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Cultura

A Padova due giornate con i grandi dell’architettura mondiale, tutti gli appuntamenti in programma

Al via la X edizione Biennale Internazionale di Architettura Barbara Cappochin, tutti i dettagli della manifestazione

Casa, lavoro dignitoso, spesa, salute, istruzione e tempo libero. Sono sei le esigenze principali che servono a farci vivere felicemente e che devono essere soddisfatte tutte in quindici minuti. 

La città dopo la pandemia, e il nostro modo di viverla, deve necessariamente cambiare: accorciare il percorso che ci separa da casa, ufficio, aree verdi e luoghi di intrattenimento per Carlos Moreno serve a riqualificare non solo l’ambiente ma anche la nostra vita. E ricostruire il nostro senso di comunità.

Tutti i dettagli dell'evento

Carlos Moreno è l’ideatore della “Città in 15 minuti”, professore alla Sorbona e consulente della sindaca di Parigi Annie Hidalgo, che per prima ha creduto che la grande rivoluzione green partisse dalle persone e dalla qualità della loro vita.

Un successo, tanto che ora Carlos Moreno sta esportando la sua “Città in 15 minuti” in tutto il mondo, dalla Svezia alla Colombia.

Se una volta le città erano pensate seguendo i principi dello “zooning” (residenziale, produttivo, commerciale, direzionale, servizi) per il benessere della vita e del pianeta oggi si deve prediligere la mobilità lenta e green e ridurre i tempi per gli spostamenti decentralizzando i servizi.

Meno centri commerciali e più negozi di prossimità. E poi: inclusione, sostenibilità, meno individualismo e più condivisione.

Il grande esperto della rigenerazione ambientale sarà a Padova il 6 e il 7 maggio prossimi grazie alla Fondazione Barbara Cappochin che per la Biennale Internazionale di Architettura Barbara Cappochin, giunta quest’anno alla sua decima edizione, per due giorni farà di Padova il centro della riflessione sul futuro dell’architettura e delle città.

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Due giornate intense che si snodano tra il Centro Congressi Fiera, Via Tommaseo Padova, progettato dall’architetto Kengo Kuma, in sala Mantegna ed il centro Culturale San Gaetano, per poi esporre le migliori opere partecipanti al Premio Internazionale selezionate dalla giuria in piazza Cavour, sempre a Padova.

Il 6 maggio

Si comincia il 6 maggio alle ore 9.30 in sala Mantegna al centro Congressi Fiera di Via Tommaseo con i saluti del Sindaco di Padova e una parata di figure internazionali come José Luis Cortes, presidente Unione internazionale Architetti; Ruth Schagemann, Presidente Consiglio Architetti d’Europa e Roberto Righetto, Presidente Ordine Architetti PPC Padova.

La relazione di apertura delle due giornate spetta, come di consuetudine, a Giuseppe Cappochin, Presidente della Fondazione, composta anche dai figli Simone e Davide, entrambi architetti, e dalla moglie Fiorenza, Fondazione nata in ricordo della figlia Barbara, che da sempre cerca di far conoscere lo stretto legame che unisce la qualità della vita alla qualità dell’architettura, grazie al Premio Internazionale, alle mostre, agli eventi all’estero ed alle pubblicazioni, come Eco-distrcit e Green Capital, frutto di conferenze internazionali e incontri con tutti i personaggi di spicco del settore.

Giuseppe Cappochin sottolinea: “Anche quest’anno, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, abbiamo ricevuto una enorme quantità di progetti, tutti di grande levatura. La giuria internazionale ha premiato scegliendo progetti non solo di grande qualità estetica ma anche ben inseriti e integrati nel contesto urbano e ambientale, testimoniando una volta ancora come la qualità della vita non possa prescindere dalla qualità dell’architettura”.

Il 6 maggio, dopo l’intervento del Presidente Cappochin si susseguiranno sul palco dell’Aula Mantegna nomi autorevoli del mondo della cultura, in primis proprio Carlos Moreno con una relazione dal titolo: “Time for living, time for proximity”.

Si diceva, una parata di ospiti internazionali, come Xavier Matilla, architetto capo della città di Barcellona, città che ha visto negli ultimi tempi un forte impulso di riqualificazione urbana, mantenendo il legame e preservando la tradizione storica, ma innestando nella città opere di grande architettura contemporanea.

