12esimo convegno triveneto dei centri di terapia del dolore e cure palliative a Padova
È all’insegna della contaminazione tra saperi il “12esimo convegno triveneto dei centri di terapia del dolore e cure palliative” che si apre giovedì 21 settembre alle ore 16 in Sala Rossini del Caffè Pedrocchi di via VIII febbraio 15 a Padova e che venerdì 22 e sabato 23 continua all’Accademia Galileiana in via Accademia 7 sempre a Padova.
Il medioevalista Antonio Rigon, padre Cristiano Cavedon e lo storico della medicina Maurizio Rippa Bonati esporranno nella sessione inaugurale, presieduta da Francesco Ambrosio e Maurizio Evangelista, i valori che nel passato, prima della laicizzazione nel XX secolo della medicina del dolore, accompagnavano il percorso di cura del malato.
Esistono ancora? Sono stati sostituiti? Quale posto rivestono nella prassi medica quotidiana? Sono ancora utili? Quale legame esiste tra corpo, anima e terapia? Quanto pesano le valutazioni economiche, quelle morali e politiche su malattia, dolore e cura?
Nelle sessioni seguenti, partendo dalla realtà di oggi in cui il picco di fruibilità dell’assistenza sta calando e al contempo si registra in questo settore della medicina uno spostamento d’asse dalla cura del malato cronico a quello acuto, si toccheranno temi quali la nutraceutica, farmaco brand ed equivalente, farmaci off label, benzodiazepine usi e posologie.
Molto di moda, ma dai contorni altrettanto sfarinati è la nutraceutica, neologismo coniato da Stephen DeFelice nel 1989 fondendo nutrizione e farmaceutica. Studia i principi nutrienti contenuti negli alimenti , ma che la trasformazione industriale, secondo questi studi, tende ad azzerare. Ma si possono confrontare i principi attivi della nutraceutica e quelli della farmacologia lasciando in secondo piano i vettori del farmaco? Cosa si somministra esattamente? Quanto è incontaminato l’alimento da cui si parte?
Farmaco brand ed equivalente: una conquista in termini di disponibilità ed economicità di principio attivo, tuttavia la biodisponibilità dell’equivalente è effettiva ed efficace come in quello di marca? E il ruolo di eccipienti e pH nel veicolare le molecole è una discriminante di efficacia?
E che dire dell’off label? Qui esiste la certezza, data da studi clinici, della bontà di un farmaco per curare alcune patologie, manca però l’inserimento di quella formulazione farmaceutica particolare nei protocolli ministeriali? Si può somministrare ugualmente? Si deve? Come cautelarsi?
E ancora, quali sono oggi le buone pratiche nel settore delle cure palliative? Di particolare interesse è la sessione dal titolo “Benzodiazepine queste sconosciute”: usate a vasto spettro sono poi così necessarie o indicate solo in alcune terapie? Quali dipendenze danno?
Al 12esimo Convegno triveneto dei centri di terapia del dolore e cure palliative organizzato scientificamente dal Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, interverranno, tra gli altri, Giovanni Biggio, Gabriele Finco e Nicola Realdon.