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Fresu, Di Meola, Finardi e Branduardi al Castello Festival 2022

Presentata la nuova edizione del Castello Festival 2022 dal direttore artistico Maurizio Camardi e dall'assessore alla cultura, Andrea Colasio

L’edizione 2022 – l’ottava del festival – si preannuncia ricca di novità sia dal punto di vista dei contenuti sia della location. La storica sede della programmazione estiva, il Castello Carrarese, è oggetto infatti di importanti lavori di restauro che lo trasformeranno in un polo museale del design di rilevanza internazionale. Ma Castello Festival non si ferma, anzi raddoppia. Il progetto troverà due nuovi sedi: piazza Eremitani (dal 22 giugno al 28 luglio) con un grande palco e una platea da 650 posti a sedere e il Teatro giardino di Palazzo Zuckermann (dal 26 agosto al 9 settembre) con una platea di 200 posti a sedere. Il Festival – con un cartellone di 23 spettacoli dal 22 giugno al 9 settembre – è promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

«Castello Festival trova quest’anno una collocazione alternativa al cortile del Castello Carrarese. Dopo l'estate 2021 all'Arena Live Geox – dichiara Andrea Colasio, Assessore alla Cultura – l’iniziativa ritorna in centro storico in due luoghi altrettanto importanti nel panorama dell’offerta turistica della città. Per promuovere il riconoscimento Unesco del ciclo di affreschi padovani del Trecento scende in campo anche la cultura. Molti dei protagonisti della scena musicale e teatrale troveranno due contesti di grande prestigio per esibirsi in un programma coinvolgente e di grande spessore che offre ai cittadini e ai turisti la possibilità di frequentare i luoghi più caratteristici della città. Nei mesi di giugno e luglio un palco sarà collocato all’ombra della Chiesa degli Eremitani, a pochi passi dai Musei Civici agli Eremitani di Padova, uno dei complessi museali più antichi d’Italia. Nei mesi successivi il Teatro giardino di Palazzo Zuckermann accoglierà una serie di produzioni artistiche di rilevanza nazionale. Ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per il suo sostegno e naturalmente il direttore artistico Maurizio Camardi che con la Scuola di Musica Gershwin ha allestito anche quest'anno un ottimo Festival con un cartellone davvero interessante». Gilberto Muraro, Presidente di Fondazione Cariparo, aggiunge: “La cultura è l’humus che favorisce il nutrimento e la crescita della società civile. Quella presente e quella futura. Per questo la nostra Fondazione continua ad investire nei progetti di valore della programmazione culturale del Comune di Padova. E sicuramente il programma del Castello Festival è uno di questi».

La direzione artistica è a cura di Maurizio Camardi mentre l'organizzazione generale sarà della Scuola di Musica Gershwin che ha attivato per questo progetto un importante network con moltissime associazioni e operatori culturali del territorio come Veneto Jazz, I Solisti Veneti, Orchestra di Padova e del Veneto, Dal Vivo Eventi, Linea d'Ombra, Spaziodanza, Associazione Bartolomeo Cristofori, Tempi e Ritmi, Sugarpulp, Associazione Filosofia di Vita, I Musici Patavini, Associazione Mideando, Be Ancient Be Cool e Plastic Free Onlus. «L’iniziativa Castello Festival è un evento molto atteso. La programmazione nasce dall’idea di costruire una rassegna di respiro nazionale e internazionale – prosegue Maurizio Camardi, direttore artistico – offrendo al tempo stesso un palcoscenico anche ad alcune tra le più prestigiose e apprezzate realtà artistiche padovane e venete. Prendendo spunto dalle nuova location del festival abbiamo pensato ad un programma che fosse rispettoso del territorio e delle bellezze artistiche presenti a pochi passi dal palco. È stato quindi costruito un cartellone in chiave cameristica che ci accompagnerà per tutta l’estate con artisti di livello internazionale e prime assolute, alle quali si affiancano produzioni locali di grande qualità che valorizzano i tanti artisti del nostro territorio. Un percorso che avrà come epicentro nei mesi di giugno e luglio Piazza Eremitani e nei mesi di agosto e settembre il Teatro giardino di Palazzo Zuckermann, con l’obiettivo di valorizzare Padova sia per quanto riguarda il suo patrimonio culturale sia dal punto di vista dell’offerta di iniziative per cittadini e turisti. Due nuove location che sorprenderanno il pubblico».

Dopo un'anteprima per celebrare gli 800 anni dell'Università di Padova il 22 giugno con la partecipazione straordinaria dello scrittore israeliano David Grossman, Castello Festival 2022 apre ufficialmente lunedì 27 giugno con una prima nazionale: per la prima volta si esibiranno sullo stesso palcoscenico l'Orchestra di Padova e del Veneto e l'Orchestra Jazz del Veneto. Un organico di 24 elementi e 2 direttori – François López-Ferrer e Maurizio Camardi – in uno speciale omaggio alla canzone italiana. Una rivisitazione particolare in chiave classica-jazzistica di alcune tra le più belle canzoni della nostra tradizione musicale, quelle melodie indimenticabili che hanno fatto da colonna sonora alla storia dell’Italia e degli italiani intorno alla metà del secolo scorso. Brani come Senza fine, Estate, Donna, Amore baciami, Il cielo in una stanza, La canzone di Marinella, Quando, Domenica è sempre domenica arrangiati da Ettore Martin verranno eseguiti senza la parte vocale, una scelta stilistica che consente di rielaborare in modo personale queste canzoni che hanno segnato la storia della musica italiana. Un dialogo a più voci, un incontro di linguaggi diversi - il jazz e la classica - due mondi non così lontani. Un concerto che vedrà esibirsi alcuni dei musicisti più talentuosi della scena veneta e nazionale. Biglietti a partire da 10 euro, prevendite da Gabbia Disch e su www.opvorchestra.it