E ancora Sylvia Labeque, Direttrice del Sindacato dell’area metropolitana di Bordeaux; Bruno Barel dell’Università di Padova, il Senatore Andrea Ferrazzi primo firmatario del ddl 1131 rigenerazione urbana.

Alle 13.45, l’architetto giapponese Kengo Kuma progettista del Centro Congressi di Padova e già ospite della città di Padova e della Biennale di architettura Barbara Cappochin nel 2007 con la mostra a Palazzo della Ragione intitolata: “Le due carpe”, interverrà in streaming per descrivere il suo progetto.

Il pomeriggio, a partire dalle 14.15 ci sarà la sessione dedicata alla presentazione delle esperienze nazionali e internazionali.

Il primo intervento sarà in diretta streaming di Stefano Boeri, architetto di fama internazionale, progettista del Piano degli Interventi della Città di Padova, che presenterà: “Padova e i suoi Rioni”

A confronto le città di Padova (con intervento di Ciro Degl’Innocenti, caposettore verde; e Anna Costa, architetto paesaggista), Bordeaux, Barcellona, Parigi e Medellin.

Da Medellin arriva a Padova Jorge Pérez Jaramillo, architetto e già direttore della pianificazione di Medellin, città protagonista di una virtuosa rivoluzione.

Negli ultimi quindici anni la città colombiana ha riscoperto una nuova vita urbana e sociale, grazie ad azioni politiche e progettuali che hanno innescato un cambiamento diffuso in tutta la città. Questa metropoli, con oltre 3 milioni di abitanti, è stata in grado di dare una svolta, rispetto ad un passato devastante legato alla droga, allo spaccio e alla violenza diffusa, attuando strategie politiche ed urbane innovative, al fine di raggiungere un futuro collettivo migliore e sostenibile. Nel raggiungimento di tali obiettivi le infrastrutture urbane hanno giocato un ruolo decisivo e sono stati elementi fondamentali nei processi di integrazione urbana e sociale, divenendo spazi collettivi di incontro e condivisione, specialmente in quelle frange della città più fragili e marginali.

Sabato 7 maggio

La giornata di sabato 7 maggio è dedicata ai vincitori e alle menzioni d’onore del Premio Internazionale della Biennale Architettura Barbara Cappochin.

L’appuntamento è al Centro Culturale San Gaetano in via Altinate dove aprirà i lavori l’Assessore alla cultura del Comune di Padova.

A seguire quindi la presentazione dei vincitori e delle menzioni d’onore della Biennale. Qui si entra nel vivo del Premio Internazionale di Architettura.

Spiega ancora Giuseppe Cappochin, presidente della Biennale: “L’opera “Clos Pachem 1507” dello Studio H Arcquitectes (Spagna) è la vincitrice di questa edizione del Premio Internazionale. Un edificio privato che diventa una nuova polarità per un villaggio di soli 200 abitanti. Architettura smart, con soluzioni low tech. L’intervento mixed use, con funzione produttiva, è ben inserito nel tessuto consolidato: riuscita l’integrazione con la chiesa e con lo spazio pubblico, all’interno del borgo storico. L’edificio contemporaneo si relaziona con l’intorno, aprendosi con spazi di accoglienza ai visitatori. Il progetto racconta il binomio tra design e sostenibilità”.

Molte le menzioni d’onore. Ne ricordiamo alcune tra le tante altre. Una va al progetto “Versus” dello Studio Titan (Francia): architettura temporanea studiata per uno spazio pubblico e per una comunità intergenerazionale. Una forte impronta urbana che dà carattere in una città aperta al contemporaneo e alla sperimentazione.

Evidenziamo senz’altro la menzione data alla Scuola Primaria e Dell’infanzia Unión Alto Saniben, con il progetto “Semillas para el Desarrollo Sostenible”, Perù. Un edificio pubblico, per la formazione e per l’aggregazione della comunità nativa. Un progetto frutto di un percorso di partecipazione e relazione con le istituzioni locali e internazionali, che ha riguardato tutto il processo compresa la costruzione. In campo un’architetta della nuova generazione.

