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Rinascimento e rinascita: il mito di Ercole "rivive" grazie all'Orchestra di Padova e del Veneto

Cinque appuntamenti tra arte e musica vedranno alcuni tra più riconosciuti esperti del settore confrontarsi con l’Opv nei luoghi simbolo del Rinascimento patavino, tra cui il Cortile del Palazzo Mantua Benavides, che custodisce la colossale statua in pietra di Ercole

Il sottotitolo dell'iniziativa è "Dialoghi e musica sulle tracce di un nuovo umanesimo". E di una nuova rinascita: cinque appuntamenti tra arte e musica, dal 22 luglio al 7 settembre 2020, vedranno alcuni tra più riconosciuti esperti del settore confrontarsi con l’Orchestra di Padova e del Veneto nei luoghi simbolo del Rinascimento patavino. Tra tutti il Cortile del Palazzo Mantua Benavides, che custodisce la colossale statua in pietra di Ercole.

"Il mito di Ercole: Rinascimento e rinascita"

All’interno della ricca programmazione estiva, l’Orchestra di Padova e del Veneto accoglie l’invito dell’architetto Paola Cattaneo a prendere parte a un nuovo progetto tra arte e musica. Grazie alla collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e al sostegno della Fondazione Alberto Peruzzo, partner del progetto culturale, "Il mito di Ercole: Rinascimento e rinascita" viene a crearsi originariamente come risposta alle indispensabili disposizioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 con l’obiettivo di proporre un programma musicale da svolgersi durante il periodo estivo in cinque concerti all’aperto, con protagonista l’Orchestra di Padova e del Veneto in diverse formazioni ridotte, adeguate alle dimensioni dei giardini rinascimentali. Facendo tesoro degli insegnamenti della storia, il progetto avvicina il mito di Ercole, simbolo del grande Rinascimento patavino, al periodo difficile che stiamo ora attraversando. L’immagine dell’eroe avvolto dalle fiamme sul monte Eta, così come raffigurato dalla storica Accademia degli Infiammati, fondata nel 1540 a Padova da un gruppo di aristocratici e intellettuali, simboleggia infatti la rinascita divina di Ercole dopo aver superato le fatiche terrene, facendo proprio il motto “Arso il mortale, al Ciel n’andrà l’eterno”. Dal mito ai giorni nostri, dopo l’arresto degli spettacoli dal vivo, la musica torna ora presente a Padova come necessario simbolo di rinascita della cultura. Fortemente legato alla città, il progetto accoglierà alcune delle eccellenze culturali del territorio che si confronteranno coinvolgendo il pubblico su alcuni temi specifici legati all’arte, la musica, la gestione dei beni culturali, ma anche la spiritualità al tempo del Covid-19, arricchiti dall’esecuzione di alcune pagine del repertorio barocco e romantico correlate agli argomenti specifici. Per questo motivo, i cinque eventi proposti si terranno in alcuni dei luoghi più rappresentativi del mito di Ercole della città di Padova, tra tutti il Cortile del Palazzo Mantua Benavides, all’interno del quale è presente la colossale statua in pietra di Ercole, probabilmente la più alta d’Europa, il Chiostro del Noviziato della Basilica del Santo e il Cortile della Loggia e Odeo Cornaro.

Mercoledì 22 luglio

Nel cortile di Palazzo Mantua Benavides mercoledì 22 luglio alle ore 20.45 sarà possibile assistere al dibattito intitolato "Reggere il cielo sulle spalle", avviato dalla curatrice del progetto Paola Cattaneo, architetto e docente in materia di Beni Culturali presso l’Istituto Universitario CIELS di Padova, insieme a Jacopo Bonetto, Professore di Archeologia greca e romana del dipartimento Beni Culturali dell’Università di Padova, sul tema della gestione dei beni culturali tra pubblico e privato. Per l’occasione l’OPV eseguirà Holberg Suite di Edward Grieg e la Serenata per archi in mi minore op. 20 di Edward Elgar, diretti dal giovane Diego Ceretta, tra le bacchette più promettenti degli ultimi anni.

Martedì 28 luglio

Tra arte e spiritualità si annuncia invece l’incontro di martedì 28 luglio alle ore 20.45, presso il Chiostro del Noviziato della Basilica del Santo. Padre Oliviero Svanera, Rettore della Basilica di Sant’Antonio di Padova, e Yahya Pallavicini, Imam della moschea Al-Wahid di Milano, saranno i relatori dell’evento intitolato Le fatiche: attraversare l’umano per incontrare il divino, che accoglierà l’esecuzione del Quartetto per archi n. 4 op.18 n. 4 di Ludwig van Beethoven.

Giovedì 30 luglio

Presso il Cortile della Loggia e Odeo Cornaro, giovedì 30 luglio alle ore 20.45 sarà possibile assistere al dibattito tra Francesca Ghedini, Professore emerito di Archeologia Classica presso l’Università di Padova, e Giuliano Pisani, Filologo classico e storico dell’arte, su Il mito di Ercole: la figura dell’eroe nella letteratura e nell’arte. Un dialogo che avrà il suo corrispettivo in musica nel duo di violini, pronto a interpretare alcune pagine scritte per questo organico dai compositori Jean-Marie Leclair, Wolfgang Amadeus Mozart, Luciano Berio e Béla Bartók.

Giovedì 6 agosto

Nello stesso luogo, giovedì 6 agosto alle ore 20.45 si terrà invece l’evento Le due colonne: biblioteche e collezioni antiquarie nel Cinquecento a Padova grazie all’intervento dei relatori Giulio Bodon, studioso di arte classica e di collezionismo, e Lorena Dal Poz, studiosa di libri antichi. Per l’occasione, l’Orchestra di Padova e del Veneto interpreterà il Concerto in si minore per quattro violini, archi e basso continuo op.3 n. 10 RV 580 di Antonio Vivaldi e il Concerto Brandeburghese n. 3 BWV 1048 di Johan Sebastian Bach.

Lunedì 7 settembre

Lunedì 7 settembre alle ore 20.45 il progetto si concluderà innanzi al monumentale simbolo di Ercole del Cortile del Palazzo Mantua Benavides, con una lezione-concerto tenuta dal compositore, pianista e musicologo Giovanni Bietti, tra i più apprezzati divulgatori musicali italiani, nonché conduttore delle Lezioni di Musica su RadioTre Rai.

Info

L’ingresso sarà libero e gratuito con prenotazione obbligatoria sulla pagina web www.opvorchestra.it/prenotazioni o ai numeri 049 656848 fino a esaurimento dei posti disponibili. Saranno valide solo le prenotazioni che riceveranno conferma dagli uffici OPV.

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