Concerti di primavera ad Arquà Petrarca
Pianisti Franco Angeleri e Micaela Mingardo.
W.A. Mozart - Sonata in re magg. K 448 per due pianoforti;
L. v. Beethoven - Sonata in do min. op.13 "Patetica";
A. Dvorak - Due Danze slave: op. 46 n.6 e op.46 n.8;
E. Chabrier - Bourrée Fantasque (versione dell'Autoreper pianoforte a 4 mani);
C. Debussy - Petite Suite.
Hammerflügel F. Hubbard (copia J. A. Stein 1782);
Hammerflügel Zuckermann (modello settecentesco);
Pianoforte I. Bösendorfer 1ª metà XIX sec.;
Pianoforte Steinway inizi XX sec.
TUTTI GLI APPUNTAMENTI DEI CONCERTI DI PRIMAVERA AD ARQUA' PETRARCA
Da Mozart a Debussy, 150 anni di vita del pianoforte. "Prima d'aver visto i pianoforti di Stein, gli strumenti di Späth erano i miei preferiti, ora però devo dare la preferenza a quelli di Stein...a Monaco ho già suonato le mie sei Sonate; ... sul piano di Stein fanno un magnifico effetto." Mozart.
"se mi sento vigoroso, disposto a muovere le dita senza fatica, senza nervosismo, preferisco i pianoforti di Pleyel. La trasmissione del mio pensiero, del mio sentimento, è più diretta, più personale. Percepisco le mie dita in comunicazione più diretta con i martelletti, che traducono con esattezza e fedeltà la sensazione che desidero produrre, l'effetto che voglio ottenere." "... il pianoforte Pleyel è il non plus ultra." Chopin.
Pianoforti di varie epoche saranno i protagonisti dei tre concerti di primavera in villa Centanin che si terranno le domeniche 13, 20 e 27 marzo.
Dal piccolo Hammerklavier mozartiano ancora simile al clavicembalo, attraverso i pianoforti romantici Pleyel, Erard e Bösendorfer, si giungerà allo Steinway del Novecento in una sorta di percorso ideale per ritrovare il fascino delle sonorità del passato.
IL PROGRAMMA
Il museo di Pianoforti antichi della Fondazione musicale Masiero e Centanin sarà aperto queste domeniche dalle 15.30 alle 19. Espone pianoforti di famosi costruttori tedeschi, inglesi, francesi e italiani del XVIII e XIX sec.
Nelle sale che ospitano il museo di Pianoforti antichi è esposta anche una collezione di stampe antiche a soggetto musicale di alcuni famosi incisori del periodo compreso fra il XVI e il XIX secolo, fra i quali Amman Jost, William Hogarth, Aveline, Bartolozzi, Remondini, J. G. Wille, Dequevauviller, Rops. Nelle nuove sale dello stabile a nord del complesso immobiliare di villa Centanin, ristrutturate con il contributo della regione Veneto, è allestita una mostra permanente di strumenti della tradizione musicale popolare del periodo compreso fra la metà dell'Ottocento e la metà del Novecento, provenienti dall'Italia, Francia, Austria, Germania, Russia, Ungheria, Cina, Croazia, Stati Uniti.