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Martedì, 16 Aprile 2024
Cultura

I libri sui colli Euganei come strumento di conoscenza e promozione: il Parco sostiene gli scrittori del territorio

I libri di Cesaro e Mazzetti sono strumenti culturali e di tutela del paesaggio, proprio per questo si è deciso di acquistarne un centinaio di copie di entrambi per destinarli alla dotazione del Parco e per impiegarli poi come strumenti di conoscenza e promozione

L’amore per i colli Euganei si può esprimere in tanti modi: assaporando il buon vino, facendo una passeggiata tra i mandorli in fiore, scattando una foto del tramonto dal Pianoro del Mottolone, ma anche raccontandoli e cercando di raccogliere in un libro le storie e le particolarità che territori unici come quello euganeo hanno da offrire.

L'omaggio degli scrittori

Da ultima l’opera di Nicola Cesaro con “La storia dei Colli Euganei. Dalla preistoria ai giorni nostri” ma prima di lui molti altri che nel tempo hanno raccolto tra le loro pagine le “alture padovane” e lunghissima è la lista degli autori che ne hanno scritto, passando disinvoltamente da Ugo Foscolo “Le ultime lettere di Jacopo Ortis”, a Giuseppe Barbieri poemetto “I Colli Euganei”, a Nicolò Tommaseo, “Tauriliane descriptio”, fino Dino Buzzati “Cronache terrestri”, solo per citarne alcuni.

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Le foto di Davide Tavian

Gli autori contemporanei

Quindi a fianco dei grandi scrittori, autentici cantori dei colli Euganei, esiste un altrettanto lunga schiera di autori, magari meno famosi sulla scena letteraria nazionale ed internazionale, che con il loro contributo hanno ampliato, approfondito, colorito i vari aspetti locali. Sono soprattutto questi ultimi che il Parco Regionale dei Colli Euganei sostiene insieme alle rispettive case editrici per portare avanti un contributo letterario che fa bene alla cultura e anche alla promozione del territorio.

Il libro di Nicola Cesaro

Gli ultimi due libri sui quali l’Ente ha posto attenzione sono entrambi dedicati al passato dei Colli. Il primo, uscito nelle librerie ormai qualche mese fa, è quello del giornalista Nicola Cesaro “La storia dei Colli Euganei. Dalla preistoria ai giorni nostri” e rappresenta un viaggio nel tempo che ha inizio tra le nebbie della preistoria e arriva alla contemporaneità. Dieci capitoli che funzionano come una macchina del tempo in grado di portare indietro le lancette dell’orologio alle epoche per raccontarne le leggende, le sanguinose battaglie e o i personaggi che hanno lasciato un segno del loro passaggio sulla dura roccia trachitica euganea.

Il libro di Antonio Mazzetti

Il secondo volume invece è la ristampa de “I nomi della terra”, il libro che il naturalista Prof. Antonio Mazzetti pubblicò 25 anni fa, proprio in occasione del primo decennale del Parco Regionale dei Colli Euganei. Un lavoro che ha impegnato l’autore in lunghe ricerche, con interviste ai residenti del territorio e soprattutto gli anziani – che Mazzetti definisce “I re contadini” – per raccogliere oltre 3mila toponimi dei Colli Euganei, ossia, appunto, i nomi della terra, la confidenza che l’uomo ha instaurato con la natura affidandole un suono suo proprio, come Ea Prìa dea Cróse; le Carbonìe dea Busa de Val de Agri, le Sguassaròe; el coéto del Ronchigno’o de Scanavaca, le Scafe de Venda. Un lavoro che davvero riesce ad esprimere la consistenza stessa della terra euganea, la forma, la natura, il carattere dei luoghi e degli uomini.

La cultura dei Colli è una materia preziosa

«La cultura racchiusa in questi due libri – spiega il vicepresidente del Parco, Antonio Scarabello – è materia preziosa che arricchisce la conoscenza di ogni uno di noi con la vastità di elementi di cui sono fatti i Colli. Ed è appunto l’ampiezza e il numero di storie, di fatti, di nomi a lasciare sbalorditi. Poggiamo i nostri piedi su un’autentica fonte letteraria che a sua volta si sostiene grazie ad un patrimonio paesaggistico e naturale di straordinaria importanza, ad una storia dei popoli che raggiunge le pagine più remote del passato, a una cultura assolutamente unica e originale. Insomma una ricchezza che, come tutto il resto, merita quella cura e tutela che va esercitata anche attraverso la conoscenza.  E quindi il ‘grazie’ del Parco non può che essere rivolto a questo lavoro di raccolta e di scrittura, e di recente si è tradotto con l’acquisto di un centinaio di copie di entrambi i libri per destinarli alla dotazione del Parco e impiegarli come strumenti di conoscenza e promozione dell’area del Parco». 

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