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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Arte e spiritualità tra Oriente e Occidente: quattro grandi installazioni e incontri a Padova

È il progetto “Segni” che prenderà vita il prossimo 26 maggio e terminerà l’11 settembre prossimo. Tutti i dettagli

Quattro sculture giganti, parte di un’opera collettiva dell’ingegno, frutto del lavoro delle mani e dell’intelletto di filosofi, designer, professori universitari, psicanalisti, giornalisti, monaci, fotografi. È il progetto “Segni” che prenderà vita il prossimo 26 maggio e terminerà l’11 settembre prossimo a Padova. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e il Caffé Pedrocchi.

L'unione

Tutto nasce dall’incontro, peraltro narrato all’interno del libro che fa parte integrante del progetto, tra due persone, Paolo Bozzato e Laura Sandi, scultore di grandi opere d’arte in acciaio, ferro, cemento, vetro, resina, plexiglass e alluminio esposte in Europa e ancor oggi visibili in alcuni punti della nostra città, il primo, scrittrice la seconda, entrambi padovani.

Un’unione di sculture e testi tra i due, che ha creato un fermento culturale, umano, artistico e spirituale tale da non poter rimanere privato e che si è allargato ad altre figure di spicco della città e non solo.

Un progetto inclusivo come lo definiscono Bozzato e Sandi, aperto a tutti e libero, soprattutto nell’espressione, umana, artistica e culturale.

Un progetto che ora si apre anche al grande pubblico con l’installazione di quattro enormi sculture a firma di Paolo Bozzato, nel cuore del centro di Padova, in particolare in piazza Cavour, sul plateatico del Pedrocchi, lungo il Liston e davanti a palazzo Moroni.

Le quattro opere

Le quattro opere della collezione “Segni”, “Chiodo”, “Masso”, “Sasso” e “Lingotto”, sono non solo molto grandi e d’impatto visivo ma abbelliscono e valorizzano il centro cittadino e offrono un conforto spirituale per l’occhio del passante.

Le quattro sculture, infatti, sono frutto di una nuova poetica, complessa e profonda, maturata dall’autore durante un percorso spirituale, artistico e umano durato più di dieci anni, tra l’Italia, il Giappone e il Tibet.

Non sono solo sculture, sono appunto “Segni”.

La rassegna culturale che accompagna le opere

Le installazioni saranno accompagnate da una rassegna culturale intitolata “Arte e Spiritualità tra Occidente e Oriente”, che si svolgerà dal 26 maggio al 20 giugno presso il Caffè Pedrocchi. Protagonista il confronto tra Oriente e Occidente, tra sacralità e arte, scultura e meditazione, preghiera e materia, arte e spiritualità, che saranno trattati volte per volta da filosofi e storici dell’arte, professori universitari e psichiatri, artisti e maestri spirituali, monaci e giornalisti.

Infine anche un libro, “Segni”, in cui cinque autori diversissimi tra loro per stile e professione, dialogano con le foto che ritraggono questo viaggio meraviglioso attraverso le opere di Paolo Bozzato. Gli autori sono Laura Sandi, che è anche organizzatrice dell’evento con lo scultore Paolo Bozzato, il filosofo Giangiorgio Pasqualotto e il professore di estetica  dell’Università di Padova Marcello Ghilardi,  la psicologa e psicoterapeuta milanese Michela Morgana e la dott.ssa Giulia Puchetti. Le foto sono personali di Paolo Bozzato e della fotografa Letizia Mion.

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«È nato tutto spontaneamente – spiega Laura Sandi  - da due  sculture destinate ad un’esposizione privata, corredata da alcuni scritti indipendenti e da un’altra scultura in lavorazione. Io e Paolo abbiamo subito percepito che non poteva finire qui, tanto che nell’arco di pochi mesi il progetto ha cominciato ad ampliarsi. Le sculture, sempre più enormi, sono diventate tre e poi quattro. Gli scritti sono andati sempre più in profondità e i loro autori, usciti ognuno dalla propria individualità, sono diventati parte di un’opera collettiva. E così abbiamo deciso che questo fermento non poteva rimanere privato ma andava condiviso».

«Il loro forte impatto visivo, dato anche solo dalle loro considerevoli dimensioni, è sicuramente un richiamo potente, che attrae l’attenzione – queste le parole dello scultore – Il loro significato? Dipende da chi e come le guarda. Ognuna con il proprio significato esoterico, le grandi sculture in cemento, ferro, vetro e corda, possono essere contemplate o semplicemente viste. Per chi riconosce in loro la forte componente buddhista, potrà essere un percorso. Per chiunque, potrà essere un viaggio».

Il programma

Aprirà il ciclo di conferenze il prof. Giangiorgio Pasqualotto, in occasione della vernice. Professore universitario, filosofo e scrittore, è diventato uno dei nomi più noti nella nostra città e in tutta Italia per i suoi studi di filosofia estetica e spiritualità orientale.

A seguire, il prof. Marcello Ghilardi, docente di filosofia estetica all’università di Padova e autore di numerosi testi sull’Estetica e l’Oriente, la dott.ssa Michela Morgana, psicologa e psicoterapeuta milanese, autrice di numerosi scritti sull’arte, la psicanalisi e la spiritualità; i responsabili del Tempio OraZen di Padova, Andrea Eko Maragno e Sabrina Koren Montemurro, Responsabile Didattico della Scuola Italiana Design, divisione del Parco Scientifico “Galileo Visionary District” di Padova, nonché autore del libro “Estetica della Meditazione” e monaco zen, il primo, e insegnante di Dharma Zen e fondatrice insieme al maestro Tetsugen Serra della Mindfulness Zen in Italia e del Movimento # #URBANZEN #Bpeace, la seconda; infine, a chiudere la rassegna, l’incontro con il maestro Carlo Zendo Tetsugen Serra  e il giornalista Alessandro Zangrando, fondatore di cinque Templi zen in Italia, ideatore del programma formativo di consapevolezza “Mindfulzen” e fondatore di  #URBANZEN #Bpeace, autore di numerosi testi sulla “Mindfulzen”, il primo, responsabile della cultura e degli spettacoli del Corriere del Veneto, appassionato di arte contemporanea, autore del saggio dedicato all’influenza dello zen nella cultura italiana del Novecento in “Lo zen in Italia”, il secondo.

Il primo appuntamento

Primo appuntamento giovedì 26 maggio alle ore 18 nel Plateatico/ sala Verde del Caffè Pedrocchi con la vernice della mostra e il professore Pasqualotto con “Arte e spiritualità nelle opere più recenti di Paolo Bozzato”.  Sarà presente anche l’assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio.

Foto articolo da comunicato stampa

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