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Cinema

Arriva al cinema “The Idol”: l'anteprima il 4 aprile al Multisala Astra

PadovaOggi ti invita all'anteprima di The Idol, film di Hany Abu-Assad ispirato all'incredibile storia vera di Mohammed Assaf, che si terrà il 4 aprile alle ore 21. A disposizione 60 biglietti omaggio per voi: ecco come ottenerli

Il 14 aprile esce al cinema “The Idol” il nuovo film di Hany Abu-Assad. PadovaOggi ti invita all’anteprima del film che si terrà il lunedì 4 aprile alle ore 21:00 presso il cinema Multisala Astra.

Per prenotare il tuo posto in sala bisogna iscriversi al sito https://www.screenweek.it/eventi/anteprime/the-idol/partner/citynews: ogni mail dà diritto a un massimo di due biglietti, e bisogna indicare nome e cognome dei partecipantiA disposizione ci sono 60 biglietti.

The Idol racconta un’incredibile storia vera: Mohammed Assaf, rifugiato palestinese di Gaza, ventiduenne, ha conquistato i cuori di un’intera regione quando ha vinto "ArabIdol" (la versione araba di "American Idol"), nel 2013. Per una notte Mohammed è diventato un simbolo di pace possibile. Cresciuto a Gaza, per pagarsi gli studi universitari ha cantato ai matrimoni e guidato un taxi. Durante l’occupazione e l’assedio ha perso i suoi amici e i suoi cari. Ciò nonostante, non ha mai perso la speranza, è riuscito a scappare da Gaza e a raggiungere Il Cairo per le audizioni di "The Idol". Quando inizia a cantare, la sua performance commuove tutta la sala d’attesa e in particolare un altro giovane artista palestinese, che gli cede il proprio numero dandogli così la possibilità di esibirsi. Il resto è storia vera, la finale dello show è stata uno degli eventi tv più visti nella storia araba; 10 milioni di persone nell’intera regione.  La storia di Mohammed è diventata un film, "The Idol", in arrivo anche sui nostri schermi.

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IL FILM 

Siamo a Gaza. Sinonimo di tanti conflitti, distruzione e disperazione, ma perMohammed Assaf e sua sorella Nour, Gaza è la loro casa e il loro parco giochi. È dove, insieme ai loro migliori amici Ahmad e Omar, fanno musica, giocano a calcio e hanno il coraggio di sognare in grande. La loro band è alla buona, utilizzano vecchi strumenti musicali, ma nonostante tutto hanno grandi ambizioni. Mohammed e Nour desidererebbero cantare all’Opera Hall del Cairo; per raggiungerla sarebbe necessaria una vita intera, ma Mohammed scoprirà che per alcuni sogni vale la pena di lottare. Lungo la strada, Mohammed incontrerà la tragedia e proverà la solitudine. Il mondo che lo circonda andrà in frantumi. Nonostante tutto, comunque, Mohammed sa che la sua voce lo libererà dal dolore che lo pervade, e porterà a un popolo senza voce la gioia. Per pagarsi gli studi universitari canta ai matrimoni e guida un taxi. Anche quando l’assedio nel territorio di Gaza si intensifica, e si vive in una situazione sempre più minacciosa, Mohammed sa di avere un dono raro; con la suavoce può far sorridere e dimenticare i problemi e i dolori. Una sera, ecco la possibilità che il sogno si avveri: sente in tv che i provini per “ArabIdol”, lo show più popolare nel mondo arabo, si svolgono al Cairo. I confini sono chiusi. Sembra non esserci via d’uscita. Ma la voglia di realizzare un sogno è più forte di ogni ostacolo... Ecco l’opportunità di cambiare la sua vita e dare a un popolo senza voce la più grande sensazione: la libertà di amare, vivere e sentirsi liberi.

IL REGISTA SUL FILM

“Mi sono sempre chiesto il motivo per cui volevo scrivere e dirigere il film, e hospeso due anni della mia vita lavorando duramente per completarlo. Nel caso di “The Idol”, la risposta è chiara e semplice.La storia di Mohammed Assaf è una storia veramente incredibile, persino per unocome me, che tre settimane prima aveva vinto il premio Un CertainRegardalFestival di Cannes. Ero più galvanizzato per la vincita di Assaf che per il mio premio. Ero completamente assorto nella telecamera, nella piazza di Nazareth, insieme a altre migliaia di persone e simultaneamente attendavamo il verdetto finale di ArabIdol; nel momento della vittoria ho saltato, e ho esultato come un bambino, penso di non aver provato quella frenesia per un bel po’ di tempo. Quando Ali Jafar mi ha proposto di dirigere la storia di Mohammed Assaf, mi è venuta la pelle d’oca e mi sono emozionato. Sapevo, che avrei fatto tutto il possibile per fare di questa storia un grande film. Vedo “The Idol” come una sfida, una lotta e la voglia di sopravvivere anche a duree a estreme circostanze. E’ una storia di speranza e successo, dove un fratello e unasorella sono capaci di trasformare i loro svantaggi in benefici, ciò che è impossibilediventa possibile, chi proviene dal nulla e supera tutte le difficoltà, sconfigge lapovertà, l’oppressione e l’occupazione. Mohammed e Nour hanno l’abilità di mutare l’orrore in bellezza, ovvero hanno ilpotere di alimentare e nutrire la speranza.” - Mohammed Assaf.

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