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Mika, un'esplosione di energia positiva e un cuore rosso per dire "grazie"

Quella di ieri sera al Gran Teatro Geox di Padova è stata la prima data italiana del tour dopo l'uscita, il 18 settembre, del disco "The Origin Of Love". Impossibile resistere al ritmo del cantautore libanese naturalizzato inglese

Ore 21.30 di sabato 9 novembre 2012: Teatro Geox pronto ad accogliere Mika. Padova è la prima data italiana del tour dopo l’uscita, il 18 settembre, del disco “The Origin Of Love”. L'altra unica tappa in Italia sarà Roma. Non è sicuramente sold out ma i fan dimostrano una dedizione senza inibizione verso l'artista libanese naturalizzato inglese che considerano il loro unico idolo. Un'ora e mezza di energia a cui non si resta indifferenti.

INIZIO. In scena sei enormi pacchi regalo incartati, che durare il concerto si illuminano lasciando intravedere ora un cuore, ora una M ora una parola. Le urla si fanno sempre più insistenti per esortare il cantante a uscire. Sono le 21.50: Mika si presenta al centro della scena con "Buonasera Padova". Completo nero, camicia bianca e cappello - con cui poi giocherà per tutto il concerto -, inizia con "Blame it on the girls". Il pubblico è esaltato.

RITMO. Con piccoli gesti riesce a interagire con i fan facendoli cantare, ballare e battere le mani. Ritmo latino con "Blue eyes": tutti ballano come delle hawaiane. "Sono tre anni che non suoniamo al coperto in Italia" e, guardando il soffitto, Mika intona "Billy Brown" un brano pop.

IL CORO. Entra il coro con tuniche bianche impreziosite da enormi pois verdi, inizia "Popular": sembra di stare in una di quelle chiese americane dove tutti ballano e cantano al ritmo propulsivo del gospel.

Mika in concerto a Padova 9 novembre 2012

DANCE. Delirio dalle prime note di "Relax", dove l'artista dimostra una elevata estensione vocale. È magnetico il pubblico che lo segue in tutti in movimenti e lo accompagna in tutte le canzoni senza mai stancarsi. Ecco "Lola" e, al termine, con il microfono in mano Mika comincia una scenetta facendo credere che ci siano problemi tecnici. Nelle note di "Rain" inizia quindi a cantare solo il pubblico e, pian piano, in un crescendo il cantate si scatena prendendosi senza inibizione il palco e coinvolgendo tutti ballando. Non si può stare fermi. Impossibile.

INTIMITÀ. Torna in scena il coro: è il momento di "Big girls", Mika in piedi sopra il piano. Seduto ora sullo sgabello al centro del palco si lascia andare a un monologo intimo e personale: "All'età di nove anni, mia madre mi portò a Venezia e una sera mi fece cantare tra le vie "Le nozze di Figaro". A sorpresa i turisti giapponesi iniziarono a darmi soldi. Ecco, quella è stata la mia prima esperienza da cantante". Subito "Stardust" e "Underwater", dove di respira passione e sentimento mentre la commozione si fa palpabile.

TERREMOTO. "È bello tornare in Italia" e al piano intona "Stuck in the middle". Con lui i cinque componenti della band che, in un connubio perfetto, esaltano ogni sfumatura dell'artista. "Love today" e il pubblico canta e bella scatenato, ma il motivetto sound continua inesorabile a ripetersi: questa è la voce di Martin e non finirà mai. Il chitarrista continua a cantare in sottofondo e Mika propone una soluzione "dovete scegliere se continuare a sentire la sua voce oppure al mio tre, tutti dovete mettervi a ballare e lui finalmente smetterà". I salti fanno tremare il Gran teatro Geox.

GRAZIE. Mani al cielo per "Love when i'm drunk" creando una sorta di cin cin generale. "Elle me dit" e subito "The origin of love" dove appare incantevole mentre si lascia andare cantando qualche frase in italiano "l'origine sei tu" e tenendo in mano un foglio A4 con un cuore rosso con scritto GRAZIE. La gioia e la commozione è un'onda energetica che invade tutti.

FESTA. "Happy ending" e rientra il coro. Mika ci svela che "il coro è di Padova, conosciuto venti minuti prima di andare in scena. È come essere in chiesa con loro. Così dovrebbe essere. E, se questa è una chiesa, io sono il prete". "Celebrate" la hit del momento in radio e subito a seguire "Grace Kelly"  la festa sembra non finire mai.  Torna sul palco dopo aver fatto finta di uscire e intona "Toy boy", "Lollipop" e "We are golden", che termina il concerto.

Un live semplice ma raffinato dove il pubblico ha dimostrato un sincero affatto all'artista. Mika riesce a creare un'alchimia fortissima con la sua gente e il risultato è un'atmosfera intima e sempre piena di energia. Un'energia positiva e pulita che lascia esterrefatti e felici.

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