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Giovedì, 25 Aprile 2024
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“I due gemelli veneziani” debutta in streaming su Backstage, la piattaforma digitale del Teatro Stabile del Veneto

Lo spettacolo in streaming il 13 dicembre è accompagnato dall’uscita nelle librerie dall’edizione critica del testo nell’Edizione nazionale delle Opere di Goldoni edita da Marsilio

In un momento in cui la scena è sospesa e il ruolo dell’attore può apparire immobile agli occhi del pubblico che aspetta da casa di poter tornare di nuovo a teatro, Valter Malosti dirige sul palcoscenico del Teatro Goldoni di Venezia la prima nazionale de I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, disponibile in streaming il 13 dicembre a partire dalle 19 su Backstage, la piattaforma digitale e gratuita del Teatro Stabile del Veneto. In contemporanea nelle librerie è in uscita in queste settimane il volume dall’edizione critica del testo nell’Edizione nazionale delle Opere di Goldoni edita da Marsilio.

La produzione

Lo spettacolo è una nuova coproduzione firmata da Teatro Stabile del Veneto, TPE - Teatro Piemonte Europa (di cui Malosti è direttore dal 2018) e Teatro Metastasio di Prato. I due gemelli veneziani rappresenta il primo incontro di Malosti con Carlo Goldoni, in quello che il regista definisce «un lavoro a ritroso attraverso gli autori fondamentali nella costruzione di una lingua italiana per la scena»: Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda, Roberto Longhi, Federico Fellini, Patrizia Valduga, Antonio Tarantino, tre anni fa la prima sfida pirandelliana e ora Goldoni.

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Il pubblico connesso da casa

La commedia goldoniana adattata da Angela Demattè e Valter Malosti sarebbe dovuta andare in scena la primavera scorsa. Rimandata a causa del primo lockdown, era stata riprogrammata per la stagione teatrale 20/21 con debutto previsto per i primi di dicembre sul palcoscenico del teatro veneziano. E così sarà, anche se con il pubblico connesso da casa, per volontà di co-produttori di non fermare la macchina teatrale, il lavoro degli attori, del cast artistico e di tutte le maestranze coinvolte (30 lavoratori) che dalla fine di ottobre stanno provando sul palco del Teatro Goldoni di Venezia nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, senza aver registrato mai un caso di contagio tra il personale coinvolto nella produzione.

Il lavoro incessante

Una macchina che assieme ad altri artisti e operatori e al personale del Teatro Stabile del Veneto dallo scorso marzo lavora incessantemente alla produzione di contenuti digitali per il pubblico connesso da casa, alimentando i profili social del Teatro e la piattaforma interattiva e gratuita Backstage, nata durante i mesi di lockdown, con nuovi spettacoli, racconti per bambini, streaming, interviste e tour virtuali.

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Le peculiarità

I due gemelli veneziani è un’opera che incarna tutta la forza e la grazia eversiva tipica degli attori della Commedia dell’Arte, in cui la tecnica magistrale si combina con l’improvvisazione, i ruoli multipli, la maschera, l’uso del corpo, il ritmo e la capacità di cambiare innumerevoli registri vocali. Un’abilità rara, che Malosti sollecita negli attori, collocando la sua regia lungo il crinale sottile che separa la tradizione dalla sperimentazione, e restituendo loro la vitalità del palcoscenico, in un periodo in cui il settore dello spettacolo dal vivo è per lo più fermo.

Un intreccio fatto di duelli, amori, fughe, ritrovamenti, ecc.

Lo spettacolo è una macchina di divertimento con un intreccio fatto di duelli, amori, fughe, ritrovamenti, in cui svetta l’espediente dei gemelli identici ma opposti caratterialmente. Allo stesso tempo questo testo è anche una farsa nera, eversiva, inquietante, sulla famiglia l’identità, l’amore (anche brutale, violentemente erotico, incestuoso) e la morte e che nelle mani di Valter Malosti svela inedite prospettive e finestre sulla contemporaneità. I personaggi non sanno leggere o tenere a freno le proprie emozioni e i propri sentimenti e questo provoca alternativamente il riso e fa sfiorar loro la tragedia o li fa sprofondare in essa come Zanetto e Pancrazio.

