#Cittàdel(la)teatro: all’anfiteatro di Campo della Marta va in scena “Quel piccolo campo”
Il dialetto veneto proposto per l’originale rilettura dantesca di domenica scorsa sarà anche l’ingrediente speciale dello spettacolo in arrivo martedì 14 settembre, alle ore 20.45, all’Anfiteatro di Campo della Marta a Cittadella: il terzo appuntamento di #Cittàdel(la)teatro, la rassegna promossa dal Comune e affidata per la direzione artistica all’attore Simone Toffanin e alla sua compagnia CAST, continuerà infatti il suo viaggio nel mondo della commedia con una versione veneta di “Quel piccolo campo” di Peppino De Filippo ad opera della compagnia atestina Teatro Veneto “Città di Este”, con la regia di Viviana Larcati.
Questa brillante commedia in tre atti del grande De Filippo, commediografo, attore e comico italiano tra i più apprezzati, assai famoso anche per la sua presenza accanto a Totò in molti film, è ambientata in un piccolo paese contadino dove la terra rappresenta l’unica fonte di sostentamento, di benessere e di identità.
La riduzione in dialetto veneto che verrà presentata non intende stravolgere il testo, quanto piuttosto esaltarne il colore “verace” e i tratti tragicomici della trama, nella quale il mondo contadino compare nei suoi aspetti più arcaici, ma con guizzi di fantasia e burla tali da sovvertire le premesse. Spicca per originalità la figura del protagonista Rocco Barbati, ateo convinto, scapolo, indipendente nelle opinioni e nei comportamenti.
Rocco vive con la sorella Francesca, estremamente religiosa e devota al Santo protettore del paese, ed ha ereditato dal padre un bel podere. Ma a quel lascito è stata apposta una condizione: una piccola parte, precisamente la decima, va in dono ai frati del convento del paese. Indispettito, Rocco lascia ai frati la parte più infertile e disagevole del terreno, ma questa si rivela invece quella più produttiva. Rocco non si rassegna e impone ai frati di spostare più volte questo appezzamento, che ogni volta si rivela molto fruttuoso. Una lotta aperta contro il convento che un bel giorno si inasprisce ulteriormente con il ritrovamento di una misteriosa cassetta piena di monete d’oro al confine fra il terreno dei frati e quello di Rocco. Per Rocco, neanche a dirlo, il tesoro è suo di diritto, ma, come per ogni farsa che si rispetti, è qui che comincia l’avventura.
Ingresso con offerta libera
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