Donne e università: presentazione del Bilancio di Genere dell'Università di Padova
L'università e le carriere delle donne: l'ateneo di Padova presenta il suo primo Bilancio di Genere e progetta il superamento delle disparità.
Parità di genere? Parliamone!
Poiché senza i dati la questione di genere non esiste - come ha provocatoriamente affermato una delle maggiori studiose europee del rapporto fra donne e istituzioni scientifiche - ecco alcuni numeri da osservare e su cui riflettere.
All’Università di Padova le studentesse superano abbondantemente il numero degli studenti, sono mediamente più brave, si laureano prima e sono il 51% di coloro che intraprendono un percorso di formazione dottorale.
Ma qualsiasi sia il livello di formazione universitaria, a un anno dal conseguimento del titolo hanno un retribuzione inferiore a quella degli uomini. Se intraprendono la carriera accademica, inizialmente sono circa il 40% del personale addetto alla ricerca ma, mano a mano che si procede verso posizioni di maggior rilievo, sono i colleghi maschi ad affermarsi e a diventare la grande maggioranza del personale docente: a Padova solo il 20% dei professori ordinari è donna (la media italiana è 22%).
Come mai le donne diminuiscono drasticamente nel passaggio dalla carriera universitaria a quella accademica? Perché non raggiungono posizioni apicali in percentuali simili agli uomini?
Queste e altre domande sono alla base del primo Bilancio di Genere dell’Università di Padova, un documento che, grazie a una raccolta massiccia di dati disaggregati per genere, fotografa lo stato attuale delle presenze femminili e maschili in ateneo, rileva criticità e scenari di sviluppo, con l’intento di promuovere la parità: un obiettivo non più rinviabile per una grande università che già nel Seicento laureò la prima donna al mondo, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia.
LA PRESENTAZIONE
Il Bilancio di Genere sarà presentato alla comunità accademica e al pubblico venerdì 15 dicembre alle ore 10 nell’aula magna di palazzo Bo.
La presentazione del documento, a cura del Comitato per il Bilancio di Genere che lo ha redatto, prevede gli interventi di apertura del rettore Rosario Rizzuto, della prorettrice alle relazioni culturali, sociali e di genere Annalisa Oboe e del direttore generale Alberto Scuttari.
Intervengono inoltre Maria Cristina Messa, rettrice dell'Università di Milano Bicocca, Antonella Liccardo per il progetto GENOVATE dell'Università di Napoli Federico II, Benedetta Siboni e Daniela Sangiorgi, rappresentanti di CUG e progetto PLOTINA dell’Università di Bologna.
“La strada verso la parità di genere in università è ancora lunga - spiega la prof.ssa Annalisa Oboe, prorettrice alle relazioni culturali, sociali e di genere dell’ateneo patavino - e non solo a Padova. Qui, come nel resto d’Italia e anche in Europa, servono cambiamenti culturali e strutturali dell’istituzione accademica, se vogliamo creare condizioni reali di pari opportunità. Il nostro Ateneo è chiamato a intervenire su più fronti, valutando l’impatto diverso su donne e uomini delle scelte di bilancio; investendo nella conciliazione vita-lavoro; creando un ambiente libero dagli stereotipi di genere e a misura delle donne e degli uomini che qui studiano e lavorano. Un sistema equo, inclusivo e sostenibile deve poter offrire un approccio plurale alla vita delle persone, e mettere ricercatori e ricercatrici in grado di competere a pari livello, senza che sia il genere a determinare le probabilità di successo.”
LO STUDIO
Un bilancio, quello che sarà presentato venerdì, che ha analizzato le diverse componenti dell’ateneo - corpo studentesco, personale docente e tecnico amministrativo - riservando attenzione particolare ai fenomeni di segregazione orizzontale nei percorsi di studio, agli avvii di carriera di dottorande, assegniste e giovani ricercatrici, e allo sviluppo delle carriere nei vari ambiti disciplinari.
Presenta inoltre lo stato attuale della partecipazione femminile ai diversi organi di gestione dell’ateneo e dedica un apposito spazio al Piano delle Azioni Positive 2015-17, con uno sguardo agli obiettivi strategici che la squadra di governo ha individuato per la parità di genere, nonché aree di intervento per futuri piani di azioni.