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Cultura

Ora le opere di Alessio-B hanno anche... il Dna: la rivoluzionaria tecnologia anticontraffazione

DNArt non si presta solo ad essere utilizzata per rendere inequivocabilmente riconoscibili le tele (sia antiche che moderne): con questo Dna sintetico si possono marcare in tutta sicurezza anche la carta, antica e moderna, e il legno, sia antico che moderno

Si chiama DNArt la rivoluzionaria tecnologia anticontraffazione a DNA sintetico presentata in anteprima mondiale ad ArtePadova 2019. Sviluppata dallo spin-off dell’Università Ca’ Foscari Venezia Aries S.r.l per proteggere le opere d’arte con un’impronta genetica unica e invisibile, indecifrabile da terzi e impossibile da replicare, DNArt è stata applicata sulla tela “My World” dello street artist di fama internazionale Alessio-B, primo artista che vedrà tutta la sua produzione marcata con l’innovativo sistema.

Opera Alessio-B marcata con DNArt_03-2

DNArt

DNArt non si presta solo ad essere utilizzata per rendere inequivocabilmente riconoscibili le tele (sia antiche che moderne): con questo DNA sintetico si possono marcare in tutta sicurezza anche la carta, antica e moderna, e il legno, sia antico che moderno. Si stanno affinando proprio in questi mesi, inoltre, le tecniche per rendere la tecnologia performante anche su altri materiali, tra cui il vetro, la ceramica, il metallo e la plastica. Tra i soci fondatori della start-up, che nel 2014 ha vinto la Start Cup e oggi è attiva all’interno dell’incubatore Arcadia Hub di Padova, ci sono l’ingegnere Alessandro De Toni, la biotecnologa Erica Cretaio e il Prof. Alvise Benedetti, docente del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi di Ca’ Foscari ed esperto di restauro. Spiega Spiega proprio Alessandro De Toni, CEO di Aries: «DNArt è il frutto di anni di ricerche e vuole rappresentare un’evoluzione del concetto di sistema anticontraffazione. La nostra tecnologia è utilissima per catalogare e rendere riconoscibile univocamente l’immenso patrimonio artistico del nostro Paese. DNArt, inoltre, può essere associata ai sistemi di tracciamento già presenti sul mercato».

Falsi

Nel solo 2018, secondo i dati diffusi dal “Rapporto sull’Attività Operativa del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale”, sono stati sequestrati 1232 falsi per un valore stimato di oltre 422 milioni e si è registrato un lieve aumento di furti di beni culturali rispetto all’anno precedente (da 419 a 474), mentre è aumentato il recupero di beni antiquariali, archivistici e librari (da 7606 a 12096). «Se questi beni fossero stati marcati con DNArt - prosegue De Toni - riconoscerne l’identità, al momento del recupero, sarebbe un’operazione sicura e possibile tanto per i proprietari privati quanto per le istituzioni». Aggiunge Erica Cretaio, R&D Manager di Aries: «Questa tecnologia potenzia, arricchisce e valorizza la documentazione di certificazione di un’opera poiché aggiunge a questa documentazione un sistema univoco di riconoscimento del bene, che diventa parte integrante dell’opera. A differenza di altri sistemi, DNArt è l’unica applicabile anche su opere d’arte antiche, perché sviluppata in accordo con le linee guida fornite dal Ministero per i Beni Culturali e approvata da diverse Istituzioni».

Il tag anticontraffazione

Il tag anticontraffazione effettuato con DNArt è completamente invisibile sia ad un'ispezione visiva ad occhio nudo sia all'analisi con tecniche analitiche (ad esempio illuminazione con lampada di Wood, microscopio ottico, microscopio elettronico). La presenza del tag e la sua esatta ubicazione rimangono incognite, rendendo impossibile la manipolazione o la rimozione della marcatura e assicurandone così un livello altissimo di sicurezza. DNArt è stata studiata per essere completamente compatibile con il settore della produzione artistica, del restauro e della conservazione. Il DNA (acido desossiribonucleico) sintetico è compatibile al 100% con le opere, non le danneggia, non le altera in alcun modo e non provoca nessuna modifica ottica-strutturale della loro superficie. Lo staff scientifico di Aries, che comprende tecnici con un altissimo know-how nella biologia molecolare, nel restauro e nella conservazione dei beni culturali, assicura inoltre le più adeguate modalità di applicazione dei tag anticontraffazione nell'intervento sul bene. DNArt è una tecnologia di anticontraffazione a lunga durata se accostata alle normali pratiche di conservazione di un bene di valore. Il DNA sintetico, infatti, non si degrada con l’umidità o con gli sbalzi termici, non è sensibile alla luce né a condizioni “estreme” di conservazione. Ciò non toglie che, a seguito di danni accidentali o incauto maneggiamento, i ricercatori di Aries suggeriscano un richiamo dell’opera per una verifica e una nuova marcatura.

Il convegno

Domenica 17 Novembre, alle ore 11 nell’area conferenze di ArtePadova si terrà un incontro sul tema “DNArt: l’evoluzione dei sistemi di anticontraffazione. L’incontro tra scienza e arte”. Interverranno Alessandro De Toni, CEO Aries e l’Avv. Fabrizio Renz dello studio legale A&R, che commenteranno i numeri del “Rapporto sull’Attività Operativa 2018 del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale”. Ad Erica Cretaio, R&D Manager Aries, è affidato il compito di illustrare le caratteristiche della tecnologia DNArt e delle sue applicazioni nella marcatura delle opere di Alessio-B, David Karsenty e di alcuni manoscritti antichi. In chiusura l’intervento del gallerista padovano Carlo Silvestrin, che offrirà una riflessione sull’utilità dei sistemi di anticontraffazione come vantaggi competitivi per le gallerie d’arte. Aries è uno spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia che sviluppa prodotti basati sulle applicazioni della biologia molecolare applicata ai materiali. Aries produce marker basati su DNA sintetico per l’identificazione sicura di opere d’arte, carte antiche e beni di valore.

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