E, tra i tanti altri, senz’altro il bellissimo progetto, vincitore della sezione Regionale del Premio, pluripremiato e ricordato in quasi tutte le riviste di settore, “Nuovo Bivacco Fanton” progettato dallo studio Demogo: “Premiato dalla giuria – racconta ancora Giuseppe Cappochin – perché si integra con la topografia; i materiali interni ed esterni sono stati scelti in modo coerente per rendere performante un piccolo edificio realizzato in alta quota che preserva la scala umana”.

Dopo le relazioni al Centro Culturale San Gaetano ci si sposta intorno alle 12 in piazza Cavour dove vengono inaugurati i Tavoli dell’architettura, progettati dalla Renzo Piano Building Workshop e realizzati in pietra di Vicenza a cura di Laboratorio Morseletto per l’Architettura. I sette blocchi in pietra di Vicenza ospiteranno l’esposizione dei vincitori e delle migliori opere internazionali e regionali del premio.

Per completare l’opera divulgatrice, tanto cara alla mission della Biennale Cappochin, il 19 maggio sempre al Centro Congressi Fiera di via Tommaseo, stavolta in sala Giotto, sono attesi oltre 800 studenti delle medie superiori di Padova e Rovigo, per: “Architettura Incontra la Scuola” che dalle 9.30 alle 11.30 assisteranno alla lectio magistralis di Marco Casamonti, dal titolo: “L’architettura e le arti” architetto eclettico tra i più celebri in Italia all’estero per la sua visione interdisciplinare che mette insieme architettura, design ma anche editoria e archeologia dei materiali. Questo evento è realizzato con il contributo della Fondazione Cariparo.

La Biennale Internazionale di Architettura Cappochin negli anni ha portato a Padova vere star del settore. Per citarne alcune, ricordiamo Renzo Piano con la mostra a Palazzo della Ragione e la Lectio Magistralis all’Università di Padova nel 2013. Ma ricordiamo anche nel 2009 la mostra monografica di Zaha Hadid a Palazzo della Ragione, la prima donna vincitrice del Premio Pritzker nel 2004, ed ancora Mario Botta, David Chipperfield, Kengo Kuma, Michele De Lucchi. Grandi architetti che hanno caratterizzato il panorama mondiale dell’architettura.

Va inoltre evidenziato come la Mostra delle opere premiate e il Symposium della Biennale Barbara Cappochin sia da anni ospitata in Giappone, al centro di cultura italiano progettato dall’architetto italiano Gae Aulenti.

Conclude Giuseppe Cappochin: “La Biennale Internazionale di Architettura anche per questa edizione 2022 non si limita a premiare opere di architettura ma con la conferenza internazionale “Vivere la Prossimità – La città dei 15 minuti”, che vede la partecipazione di autorevoli esperti e pubblici amministratori delle città di Parigi, Barcellona, Bordeaux, Medellin e Padova, intende continuare ad offrire il proprio contributo al dibattito internazionale sui 17 obiettivi di sviluppo (SDG) delle Nazioni Unite che, per il futuro, indicano molto chiaramente, con l’obiettivo 11, l’impatto del cambiamento nella trasformazione delle nostre vite. Garantire che le città e gli insediamenti umani siano inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”.

Gli eventi della Decima Edizione della Biennale Internazionale di architettura Barbara Cappochin sono promossi in collaborazione con il Comune di Padova e l’Ordine degli architetti P.P.C. della Provincia di Padova; Sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e con i patrocini di: Ministero dei Beni e le Attività Culturali, Ministero Degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Unione Internazionale degli Architetti (U.I.A.), Consiglio degli Architetti d’Europa (C.A.E.), Consiglio Nazione degli Architetti P.P.C. (C.N.A.P.P.C.), Legambiente Onlus, Istituto Nazionale Urbanistica (I.N.U.), Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), Patrocinio della Regione Veneto, Università Iuav di Venezia (I.U.A.V.), Inarcassa, Federazione Ordine Architetti P.P. e C. del Veneto (F.O.A.V.), Università degli Studi di Padova, INU Veneto, Unione Camere Veneto, Istituto Italiano di Cultura Tokyo.

Tutti gli eventi sono aperti alla cittadinanza con ingresso libero.

Ogni relazione sarà tradotta simultaneamente in italiano proprio per facilitare l’empatia con i relatori e la comprensione dei temi affrontati.

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