Incontro con Serena Nono e prima visione del film "Venezia salva"
Padova - La figlia del grande musicista e compositore veneziano Luigi Nono, l'artista Serena Nono, sarà ospite a Padova giovedì 18 dicembre dell'Associazione Veneto Padova Spettacoli. Con l'occasione al Fronte del Porto Filmclub verrà proposto in prima visione il suo nuovo film dal titolo "Venezia Salva" interpretato e prodotto da David Riondino, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Alla proiezione prevista per le ore 21,00 Serena Nono e l'attore Domenico Palazzo saranno presenti in sala ed incontreranno il pubblico introdotti da Gianni Vitale.
Dopo aver esposto con le sue opere di pittrice in tutto il mondo Serena Nono in questi ultimi anni si è dedicata anche al cinema, realizzando opere di grande intensità e girate con uno stile davvero personale. Dopo aver firmato la regia di "Ospiti" e "Via della croce" si presenta adesso a Padova con il suo ultimo interessantissimo film dove si racconta la Venezia del tentato sacco nel 1618 ad opera della Spagna e quella di oggi, attraverso un affresco letterario, teatrale e cinematografico di rara sensibilità ed intelligenza. È il viaggio nel tempo compiuto dalla regista dove i codici artistici si mescolano e si esaltano a vicenda a partire dal lavoro della filosofa e scrittrice francese Simone Weil.
Di cosa parla Serena Nono per bocca di Simone Weil quando si riferisce a Jaffier, il congiurato che tradisce, e a Renaud, il soldato che sogna di spezzare l'equilibrio perfetto di Venezia e di sottometterla? Come ha scritto il critico Giorgio Gosetti, parla di politica e di ideologia, parla di idee inverate nelle pietre di calli e campi, parla di sogni infranti e di una tragedia che era sul punto di compiersi in quel lontano 1618 e che resta oggi emblema della battaglia spietata tra forza e bellezza. Ma lo fa con tutti gli strumenti della rappresentazione e dello sguardo. Nel suo cinema c'è la grande pittura di storia (con il suo retaggio di valori allegorici che traducono il pensiero) proprio come c'è la teatralità classica e il suo straniamento moderno. Usa le scansioni della musica, dai costumi del teatro d'opera alle armonie di Luigi Nono e l'equilibrio compositivo del disegno (i suoi story board) che si traduce nella struttura dell'inquadratura e nelle dissonanze delle voci, degli accenti, delle parole. Sullo sfondo il potere, la forza, l'oppressione e la resistenza assurda di bellezza e armonia, della cultura.
La trama del film: "Venezia salva", racconta di un gruppo di congiurati organizzati dall'ambasciatore spagnolo, il Marchese di Bedmar, e dal viceré di Napoli, duca di Osuna, che prepara il piano per conquistare Venezia che dovrà svolgersi nella notte che precede la Festa della Sensa ovvero lo sposalizio di Venezia con il mare, per annientare e annettere la Serenissima al regno di Spagna. L'ambasciatore affida la missione a Renaud, gentiluomo provenzale e a Pierre, pirata e navigatore di vasta reputazione, entrambi al servizio della Serenissima. A Renaud la preparazione del piano, a Pierre l'organizzazione militare. Si radunano altri mercenari e ufficiali di guarnigioni straniere in servizio a Venezia. Jaffier, ufficiale provenzale, amico fraterno di Pierre, viene incaricato da Pierre di guidare l'impresa per sostituirlo poiché egli viene improvvisamente chiamato a servizio dal governo di Venezia, proprio per la notte del sacco. Jaffier accetta. Ma incontra la veneziana Violetta, figlia del segretario dei Dieci, e comincia, mosso dalla bellezza della città, a provare il peso della futura azione di distruzione di Venezia e dei suoi abitanti. Jaffier capisce che non potrà guidare la congiura e fa fallire il piano, preso da compassione. Chiede al segretario del Consiglio dei Dieci, e ai Dieci, rivelando la congiura, di risparmiare la vita dei suoi compagni, ma i compagni saranno tutti arrestati, torturati e uccisi. Anche Jaffier traditore e salvatore e a sua volta tradito, alla fine muore. I mandanti rimandati ai loro paesi d'origine.