Nagel in concerto ad Abano Terme
NAGEL
Nagel è un duo. Nagel è un solista bicefalo. Le due teste che lo compongono sono quelle di Francesco Guerri che con le sue mani pizzica, sfrega e percuote le corde del suo violoncello elettrificato e quella di Alberto Fiori che si occupa delle tastiere, dell'elettronica e dei beat. La dimensione del duo permette ai musicisti di muoversi velocemente e più di ogni altra stimola il confronto artistico e compositivo e consegue risultati di sintesi insperata, frutto di mediazioni senza vera e propria mediazione creativa. Si accorcia così la distanza tra intelletto e pulsione: entrambe le cortecce dei musicisti si muovono concordi o discordi per tracciare il disastro che riecheggia nel titolo, affidandosi tanto ai temi e alle melodie della testa con le sembianze di Francesco Guerri, quanto alle ritmiche della "testa" Alberto Fiori. Ma qual è questo disastro? E' la terra desolata dove vive Nagel come duo, come singoli artisti o come individui, dove le esistenze non riescono a guadare il fiume dell'incertezza. Per questo Nagel sceglie di rifarsi alla forma canzone, mantenendo un approccio melodico e emozionale al materiale compositivo e arrangiativo ma raggiungendo poi una sintesi che poco ha a che fare con la canzone comunemente intesa.
Nell'esplorare le terre selvagge del disastro esistenziale Nagel avvista l'elettronica, e la trova una veste adatta per il proprio ciclo di canzoni. E' un approccio naturale, anche se non si tratta di club-culture o di beat fatti per ballare, ma piuttosto di un approccio antropologico, dove la musica elettronica è intesa quasi come musica folk contemporanea, almeno dalle parti di Berlino (e metà del duo abita e lavora nella capitale della Germania e della musica elettronica e d'avanguardia).
Seven Songs for a disaster si apre con una pulsazione, quasi un codice morse che porta con sé il messaggio segreto del disco e la pulsazione rimane elemento forte e centrale dell'intero lavoro. Presente quasi sempre anche in brani come Deep Into, mascherata da scricchiolio del vinile.
Il solista bicefalo Nagel non se ne sta sempre solo a contemplare il disastro: a volte è in compagnia di altri viaggiatori come la stilista Debby Baker, che presta la propria voce in Three Days Without, o il regista Pietro Babina (anche voce recitante in But First).
L'ultimo brano, It Started in a Finger, vede la presenza d'eccezione di Carla Bozulich, icona dell'art rock americano, molto amata in Europa e da molti anni collaboratrice di Francesco Guerri in numerosi progetti.
"Chiodo - Unghia"
Nagel è un duo nato nel 2011 come ideale prosecuzione del progetto di ricerca EL. Ne fanno parte Francesco Guerri (violoncello - elettroniche) ed Alberto Fiori (tastiere - live electronics - drum machine).
La miscela musicale di Nagel abbraccia un territorio multiforme, in cui radici provenienti dal rock e dalla musica contemporanea si intrecciano a una fortissima presenza di elettronica. Ne emerge un'anima fortemente annodata all'oggi, che chiede di essere ascoltata e non si accontenta di intrattenere. La continua ricerca sul linguaggio ha concesso una libertà senza prezzo che diventa unghia affilata che scava, non per trovare la forma perfetta ma perchè preferisce sporcarsi e cercare il proprio senso fra i demoni del dancefloor.
OPENING : LUCA WITTMANN
https://www.lucamw.com/
https://www.sferacubica.it/pressroom/nagel-seven-songs-for-a-disaster/
https://www.acusmatiq.it/nagel/
INGRESSO GRATUITO
(quota di iscrizione € 2,00)