rotate-mobile
Cultura

I Modà a Padova: due ore di rock e romanticismo, in tribuna anche Annalisa

Venerdì sera la tappa padovana del "Passione Maledetta tour" al "Pala Kioene": un concerto che ha registrato il tutto esaurito fra musica e spettacolo

Ha fatto registrare il tutto esaurito la prima delle due tappe del “Passione Maledetta tour” in programma nella serata di venerdì 18 novembre al “Pala Kioene” di Padova con Francesco “Kekko” Silvestre e i suoi Modà, capaci di intrattenere, di fatto senza soste, per due ore il pubblico presente. 

LO SHOW. Concerto che ha preso il via, in maniera ormai quasi inconsueta, alle 21 puntuali con la presentazione, sui due mega schermi sospesi ai lati del palco, di tutti i componenti del gruppo, in maniera singolare, ognuno di loro impegnato in una particolare disciplina: dalla corsa campestre del batterista Claudio Dirani fino al pugile Kekko Silvestre salito, nel frattempo, vestendo lo stesso accappatoio da boxeur riprodotto nel video. 

I Modà in concerto a Padova

LA SCALETTA. Concerto al via quindi con la scaletta che non poteva non prevedere, per l’inizio della serata, due canzoni dell’ultimo album (da cui il nome del tour) con “Ti passerà” (canzone che Kekko ha più volte, dopo averla composta, dichiarato essere un tributo d’amicizia nei confronti di Lorenzo Insigne, calciatore del Napoli) e “Passione maledetta”. Scaldata la voce e salutato il pubblico presente la band ha voluto iniziare a coinvolgere anche il pubblico presente proponendo la romantica “Tappeto di fragole” prima di dare una svolta rock con “Resisti”. Concerto ormai nel vivo e pubblico coinvolto a più riprese compreso, subito dopo, quando Kekko ha cantato, proiettando nel contempo alcune immagini che lo ritraevano insieme all’amico Pau Dones degli Jarabe de Palo, “Come un pittore”. Canzoni cantate con un amico, canzoni scritte autocelebrandosi: ecco il momento di “Francesco” canzone che – spiegherà Kekko – “vuole raccontare la mia storia da bambino e del mio rapporto con i genitori ma, soprattutto, far si che il mio ruolo di genitore possa davvero essere responsabile e mirato all’insegnamento”. Un rapporto, quello con la sua “Gioia” confermato alcuni minuti dopo quando è arrivato il momento di proporre l’omonima canzone scritta e inserita nel suo penultimo album dall’omonimo titolo. Tanta voce, tanto rock ma anche tanto romanticismo con la sua gente, culminato con il momento da solista, al pianoforte, in cui Kekko ha voluto proporre le canzoni da lui scritte, ma “prestate” ad altri: da “La paura che ho di perderti” scritta per Bianca Atzei fino a “Sento solo il presente” dedicata alla ligure Annalisa Scarrone, presente in tribuna e omaggiata dell’ovazione del pubblico. Chiuso il tributo agli amici è arrivato quello per la band con la presentazione di tutti i componenti grazie alla voce narrante di Guido Meda, capace di trovare per ognuno una metafora motociclistica culminata, con il suo ormai indistinguibile motto “Kekko c’è”, per il boato che ha salutato il cantante e leader del gruppo. Dopo la pausa e il passaggio dalla camicia bianca alla maglietta nera con il numero 10, è tornato a essere il rock il principale protagonista con “La notte” cantata e ballata da tutto il palazzetto prima delle amorose “Viva i romantici” (presentata da Kekko ancora una volta ricordando a tutti di credere nei proprio sogni) fino a “Stella cadente” dedicata alla moglie come simbolo di amore eterno. Come quello che hanno, nuovamente, dimostrato tutti i fans della band milanese che non ha disatteso le attese. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I Modà a Padova: due ore di rock e romanticismo, in tribuna anche Annalisa

PadovaOggi è in caricamento