A seguire una serata-evento che porta a Padova giovedì 30 giugno, in prima regionale e nell'unica data veneta del suo nuovo tour Euphonia, uno dei cantautori più apprezzati della scena musicale italiana, Eugenio Finardi. Un uomo nato per la musica: chitarra, basso, tastiera, voce… suona di tutto e ha sperimentato di tutto nel corso della sua carriera, dall’hard rock al cantautorato di matrice folk, dalle progressive al blues, dal pop al fado. In questo nuovo progetto, in collaborazione con EF Sound, Finardi regala un’interpretazione ogni volta diversa e unica sul canovaccio delle sue canzoni più celebri, con qualche omaggio ai suoi autori più cari, da Franco Battiato a Ivano Fossati. Una suite che incorpora i brani in un flusso ininterrotto che, attraversando varie esperienze emozionali, accompagna l’ascoltatore in un viaggio che va al di là della normale sequenza di canzoni, legandole e fondendole nell’improvvisazione grazie all'intesa con due straordinari musicisti: Mirko Signorile al sax e Raffaele Casarano al pianoforte. Un concerto ricco di energia e delicatezza, in grado di dare un respiro più ampio alle emozioni, condivise in un’intensa esperienza collettiva. Biglietti da 15 a 20 Euro (diritti di prevendita esclusi), prevendite sul Circuito Vivaticket (punti vendita e online) e Gabbia Dischi.

Appuntamento imperdibile, unica data in Veneto, per gli amanti della musica argentina il 4 luglio con il celebre gruppo Quinteto Revolucionario. L’evento si inserisce all’interno della rassegna Musikè promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Considerato da critici ed esperti come il gruppo più importante al mondo nell’interpretazione delle musiche di Astor Piazzolla e riconosciuto come formazione ufficiale dagli eredi del compositore argentino, il Quinteto Revolucionario ha vinto il Latin Grammy 2019 con l’album Revolucionario. Dopo vent’anni di tournée nelle sale più importanti del mondo come Quintetto della Fondazione Piazzolla, nel 2020 il gruppo ha deciso di adottare il nome Quinteto Revolucionario, con lo scopo di dare continuità alla linea storica e allo stile costruito da Piazzolla e dai solisti che lo hanno accompagnato nelle diverse formazioni, dall’Orchestra del 1946 al Sexteto del 1989. Nel 2021, per il centenario della nascita di Piazzolla, il quintetto ha registrato l’album 100 años, un omaggio all'eredità artistica lasciata dal maestro argentino, ottenendo una nomination ai Latin Grammies. Per Musikè e per Castello Festival il gruppo si esibirà nella data esatta del trentennale della morte di Piazzolla (4 luglio 1992). Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti dal sito www.rassegnamusike.it

Giovedì 7 luglio sarà la volta del grande ritorno a Padova di Angelo Branduardi che riprende il suo viaggio in musica, un viaggio che ormai non si ferma più, ma prosegue “ad libitum” cercando nuove soluzioni, tappa dopo tappa, con accanto a sé Fabio Valdemarin. Così presenta lo spettacolo lo stesso Branduardi: «Fabio è un “musicista in fuga” pendolare tra l’Italia e l’America, pianista di formazione classica con tendenza alle divagazioni pop e jazz, vanta collaborazioni con artisti pop del calibro di Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia, Mario Lavezzi e Neffa ed è autore di musiche da film e musiche di scena per personaggi dello spettacolo di particolare talento e fama, quali sono il trasformista Arturo Brachetti ed il mentalista Vanni De Luca. Con questa nuova formazione in duo, reinventiamo i brani del mio repertorio, smontandoli alla ricerca del nucleo essenziale e rimontandoli con nuove soluzioni. Uno spettacolo intimo, in direzione del pubblico, un concerto acustico alla ricerca delle emozioni più profonde». Biglietti da 20 a 30 euro (diritti di prevendita esclusi), prevendite su Circuito Vivaticket (punti vendita e online) e Gabbia Dischi

Una serata piena di sorprese ma soprattutto di risate, firmata Dal Vivo Eventi, martedì 12 luglio insieme a Carlo & Giorgio. Autori e interpreti dei loro spettacoli da oltre venticinque anni, Carlo D’Alpaos e Giorgio Pustetto rappresentano un fenomeno unico di comicità intelligente, capace di portare a teatro un pubblico trasversale che in loro riconosce se stesso, i vizi e le virtù del mondo in cui viviamo. Per l’occasione portano in scena Senza Skei uno spettacolo teatrale che fa riflettere sulle esasperazioni delle nostre ansie, dei nostri comportamenti, smontandoli sotto la lente della comicità. Commercianti e professionisti che si ritrovano ad essere i nuovi poveri di oggi, l’odio esasperante verso i nostri condomini, la coda alle poste e al supermercato, il parroco che chatta sui social con i propri fedeli: Senza Skei affronta vari aspetti di questa epoca inquieta e lo fa con un allestimento scenico essenziale e astratto

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