori informazioni: www.chiesi.com.