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B-Day, sabato 29 settembre il Macro Botellon nazionale: Padova c'è

Appena 4 mesi dopo il maxi raduno "locale", Prato della Valle è stato nuovamente eletto dal tam tam di Facebook luogo di ritrovo per la declinazione nazionale dell'evento mutuato dalla Spagna: tutti in piazza per una festa autogestita, a partire dall'alcol portato da casa

Nemmeno il tempo che su Facebook cominciassero a "sbiadire" le foto dell'ultima edizione "locale" del Botellon, quella dello scorso 30 maggio, che il prossimo 29 settembre, ore 21, il popolo del noto social network si è già dato un nuovo appuntamento autogestito. Questa volta l'evento travalicherà virtualmente i confini padovani perchè, in concomitanza, saranno anche altre città della penisola a partecipare, ciascuna nella propria piazza, al "B-Day" primo "Macro botellon nazionale".

MUSICA, BALLO E ALCOL. A Padova, scontato dirlo, la scelta della location non poteva che ricadere nuovamente su Prato della Valle, capace di ospitare migliaia di persone. Non sono state poche le polemiche che hanno accompagnato 4 mesi fa il maxi raduno di musica, ballo e alcol - in programma a ridosso del sisma che ha sconvolto l'Emilia e toccato anche Padova - ma poi svoltosi senza troppi intoppi. C'è da contare che anche questa volta, qualche nemico ed ostacolo, il botellon padovano lo troverà. Ma gli organizzatori e i tanti adepti, lo hanno già dimostrato, non mancano di determinazione.

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LE ALTRE CITTÀ. "Dopo 5 anni dalla prima volta a Milano, è il turno di organizzare un Macro Botellon nazionale anche qui in Italia - scrivono gli organizzatori su Facebook - e per questo si sono riunite le varie sezioni per dar vita a qualcosa di epico e indimenticabile". Per il momento sono Milano, Bergamo, Cagliari, Genova, Pescara, Pistoia, Roma, Bari, Pisa e Torino le altre città che hanno già aderito e iniziato a promuovere l'evento, intanto a quota, in poche ore, a oltre 400 partecipanti. Ma di certo non tarderanno ad aggiungersi altri capoluoghi.
 
BOTELLON, LE ORIGINI. E' un fenomeno nato alla fine degli anni ‘80 in Andalusia, la regione meridionale della Spagna. Si tratta di un raduno di massa di giovani che si ritrovano in un luogo simbolo della propria città a bere birra e cocktail improvvisati fino alle prime luci dell'alba. Ogni partecipante ha il "compito" di attrezzarsi con bottiglie di vino o bevande, bicchieri, qualcosa da sgranocchiare, chitarra, djembèe, percussioni, strumenti e musica. In Spagna il culmine viene raggiunto il 17 Marzo del 2006 con un Macro Botellon celebrato contemporaneamente in 22 città spagnole.
 
L'ESPORTAZIONE IN ITALIA. L'idea di importare questa ormai collaudata tradizione spagnola sul suolo italiano viene ad uno studente di ritorno dall'Erasmus a Granada che, grazie alla collaborazione di alcuni giovani, fa da pioniere del botellon italiano. Nato come alternativa ai locali troppo costosi oltre che un modo per socializzare fuori dai soliti schemi, il botellon si è imposto come fenomeno sociale negli ultimi anni anche in Italia grazie alla velocità di diffusione del passaparola tramite email (al principio) e i social network poi.
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