Padova jazz festival
Nella sua giornata inaugurale, lunedì 10 novembre, la diciassettesima edizione del Padova Jazz Festival si insedia in due spazi che anche nei giorni successivi ospiteranno sezioni ‘a tema’ del programma festivaliero. Al Centro Culturale San Gaetano (alle ore 20:45) si ascolterà il sestetto Plankton, con solisti ‘piccanti’ come Helga Plankensteiner (sax baritono, voce), Matthias Schriefl (tromba) e Gerhard Gschlössl (trombone), e una ritmica di impatto con Michael Loesch (pianoforte, organo Hammond), Enrico Terragnoli (chitarra, banjo) e Nelide Bandello (batteria). La musica dei Plankton getta un ponte tra la scena downtown newyorkese e la cultura mitteleuropea alla quale appartengono i solisti del gruppo: è un primo affondo nell’esplorazione del più coinvolgente jazz europeo attuale, il tema guida anche dei successivi concerti al San Gaetano.
La Sala Bar dell’Hotel Plaza Padova si conferma anche quest’anno come luogo deputato per i concerti pre e dopo teatro: vero e proprio jazz club del festival con due appuntamenti live quotidiani, uno alle 19 e l’altro alle 22:30. In questa prima giornata si ascolteranno due diversi gruppi, accomunati dalla partecipazione al più recente Jazz Contest Città di Latisana: il pomeriggio si esibirà il quintetto della pianista Giulia Facco, mentre il concerto serale sarà affidato al trio del chitarrista Marco Bolfelli.
Padova Jazz 2014 proseguirà poi per un’intera settimana, sino al 16 novembre, in un crescendo verso gli attesi concerti al Teatro Verdi degli ultimi quattro giorni con i nomi di maggior prestigio del festival: Steve Swallow in quintetto con Carla Bley; John Scofield nel supergruppo con Medeski Martin & Wood; il trio di Jaques Morelenbaum con ospite Paula Morelenbaum; Gino Paoli, Danilo Rea, Franco Cerri, i Morelenbaum e altri ospiti nella sorprendente matinée che chiuderà il festival.
Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo del Comune di Padova, della Regione del Veneto e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, oltre che di Acegas Aps Amga e GBR Rossetto.
Plankton: un po’ gioco di parole (il nome del gruppo fonde assieme il cognome della sassofonista animatrice di questo sestetto con “ton”, che in tedesco sta per “suono”), un po’ metafora di una musica che fluttua tra vari stili come il plancton si lascia trasportare dalle onde.
Helga Plankensteiner, altoatesina, classe 1968, dimostra un talento sfaccettato: sassofonista, cantante, bandleader, compositrice. Prima di Plankton ha dato vita a numerose formazioni tutte assai peculiari, dal gruppo El Porcino Organic all’orchestra Sweet Alps. A dimostrazione della sua enorme caratura musicale, nel 2009 è stata chiamata da Carla Bley per fare parte della sua big band.
La musica di questo nuovo sestetto composto da artisti provenienti da entrambi i lati delle Alpi, conferma i gusti eclettici della Plankensteiner: amore sia per la tradizione jazzistica che per la canzone d’arte mitteleuropea, arrangiamenti che fanno lo slalom tra il retrò e l’avveniristico, con una scrittura memore del sound delle big band e pronta sempre all’esplosione dinamica.
Soprattutto dal vivo, la musica di Plankton si libera con energia deflagrante, merito anche dei due fiati tedeschi: Matthias Schriefl e Gerhard Gschlössl sono solisti visionari, pronti a mandare in frantumi ogni prevedibilità musicale.