Gli interpreti

Fra gli interpreti Marco Foschi nel doppio ruolo dei gemelli Zanetto e Tonino, Danilo Nigrelli (Pancrazio), Marco Manchisi (Arlecchino / Pulcinella) e Irene Petris (Beatrice). Scene e luci sono di Nicola Bovey, il progetto sonoro è di G.U.P. Alcaro e i costumi di Gianluca Sbicca.

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Valter Malosti

È stato anima e direttore artistico della compagnia Teatro di Dioniso per quasi trent’anni. Dal 2018 dirige la Fondazione Teatro Piemonte Europa di Torino (Teatro di Rilevante Importanza Culturale). Regista, attore e artista visivo, Malosti conduce un lavoro che guarda alla trasversalità delle arti; sospeso tra tradizione e ricerca. Testi di drammaturgia contemporanea, spesso rappresentati per la prima volta in Italia, si alternano a messe in scena di classici in un continuo e fecondo scambio tra l’ascolto del presente e la memoria delle nostre radici espressive. I suoi spettacoli hanno ottenuto numerosi premi dalla critica italiana e straniera. Ricordiamo, tra gli altri, il premio internazionale Flaiano per la regia di Venere in pelliccia di David Ives (2017), il premio Ubu per la regia di Quattro Atti Profani di Antonio Tarantino, il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per Shakespeare/Venere e Adone, il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Federico Fellini (2004), ripresa nel 2020 per il centenario del regista con l’interpretazione di Roberta Caronia. Inverno di Jon Fosse ha vinto il premio Ubu come miglior testo straniero messo in scena in Italia. Nel 2019, per il centenario di Primo Levi, Malosti ha ideato e realizzato «Me, mi conoscete». Primo Levi a teatro: una co-produzione fra TPE e due Teatri nazionali (Teatro Stabile di Torino e Teatro di Roma) che includeva fra l’altro la messa in scena de I sommersi e i salvati, Se questo è un uomo (nomination ai Premi Ubu 2019 per la regia e il progetto sonoro) e Il sistema periodico. Nell’autunno 2020 ha ideato e realizzato assieme al Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale il Progetto Testori, con la regìa di Cleopatràs per l’interpretazione di Anna Della Rosa e di Maddalene (da Giotto a Bacon). Malosti ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Come attore ha lavorato per quasi un decennio con Luca Ronconi, e al cinema con Mimmo Calopresti, Franco Battiato e Mario Martone. È stato Manfred (Schumann/Byron), per la direzione d’orchestra di Gianandrea Noseda, prodotto in collaborazione tra Teatro Regio di Torino e il Teatro Stabile di Torino / Teatro Nazionale. Dal 2010 al 2017 ha diretto la Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino.

Dettagli

I due gemelli veneziani

di Carlo Goldoni

adattamento Angela Demattè e Valter Malosti

ZANETTO
TONINO

PANCRAZIO Danilo Nigrelli
ARLECCHINO / PULCINELLA Marco Manchisi
BEATRICE Irene Petris
IL DOTTOR BALANZONI / TIBURZIO Alessandro Bressanello
ROSAURA Anna Gamba
BRIGHELLA / BARGELLO Valerio Mazzucato
COLOMBINA Camilla Nigro
FLORINDO Vittorio Camarota
LELIO / FACCHINO Andrea Bellacicco

regia Valter Malosti
scene e luci Nicola Bovey
costumi Gianluca Sbicca
progetto sonoro G.U.P. Alcaro
cura del movimento Marco Angelilli
assistente alla regia Jacopo Squizzato
assistente costumista Rossana Gea Cavallo

Direttore di scena Federico Paolo Rossi
Elettricista Nicolò Pozzerle
Fonico Dario Compagnoni
Sarta Sara Gicoradi
Amministratrice di Compagnia Federica Furlanis

Costumi realizzati presso il Laboratorio di Sartoria del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Scarpe – ditta Pedrazzoli - Milano
Scena realizzata presso laboratorio Silvano Santinelli Scenografia – Pesaro
Service luci e audio – Raggi di Luce – Vicenza
Trasporti ESSEPI Trasporti srl

produzione Teatro Stabile del Veneto, TPE - Teatro Piemonte Europa, Teatro Metastasio di Prato

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